Lecco, Hub dei bus: il Comune ricorre contro la Regione dopo il contributo da 14,6 milioni revocato

Il Comune di Lecco ha deciso di promuovere un ricorso al Tar di Milano contro Regione Lombardia per aver revocato il contributo di 14,6 milioni di euro che era stato assegnato a Palazzo Bovara per la realizzazione dell’hub del trasporto pubblico locale.
Le risorse erano state assegnate nell’ambito dell’avviso “Multimodale urbano” al quale il Comune di Lecco aveva candidato il proprio progetto nell’ottobre 2024 che, a seguito dell’istruttoria effettuata da parte del nucleo di valutazione espressamente nominato, era risultato ammissibile e interamente finanziabile per 14.647.603,50 euro.
Le rogne per Lecco sono cominciate nel giugno 2025 quando la Regione ha chiesto agli enti ammessi al finanziamento di confermare ufficialmente l’accettazione del contributo, allegando anche la documentazione tra cui il “preliminare di acquisto delle aree e/o dei fabbricati oggetto di intervento o per equipollenza, di costituzione dei relativi diritti di godimento”. 
Per ottemperare a questa richiesta, il consiglio comunale del 14 luglio aveva approvato la delibera per modificare il Piano dei servizi del Pgt e per apporre un “vincolo preordinato all’esproprio delle aree non di proprietà comunale”, ovvero il parco di pertinenza dei condomini di via Balicco Sud che sarebbe dovuto rientrare all’interno del progetto. Da qui sarebbe seguita una richiesta di chiarimenti da parte della Regione (il 20 ottobre) alla quale il Comune avrebbe risposto dieci giorni dopo, senza però convincere la DG competente che il 28 novembre ha inviato un provvedimento di decadenza dal beneficio al Comune di Lecco.
Il problema riscontrato dal Pirellone riguarda la documentazione relativa alla cessione del diritto d’uso per le aree interessate dalla servitù di passaggio a favore del Comune di Lecco sulla via Castagnera (il cosiddetto corsello) e non sono bastate le rassicurazioni sul fatto che la disponibilità dell’area sarebbe stata garantita mediante l’attivazione della procedura di esproprio che è stata approvata dal consiglio comunale nella seduta di lunedì sera. 
“Anche prescindendo dall’avvenuta acquisizione dell’area a mezzo esproprio, che comunque consente di affermare che, pur tardivamente, il Comune di Lecco ha messo in campo tutte le azioni considerate da Regione Lombardia come idonee a dar dimostrazione della disponibilità dell’area in argomento, il provvedimento di decadenza dal beneficio del contributo dell’iniziativa Multimodale Urbano appare sproporzionato e ingiustificato. La decisione di Regione Lombardia, infatti, vanifica un progetto di preminente interesse pubblico valutato in origine come meritevole di un’assegnazione di agevolazione pubblica di importante ammontare pari al 100% delle spese ammissibili, ovverosia 14.647.603,50 euro”. Così si legge nella determina 2030 del 23 dicembre con la quale il segretario comunale Francesco Bergamelli dispone di affidare l’incarico di patrocinio legale per promuovere il ricorso al Tar all’avvocato Umberto Fantigrossi del Foro di Milano per la somma di 40.855,36 euro ai quali andranno aggiunti 650 euro per il contributo unificato. 
La convinzione di Palazzo Bovara è che “sia assolutamente sproporzionata la decisione di revocare il contributo per il solo ed esclusivo mancato rispetto dei termini; in altre parole, pur apparendo formalmente ineccepibile, il provvedimento assunto da Regione Lombardia appare irrazionale e illogico, violando principi generali come quello di proporzionalità che impone di non eccedere quanto necessario per raggiungere l'interesse pubblico, bilanciando l'azione amministrativa con il minor sacrificio possibile per i destinatari del provvedimento”.
Prima di finire al Tar il Comune di Lecco punta a un “riesame” da parte della Regione. Se dovesse andare a vuoto anche questo tentativo, allora ci si appellerà alla giustizia amministrativa “per ottenere l’annullamento del provvedimento di decadimento e quindi la riammissione tra i beneficiari del finanziamento”. 
Il contenzioso si aggiunge a quello in corso con i condomini dell’immobile di via Balicco che a loro volta avevano fatto ricorso al Tar contro la decisione del Comune di Lecco di procedere verso l’esproprio del giardino allo sbocco dell’attraversamento della città. 
M.V.
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