Lecco, Via Castagnera: in Aula è polemica sull'esproprio
Si è trascinato anche nel consiglio comunale di lunedì il pasticcio procedurale che già era andato in scena la scorsa settimana in commissione quinta, riguardo la delibera con la quale il consiglio comunale ha deciso di reiterare il vincolo preordinato all’esproprio di un pezzo di via Castagnera dichiarandone contestualmente la pubblica utilità.
I guai erano cominciati già giovedì sera in commissione quarta quando, la consigliera Lorella Cesana aveva fatto presente che l’ultima versione della delibera in questione, che doveva essere discussa in commissione prima di passare al vaglio del consiglio, era stata inoltrata per errore solo a lei - e non a tutti i consiglieri - e solo poche ora prima della seduta. Dal momento che secondo l’assessore Giuseppe Rusconi, relatore della delibera, la modifica riguardava solo una migliore esposizione delle premesse, si era pensato di rimediare all’errore presentando all’assise la delibera originaria accompagnata da un emendamento. Emendamento che in effetti è stato presentato lunedì mattina dal sindaco nella sua veste di consigliere comunale, il quale la sera avrebbe poi anche presentato la proposta di delibera sostituendo, come membro della giunta, l’assessore Rusconi, assente dal consiglio.

Già questa prima circostanza aveva fatto nascere una lunga discussione preliminare attorno alla richiesta avanzata dalla Lega - e respinta dalla maggioranza - di rinviare l’ordine del giorno per approfondire questi ultimi aggiornamenti. Ma le questioni preliminari si sono poi trascinate perché, in seguito della presentazione di dieci emendamenti da parte di Fratelli d’Italia, l’ufficio di presidenza presieduto da Roberto Nigriello ha rilevato che tutti gli emendamenti presentati, compreso quello di Gattinoni, erano arrivati oltre l’orario previsto dal regolamento.
Nonostante le proteste della minoranza per “l’iter lacunoso”, Mauro Gattinoni ha illustrato all’aula il testo della delibera: “Si propone la reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio e la contestuale dichiarazione di pubblica utilità sulla zona di via Castagnera - ha spiegato -. Per quanto riguarda il vincolo esso è già contenuto nel Pgt vigente approvato nel 2014 in quanto l’area in questione è una localizzazione particolarmente strategica perché adiacente al percorso pedonale di superamento della barriera ferroviaria. Un percorso ubicato in una zona urbana significativa che rappresenta una cerniera di collegamento tra il centro storico e la stazione con la fascia mediana della città, sempre più densa di funzioni attrattive e di un significativo bacino di parcheggi pubblici di accesso al centro. Queste previsioni del 2014, appaiono anche nel Pgt adottato la scorsa estate con l’obiettivo di reperire l’area per la realizzazione di un percorso pedonale di collegamento tra il sottopasso della stazione e via Balicco; percorso che avrebbe una valenza strategica per collegare la stazione, il polo scolastico di via XI febbraio e anche in previsione del nuovo hub del trasporto pubblico. Con questa delibera andiamo a ribadire questo vincolo e lo preordiniamo a un esproprio per contestuale dichiarazione di pubblica utilità, caratterizzata dalla possibilità di realizzare una iniziativa di multi-modalità”.

Una proposta avversata dall’opposizione: “È un percorso accidentato che vuole esercitare un esproprio in virtù di un progetto che ha perso il finanziamento e con una proprietà che si era detta disponibile a dialogare e trovare un accordo - ha sottolineato la leghista Cinzia Bettega -. Come verranno risarciti? Non c’è una soluzione alternativa? Visto che questa soluzione prevede l’abbattimento di fabbricati come è possibile che non comporti oneri a carico del bilancio?”. Anche Lorella Cesana di Lecco ideale ha fatto presente che la premessa della delibera non è più realistica dal momento che i fondi del progetto per la realizzazione dell’hub multi-modale all’interno del quale era previsto questo intervento sono stati revocati al Comune di Lecco e riassegnati ad altri. Corrado Valsecchi (Orizzonte per Lecco) ha parlato di un “accanimento che sfugge alla umana comprensione” sui cittadini di quest’area, gli ha fatto eco Stefano Parolari: “La città, e non la giunta, di schiaffoni ne ha già presi abbastanza su questa area quindi il nostro suggerimento è di fermarsi un attimo e vedere quello che possiamo fare”.

Molto netta la replica di Mauro Gattinoni: “È evidente che non è un guizzo di questa amministrazione quello di fissarsi su quel passaggio ma che le valutazioni in merito risalgono a decenni addietro, come è evidente che non vogliamo vessare i cittadini. C’era un impegno che era stato sottoscritto nel novembre del 2024 e che non è stato onorato dai proprietari in tempo utile, ovvero il 29 settembre 2025, data ultima entro cui si sarebbe dovuto dimostrare che il Comune di Lecco aveva i titoli per spendere i 14,5 milioni che la regione Lombardia aveva stanziato per l’hub del trasporto pubblico. Questa inadempienza ci costringe nostro malgrado ad attivare un percorso forzoso e non saremmo qua a discuterne se questo non fosse nell’interesse superiore della collettività attuale e per i decenni futuri. Perché in questo macro comparto sono previsti sviluppi importanti, in seguito all’ampliamento della connessione ferroviaria con il Ticino e con l’aeroporto di Orio al Serio avremo volumi di passeggeri che aumenteranno in maniera esponenziale e che necessiteranno di servizi qualificati e concentrati, l’hub è uno spazio dove questo avviene. Quel progetto non si ferma perché in questo momento abbiamo zero euro, andiamo avanti nella ricerca di altre risorse per il bene della città”.
I guai erano cominciati già giovedì sera in commissione quarta quando, la consigliera Lorella Cesana aveva fatto presente che l’ultima versione della delibera in questione, che doveva essere discussa in commissione prima di passare al vaglio del consiglio, era stata inoltrata per errore solo a lei - e non a tutti i consiglieri - e solo poche ora prima della seduta. Dal momento che secondo l’assessore Giuseppe Rusconi, relatore della delibera, la modifica riguardava solo una migliore esposizione delle premesse, si era pensato di rimediare all’errore presentando all’assise la delibera originaria accompagnata da un emendamento. Emendamento che in effetti è stato presentato lunedì mattina dal sindaco nella sua veste di consigliere comunale, il quale la sera avrebbe poi anche presentato la proposta di delibera sostituendo, come membro della giunta, l’assessore Rusconi, assente dal consiglio.
Mauro Gattinoni
Già questa prima circostanza aveva fatto nascere una lunga discussione preliminare attorno alla richiesta avanzata dalla Lega - e respinta dalla maggioranza - di rinviare l’ordine del giorno per approfondire questi ultimi aggiornamenti. Ma le questioni preliminari si sono poi trascinate perché, in seguito della presentazione di dieci emendamenti da parte di Fratelli d’Italia, l’ufficio di presidenza presieduto da Roberto Nigriello ha rilevato che tutti gli emendamenti presentati, compreso quello di Gattinoni, erano arrivati oltre l’orario previsto dal regolamento.
Nonostante le proteste della minoranza per “l’iter lacunoso”, Mauro Gattinoni ha illustrato all’aula il testo della delibera: “Si propone la reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio e la contestuale dichiarazione di pubblica utilità sulla zona di via Castagnera - ha spiegato -. Per quanto riguarda il vincolo esso è già contenuto nel Pgt vigente approvato nel 2014 in quanto l’area in questione è una localizzazione particolarmente strategica perché adiacente al percorso pedonale di superamento della barriera ferroviaria. Un percorso ubicato in una zona urbana significativa che rappresenta una cerniera di collegamento tra il centro storico e la stazione con la fascia mediana della città, sempre più densa di funzioni attrattive e di un significativo bacino di parcheggi pubblici di accesso al centro. Queste previsioni del 2014, appaiono anche nel Pgt adottato la scorsa estate con l’obiettivo di reperire l’area per la realizzazione di un percorso pedonale di collegamento tra il sottopasso della stazione e via Balicco; percorso che avrebbe una valenza strategica per collegare la stazione, il polo scolastico di via XI febbraio e anche in previsione del nuovo hub del trasporto pubblico. Con questa delibera andiamo a ribadire questo vincolo e lo preordiniamo a un esproprio per contestuale dichiarazione di pubblica utilità, caratterizzata dalla possibilità di realizzare una iniziativa di multi-modalità”.

Corrado Valsecchi e Lorella Cesana
Una proposta avversata dall’opposizione: “È un percorso accidentato che vuole esercitare un esproprio in virtù di un progetto che ha perso il finanziamento e con una proprietà che si era detta disponibile a dialogare e trovare un accordo - ha sottolineato la leghista Cinzia Bettega -. Come verranno risarciti? Non c’è una soluzione alternativa? Visto che questa soluzione prevede l’abbattimento di fabbricati come è possibile che non comporti oneri a carico del bilancio?”. Anche Lorella Cesana di Lecco ideale ha fatto presente che la premessa della delibera non è più realistica dal momento che i fondi del progetto per la realizzazione dell’hub multi-modale all’interno del quale era previsto questo intervento sono stati revocati al Comune di Lecco e riassegnati ad altri. Corrado Valsecchi (Orizzonte per Lecco) ha parlato di un “accanimento che sfugge alla umana comprensione” sui cittadini di quest’area, gli ha fatto eco Stefano Parolari: “La città, e non la giunta, di schiaffoni ne ha già presi abbastanza su questa area quindi il nostro suggerimento è di fermarsi un attimo e vedere quello che possiamo fare”.

Cinzia Bettega
Molto netta la replica di Mauro Gattinoni: “È evidente che non è un guizzo di questa amministrazione quello di fissarsi su quel passaggio ma che le valutazioni in merito risalgono a decenni addietro, come è evidente che non vogliamo vessare i cittadini. C’era un impegno che era stato sottoscritto nel novembre del 2024 e che non è stato onorato dai proprietari in tempo utile, ovvero il 29 settembre 2025, data ultima entro cui si sarebbe dovuto dimostrare che il Comune di Lecco aveva i titoli per spendere i 14,5 milioni che la regione Lombardia aveva stanziato per l’hub del trasporto pubblico. Questa inadempienza ci costringe nostro malgrado ad attivare un percorso forzoso e non saremmo qua a discuterne se questo non fosse nell’interesse superiore della collettività attuale e per i decenni futuri. Perché in questo macro comparto sono previsti sviluppi importanti, in seguito all’ampliamento della connessione ferroviaria con il Ticino e con l’aeroporto di Orio al Serio avremo volumi di passeggeri che aumenteranno in maniera esponenziale e che necessiteranno di servizi qualificati e concentrati, l’hub è uno spazio dove questo avviene. Quel progetto non si ferma perché in questo momento abbiamo zero euro, andiamo avanti nella ricerca di altre risorse per il bene della città”.
M.V.














