Lecco: bilancio di previsione, via libera. Minoranze deluse

Il consiglio comunale lecchese ha approvato, nonostante il voto contrario di tutte le forze di minoranza, il bilancio di previsione triennale che è stato presentato all’assise il primo dicembre e poi approfondito durante le scorse settimane in tutte le commissioni. Lunedì sera il dibattito ha avuto più il sapore di un aperitivo di campagna elettorale con la maggioranza che ha rivendicato scelte e investimenti e la minoranza che non ha risparmiato critiche.
Luca Visconti ha sottolineato il “grande lavoro fatto sulla spesa corrente, che ha permesso di portare avanti la sfida di mantenere una spesa corrente sostenibile con un assetato 2025 pari a 73 milioni di euro”. Il consigliere di Fattore Lecco ha ricordato anche la “riduzione del debito, dei tempi di pagamento e dell’aliquota Irpef rispetto ad altre province, mantenendo tutti i servizi a un livello molto alto e una spesa in conto capitale che ha raggiunto importi mai visti per questa città”.
Stefano Villa (Ambientalmente) ha poi detto che il bilancio “è la traduzione concreta di un’idea di città seguita un progetto alla volta, un bando alla volta, senza gravare solo sulle tasche dei cittadini. Abbiamo scelto la cura del territorio investendo in progetti che cambiano il volto della nostra città dalla tutela del territorio e delle acque alla mobilità per tutti, dalla promozione di una sostenibilità culturale e solidale alla comunità che si prende cura”. 
“Quando la propaganda dilaga uno non può stare zitto - ha sbottato Corrado Valsecchi (Orizzonte per Lecco) -. Voi siete l’amministrazione che ha aumentato l’Irpef di 3,5 milioni di euro e mezzo all’anno, che ha aumentato le tariffe, i parcheggi e i buoni pasto, che ha speso un capitale in spese legali, in spese di affitti e che ha perso i finanziamenti. La propaganda che fate è semplicemente vergognosa”.
Sulla stessa onda la Lega: “Siete impegnati in una continua esaltazione della vostra bravura quando avete fatto il minimo sindacale di una qualsivoglia amministrazione che aveva a disposizione i progetti e i fondi che avevate voi” ha detto Cinzia Bettega, a cui ha fatto eco il collega Stefano Parolari: “Questo è un bilancio risicato per far fronte alle esigenze di una città che è invecchiata, che è pensata per i bambini di dieci anni ed è piena di ottantenni, che dice di pensare ai più fragili e li chiude in casa. Le persone soffrono e servono risorse per risolvere alle esigenze della gente comune”.
Una contro replica è arrivata da parte del Partito Democratico: “Avevamo detto ai lecchesi che avremmo avuto nuovi spazi per i giovani e c’è la Piccola, così come avevamo promesso ai lecchesi un nuovo lungolago, un nuovo teatro - ha detto Pietro Regazzoni - . E non ci siamo scordati dei rioni, abbiamo investito in asili, scuole, mobilità, abbiamo investito nello sport e tutti questi investimenti hanno portato a 127 milioni di euro in questi anni che abbiamo saputo gestire e saputo attrarre, certo a volte con difficoltà ma ricordiamoci che il Pnrr non vale neanche un terzo di questi provvedimenti”.
Riferendosi alla citate promesse della maggioranza Emilio Minuzzo (Fratelli d’Italia) ha ribattuto che “non si è visto niente di quello che è stato promesso, tutto quello che poteva saltare è saltato. Questi fiumi di risorse dove sono finiti? Dove sono i dieci chilometri di esperienze? Il nuovo Bione? Il nuovo comune? I 30 minuti da lecco a Milano? Dove’è la città più pulita, più sicura, più inclusiva? La città doveva cambiare passo e si è trovata in contro mano, siamo l’anno zero della credibilità”.
Anche l’assessore al Bilancio, Roberto Pietrobelli, è infine intervenuto per rivendicare “i dati e le realtà” che stanno dietro agli interventi della maggioranza: “Nel bilancio consuntivo del 2024, togliendo i soldi del fondo pluriennale, arriviamo a 105 milioni di euro di investimento, di cui neanche 30 arrivano dal Pnrr. Sono 70 milioni investiti senza indebitare i cittadini di Lecco e questi sono fatti”. 
M.V.
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