Margno: la nascita di Gesù è annunciata a Messa con il presepe vivente

Due pastori con lanterne in mano sono entrati nella chiesa buia di San Bernardino a Margno e hanno annunciato quanto un Angelo aveva detto loro: "troverete un bambino in una mangiatoia, il Salvatore, Cristo Signore" e dopo aver deposto le loro luci ai lati dell'altare hanno preso posto nella zona in cui una culla era pronta ad accogliere il nascituro. Ha preso avvio così, la sacra rappresentazione del Presepe vivente che, nella piccola parrocchia dell'Alta Valsassina, ha animato la messa della notte di Natale.
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All'altare ad attendere tutti i figuranti c'era il parroco, don Bruno Maggioni, presto raggiunto da alcune donne che, come i pastori, cercavano "la Luce". Tra loro delle filatrici, distolte dai propri mestieri da quanto annunciato dall'Angelo. Perso posto di fronte ai guardiani delle pecore, hanno proseguito nel proprio lavoro. Subito dopo due zampognari hanno fatto il loro ingresso suonando "Tu scendi dalle stelle", accompagnando altri personaggi. Da ultimo l'arrivo di Gesù Bambino, tra le braccia della sua mamma, scortato da San Giuseppe e da due angeli.

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La funzione religiosa ha così potuto prendere avvio, mentre fede e tradizione popolare si mescolavano.
Durante la sua omelia il sacerdote ha ricordato le parole del vangelo di Giovanni in cui si annuncia la nascita del Signore: "Dio si fa carne", "Lui che viene come luce per dissipare ogni dubbio". 
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Ha poi raccontato, come è solito fare, due aneddoti personali. Il primo legato a quanto accaduto poco prima, recandosi al Pian delle Betulle. "Il bagliore della neve rischiarava tutto, come luce che ha condotto alla chiesa per celebrare la messa". Il Salvatore, dunque, ha aggiunto, è nato per tutto il mondo. Ma evidentemente, in una società sempre più secolarizzata, non tutti se ne accorgono. E per spiegarlo, don Bruno, ha citato la la capanna vista giorni fa in aeroporto a Malpensa: "all'interno non c'erano le figure di Maria e Giuseppe, bensì delle palle di diversi colori, meravigliose ma in quel luogo di passaggio per molti, ho trovato l'assenza di Gesù".
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Il Natale, però, giorno della nascita, per molti è anche momento in cui molti ritrovano la loro fede. E per questo, il sacerdote, ha invitato a celebrarlo "ogni giorno, come un pezzetto di luce che si accende", colmando un bisogno in cui ritroviamo "il dono della pace, nel cuore e nell'umanità".  Ha così spronato a superare le tensioni e controversia che esistono e a prendere esempio proprio da Gesù ,"che ama tutti ed è misericordioso". 
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Il tutto mentre i fedeli continuavano ad ammirare la sacra rappresentazione, con i figuranti che, al momento dell'offertorio hanno portato all'altare i prodotti del lavoro e gli animali di stalle e pollai.
Una “ricostruzione” semplice, che fatto però riflettere sulla nascita di Gesù in questa notte magica. 
Al termine della funzione religiosa poi, nell'oratorio c'è stato lo scambio degli auguri, con brindisi e panettone per tutti.
M.A.
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