Triangolo Lariano: tre interventi domenica per il Soccorso Alpino
Tre interventi domenica per la Stazione Triangolo Lariano del Soccorso alpino. Il primo a Valmadrera, ai Corni di Canzo, in mattinata, per una uomo colpito da malore; è stato raggiunto, valutato, messo in sicurezza e portato in ospedale dall’elisoccorso di Como di AREU - Agenzia regionale emergenza urgenza.
In serata a Caglio (CO), altra attivazione per un persona che aveva perso l’orientamento mentre stava scendendo dal Monte Palanzone verso la Colma di Sormano. Sul posto l’elisoccorso di Como.
Poco dopo, altro allertamento a Lezzeno (CO), per quattro persone in difficoltà sul sentiero nei pressi del rifugio Martina, zona San Primo, scendendo verso gli impianti. Sono stati localizzati, raggiunti e valutati, anche loro illesi. Impegnati in totale otto tecnici del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico.
"Siamo all’inizio dell’inverno e le ore di luce sono ancora molto ridotte. Nel tardo pomeriggio diventa buio presto e quindi programmate molto bene i tempi per il rientro" ricordano dal CNSAS. "Utile anche portare sempre con sé una pila, anche frontale; avvisate sempre qualcuno del percorso che intendete fare e quali sono i tempi previsti per il ritorno. Inoltre, i sentieri spesso sono ancora innevati e quindi richiedono le competenze per muoversi in sicurezza in montagna d’inverno. A questo si aggiunge che con l’arrivo del buio c’è un forte sbalzo termico: per questo è importante anche avere abbigliamento adatto a contrastare il calo di temperatura e anche cibi o bevande caldi, per non rischiare l’ipotermia".
In serata a Caglio (CO), altra attivazione per un persona che aveva perso l’orientamento mentre stava scendendo dal Monte Palanzone verso la Colma di Sormano. Sul posto l’elisoccorso di Como.
Poco dopo, altro allertamento a Lezzeno (CO), per quattro persone in difficoltà sul sentiero nei pressi del rifugio Martina, zona San Primo, scendendo verso gli impianti. Sono stati localizzati, raggiunti e valutati, anche loro illesi. Impegnati in totale otto tecnici del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico.
"Siamo all’inizio dell’inverno e le ore di luce sono ancora molto ridotte. Nel tardo pomeriggio diventa buio presto e quindi programmate molto bene i tempi per il rientro" ricordano dal CNSAS. "Utile anche portare sempre con sé una pila, anche frontale; avvisate sempre qualcuno del percorso che intendete fare e quali sono i tempi previsti per il ritorno. Inoltre, i sentieri spesso sono ancora innevati e quindi richiedono le competenze per muoversi in sicurezza in montagna d’inverno. A questo si aggiunge che con l’arrivo del buio c’è un forte sbalzo termico: per questo è importante anche avere abbigliamento adatto a contrastare il calo di temperatura e anche cibi o bevande caldi, per non rischiare l’ipotermia".














