Calolzio: un presepe di carta e l'Adorazione in una mostra
È l'Adorazione dei Pastori il tema della mostra allestita dal Centro culturale "Il Lavello", come ogni anno in occasione delle festività natalizie, presso lo splendido complesso storico e religioso calolziese a poca distanza dal fiume Adda.

Un omaggio al ricco patrimonio artistico italiano sul tema, passato in rassegna dai volontari del sodalizio che hanno quindi proposto, tramite una serie di pannelli, opere anche molto differenti tra di loro - alcune con tanti personaggi, altre con pochi soggetti ma con luci e colori particolarmente intensi -, facendole "raccontare" in prima persona direttamente dai rispettivi autori: da Pellegrino Tibaldi a Guido Reni, da Lorenzo Lotto a Lavinia Fontana, giusto per citarne alcuni.

Posizionata in esterno, sotto i portici della chiesa legata alla Parrocchia di Foppenico, per non vincolarne la visita a orari specifici, l'esposizione è stata presentata dai curatori come "un interessante viaggio alla scoperta dell'arte italiana, che mostra aspetti anche curiosi e insospettati pur nello stesso tema".

È stato sottolineato, inoltre, che è solo l'evangelista Luca a raccontare l'episodio dell'Adorazione dei Pastori alla Natività, e che pertanto è stato scelto di dedicare a lui il particolare di un'opera di Alessandro Bonvicino detto il Moretto, definito dai critici d'arte "il Raffaello lombardo".

Anche nella stessa chiesa di Santa Maria del Lavello, tra l'altro, è presente un grande quadro che raffigura l'Adorazione, restaurato nel 2008 dopo la riapertura dell'edificio religioso avvenuta l'anno precedente. Ad oggi non si conosce l'autore, ma attraverso un'accurata ricerca il Centro culturale ha riscontrato "opere simili che si richiamano a un artista veneto e alla sua cerchia".

Non solo sotto i portici, comunque (dove, per restare in tema, è sempre presente anche la Natività donata dal celebre scultore Antonio Guerra).

La proposta dell'associazione in vista dell'imminente Natale si concretizza anche all'interno della chiesa, dove fino al 31 gennaio, dalle 9.00 alle 17.00, sarà possibile vedere anche il coloratissimo e davvero inusuale presepio di carta dipinto dall'artista contemporaneo e terziario francescano Erio Proverbio.

In un paesaggio invernale, coperto dal candido manto della neve, si osservano la nascita di Gesù e l'arrivo dei Magi su una slitta, due episodi ai quali si è dato vita tramite figure contraddistinte da tratti netti, con tinte calde che evocano sentimenti positivi ma ben contrastate da un azzurro intenso, che rimanda a sensazioni di calma e serenità.

La tradizione del presepio di carta, come spiegato ancora dal Centro culturale, è giunta in Italia dall'Europa centrale, diffondendosi soprattutto al Nord e in particolare in Lombardia, con diverse stamperie che negli anni si sono dedicate a queste produzioni.

Espressioni diverse, insomma, tra l'esterno e l'interno della chiesa del Lavello, ma tutte a loro modo suggestive ed emozionanti per addentrarsi nella più autentica essenza del Natale cristiano attraverso l'arte, ammirando allo stesso tempo un vero e proprio "gioiello" del territorio calolziese.

Un omaggio al ricco patrimonio artistico italiano sul tema, passato in rassegna dai volontari del sodalizio che hanno quindi proposto, tramite una serie di pannelli, opere anche molto differenti tra di loro - alcune con tanti personaggi, altre con pochi soggetti ma con luci e colori particolarmente intensi -, facendole "raccontare" in prima persona direttamente dai rispettivi autori: da Pellegrino Tibaldi a Guido Reni, da Lorenzo Lotto a Lavinia Fontana, giusto per citarne alcuni.

Posizionata in esterno, sotto i portici della chiesa legata alla Parrocchia di Foppenico, per non vincolarne la visita a orari specifici, l'esposizione è stata presentata dai curatori come "un interessante viaggio alla scoperta dell'arte italiana, che mostra aspetti anche curiosi e insospettati pur nello stesso tema".

È stato sottolineato, inoltre, che è solo l'evangelista Luca a raccontare l'episodio dell'Adorazione dei Pastori alla Natività, e che pertanto è stato scelto di dedicare a lui il particolare di un'opera di Alessandro Bonvicino detto il Moretto, definito dai critici d'arte "il Raffaello lombardo".

Anche nella stessa chiesa di Santa Maria del Lavello, tra l'altro, è presente un grande quadro che raffigura l'Adorazione, restaurato nel 2008 dopo la riapertura dell'edificio religioso avvenuta l'anno precedente. Ad oggi non si conosce l'autore, ma attraverso un'accurata ricerca il Centro culturale ha riscontrato "opere simili che si richiamano a un artista veneto e alla sua cerchia".

Non solo sotto i portici, comunque (dove, per restare in tema, è sempre presente anche la Natività donata dal celebre scultore Antonio Guerra).

La proposta dell'associazione in vista dell'imminente Natale si concretizza anche all'interno della chiesa, dove fino al 31 gennaio, dalle 9.00 alle 17.00, sarà possibile vedere anche il coloratissimo e davvero inusuale presepio di carta dipinto dall'artista contemporaneo e terziario francescano Erio Proverbio.

In un paesaggio invernale, coperto dal candido manto della neve, si osservano la nascita di Gesù e l'arrivo dei Magi su una slitta, due episodi ai quali si è dato vita tramite figure contraddistinte da tratti netti, con tinte calde che evocano sentimenti positivi ma ben contrastate da un azzurro intenso, che rimanda a sensazioni di calma e serenità.

La tradizione del presepio di carta, come spiegato ancora dal Centro culturale, è giunta in Italia dall'Europa centrale, diffondendosi soprattutto al Nord e in particolare in Lombardia, con diverse stamperie che negli anni si sono dedicate a queste produzioni.

Espressioni diverse, insomma, tra l'esterno e l'interno della chiesa del Lavello, ma tutte a loro modo suggestive ed emozionanti per addentrarsi nella più autentica essenza del Natale cristiano attraverso l'arte, ammirando allo stesso tempo un vero e proprio "gioiello" del territorio calolziese.
B.P.














