Grazie all'infaticabile personale di Ortopedia e Cure Subacute
Caro direttore,
Dall'incidente stradale in cui sono stata travolta sulle strisce pedonali, che con sicurezza attraversavo, sono trascorsi ben 37 giorni.
Quel corpo martoriato, pulsante di dolore, a poco a poco ha trovato linfa ed energia vitale grazie alle cure e alla professionalità dei sanitari nei reparti ospedalieri che considero veramente un'eccellenza. Sono i reparti di ortopedia e cure subacute dell'ospedale Alessandro Manzoni di Lecco. Lo stesso modus operandi di tutto lo staff, efficiente e coeso, rende la degenza per i pazienti meno sofferta.
Dalle infaticabili operatrici socio sanitarie, alle infermiere, agli infermieri ai medici, alla coordinatrice, al primario. Vorrei elencare ad uno ad uno il nome di questi "infaticabili", ma non vorrei rischiare di dimenticarmene qualcuno. Preziosi lavoratori.
Nelle lunghe ore notturne basta il suono di un campanello per sentire accanto la loro presenza. Ogni giorno la visita mattutina dei dottori apre uno spiraglio di speranza ai pazienti. I medici ragguagliano in modo chiaro l'evoluzione della malattia interessandosi anche in modo discreto dello stato d'animo di chi vive le limitazioni del proprio corpo. Ricordo le parole del Primario di ortopedia: "Il reparto funziona se c'è sintonia tra tutti i lavoratori sanitari che lavorano in team".
È così che il paziente ne trae benefici.
Ecco perché ora che sto per lasciare il reparto delle cure subacute per ritornare a casa guarita al 90 per cento (per il resto devo farcela da sola), sento una gratitudine infinita per tutti coloro che si sono presi cura di me. Le parole possono solo in parte esprimere il mio grazie.
La sanità pubblica deve essere valorizzata, supportata, finanziata, da chi sta ai vertici del potere che forse non conosce l' abnegazione, il coraggio e la professionalità con cui tanti operatori sanitari lavorano.
Io non mi stancherò di impegnarmi per quella SANITA' voluta tanti anni fa da una grande donna e parlamentare Tina Anselmi. Ancora Grazie!
Dall'incidente stradale in cui sono stata travolta sulle strisce pedonali, che con sicurezza attraversavo, sono trascorsi ben 37 giorni.
Quel corpo martoriato, pulsante di dolore, a poco a poco ha trovato linfa ed energia vitale grazie alle cure e alla professionalità dei sanitari nei reparti ospedalieri che considero veramente un'eccellenza. Sono i reparti di ortopedia e cure subacute dell'ospedale Alessandro Manzoni di Lecco. Lo stesso modus operandi di tutto lo staff, efficiente e coeso, rende la degenza per i pazienti meno sofferta.
Dalle infaticabili operatrici socio sanitarie, alle infermiere, agli infermieri ai medici, alla coordinatrice, al primario. Vorrei elencare ad uno ad uno il nome di questi "infaticabili", ma non vorrei rischiare di dimenticarmene qualcuno. Preziosi lavoratori.
Nelle lunghe ore notturne basta il suono di un campanello per sentire accanto la loro presenza. Ogni giorno la visita mattutina dei dottori apre uno spiraglio di speranza ai pazienti. I medici ragguagliano in modo chiaro l'evoluzione della malattia interessandosi anche in modo discreto dello stato d'animo di chi vive le limitazioni del proprio corpo. Ricordo le parole del Primario di ortopedia: "Il reparto funziona se c'è sintonia tra tutti i lavoratori sanitari che lavorano in team".
È così che il paziente ne trae benefici.
Ecco perché ora che sto per lasciare il reparto delle cure subacute per ritornare a casa guarita al 90 per cento (per il resto devo farcela da sola), sento una gratitudine infinita per tutti coloro che si sono presi cura di me. Le parole possono solo in parte esprimere il mio grazie.
La sanità pubblica deve essere valorizzata, supportata, finanziata, da chi sta ai vertici del potere che forse non conosce l' abnegazione, il coraggio e la professionalità con cui tanti operatori sanitari lavorano.
Io non mi stancherò di impegnarmi per quella SANITA' voluta tanti anni fa da una grande donna e parlamentare Tina Anselmi. Ancora Grazie!
Valeria Campagni














