Delusione dopo l'incontro del 16 dicembre con il Comune
Il Comitato di Zona esprime profonda delusione per l'incontro tenutosi il 16 dicembre con l'Amministrazione comunale, da cui ancora una volta non sono emerse risposte concrete alle istanze dei residenti. L'assenza del Sindaco, che ci era stato comunicato avrebbe presenziato ma che all'ultimo momento è stato dichiarato impegnato in altri appuntamenti, è l'ennesimo segnale della scarsa considerazione riservata a un'intera parte della città. A riceverci sono stati un tecnico comunale e l'assessore Zuffi, i quali, con tono formale, hanno chiarito che il Comune è semplicemente tenuto ad applicare il PGTU già approvato dal Consiglio comunale.
Ci chiediamo allora: perché, se le scelte erano già definite e non modificabili, è stato alimentato per anni un confronto apparente, che ha solo fatto perdere tempo ai cittadini e creato l'illusione di un ascolto reale? Due anni di incontri, proposte, richieste protocollate, culminati in una sola modifica accolta: la messa in sicurezza dell'incrocio tra via Palestro e via Papa Giovanni, con il miglioramento degli attraversamenti pedonali. Per il resto, silenzio o vaghe rassicurazioni puntualmente disattese.
Il caso della viabilità resta emblematico. L'iniziale cambio dei sensi di marcia attorno a piazza Montenero è stato parzialmente abbandonato, ma il cambio di marcia in via Palestro e via Col di Lana è rimasto in vigore, nonostante le molteplici segnalazioni di disfunzionalità e pericolo. Via Col di Lana, che in passato era percorribile in entrambi i sensi, da quasi due anni è soggetta a un nuovo senso unico che si pone in contrasto diretto con le uscite dei numerosi garage privati, progettati per immettersi nella direzione opposta. A rendere la situazione ancora più paradossale è la proposta, ventilata dallo stesso tecnico comunale, di inserire nuovi parcheggi lungo il tracciato: un'ipotesi che, se attuata, obbligherebbe i residenti a uscire dalle aree private "alla cieca", con gravi rischi per la sicurezza propria e altrui.
Via Palestro, dal canto suo, versa in condizioni strutturali inaccettabili per una città come Lecco: buche, tratti deformati, asfalto sconnesso. La promessa, ricevuta nel mese di giugno, di una riasfaltatura entro settembre, è stata disattesa. In occasione dell'incontro del 16 dicembre, ci è stato riferito che i lavori verranno realizzati solo dopo la posa di tubazioni da parte di ACinque sul ponte ferroviario. Tuttavia, si è in attesa delle autorizzazioni da parte delle Ferrovie e della Sovrintendenza sia per l'area in questione, sia per l'area della Piccola. Di conseguenza, gli scavi effettuati per il famoso e ormai vetusto progetto del Teleriscaldamento, che ha afflitto la cittadinanza con mesi di disagi, si stanno rivelando al momento inutili.
In questo modo un'intera zona della città resta ostaggio di una logica burocratica e confusa, in cui il Comune rinuncia di fatto al proprio ruolo di garante della funzionalità urbana, scaricando la responsabilità su soggetti terzi.
Non si tratta più solo di disagio: è una questione di rispetto. I cittadini non chiedono favori, ma serietà, trasparenza e responsabilità. Dopo anni di promesse mancate, risposte contraddittorie e risultati inesistenti, il Comitato di Zona ribadisce che non accetterà ulteriori rinvii né giustificazioni prive di fondamento. Pretendiamo interventi concreti e tempi certi. E pretendiamo che l'Amministrazione comunale di Lecco si assuma la responsabilità delle proprie scelte, restituendo dignità a un'intera area della città.
Ci chiediamo allora: perché, se le scelte erano già definite e non modificabili, è stato alimentato per anni un confronto apparente, che ha solo fatto perdere tempo ai cittadini e creato l'illusione di un ascolto reale? Due anni di incontri, proposte, richieste protocollate, culminati in una sola modifica accolta: la messa in sicurezza dell'incrocio tra via Palestro e via Papa Giovanni, con il miglioramento degli attraversamenti pedonali. Per il resto, silenzio o vaghe rassicurazioni puntualmente disattese.
Il caso della viabilità resta emblematico. L'iniziale cambio dei sensi di marcia attorno a piazza Montenero è stato parzialmente abbandonato, ma il cambio di marcia in via Palestro e via Col di Lana è rimasto in vigore, nonostante le molteplici segnalazioni di disfunzionalità e pericolo. Via Col di Lana, che in passato era percorribile in entrambi i sensi, da quasi due anni è soggetta a un nuovo senso unico che si pone in contrasto diretto con le uscite dei numerosi garage privati, progettati per immettersi nella direzione opposta. A rendere la situazione ancora più paradossale è la proposta, ventilata dallo stesso tecnico comunale, di inserire nuovi parcheggi lungo il tracciato: un'ipotesi che, se attuata, obbligherebbe i residenti a uscire dalle aree private "alla cieca", con gravi rischi per la sicurezza propria e altrui.
Via Palestro, dal canto suo, versa in condizioni strutturali inaccettabili per una città come Lecco: buche, tratti deformati, asfalto sconnesso. La promessa, ricevuta nel mese di giugno, di una riasfaltatura entro settembre, è stata disattesa. In occasione dell'incontro del 16 dicembre, ci è stato riferito che i lavori verranno realizzati solo dopo la posa di tubazioni da parte di ACinque sul ponte ferroviario. Tuttavia, si è in attesa delle autorizzazioni da parte delle Ferrovie e della Sovrintendenza sia per l'area in questione, sia per l'area della Piccola. Di conseguenza, gli scavi effettuati per il famoso e ormai vetusto progetto del Teleriscaldamento, che ha afflitto la cittadinanza con mesi di disagi, si stanno rivelando al momento inutili.
In questo modo un'intera zona della città resta ostaggio di una logica burocratica e confusa, in cui il Comune rinuncia di fatto al proprio ruolo di garante della funzionalità urbana, scaricando la responsabilità su soggetti terzi.
Non si tratta più solo di disagio: è una questione di rispetto. I cittadini non chiedono favori, ma serietà, trasparenza e responsabilità. Dopo anni di promesse mancate, risposte contraddittorie e risultati inesistenti, il Comitato di Zona ribadisce che non accetterà ulteriori rinvii né giustificazioni prive di fondamento. Pretendiamo interventi concreti e tempi certi. E pretendiamo che l'Amministrazione comunale di Lecco si assuma la responsabilità delle proprie scelte, restituendo dignità a un'intera area della città.
Comitato di zona via Palestro, via Col di Lana e vie limitrofe














