In tanti da Crandola a Margno con le "Magiche Zampogne"
Le "Magiche zampogne" hanno accompagnato le torce che, da Crandola, sono scese fino a Margno per il tradizionale appuntamento di fine anno. Le penne nere dei due paesi, partenza e arrivo della fiaccolata, hanno voluto così ricordare quanti di loro hanno "posato lo zaino" dopo aver portato per tanti anni con orgoglio il cappello da alpino.

Una cinquantina le torce partite dal monumento degli alpini a Crandola: lungo il percorso i partecipanti hanno illuminato la sera invernale, resa ancora più suggestiva dal freddo pungente del periodo. Numerose le persone che si sono affacciate alle finestre, attirate dalle melodie natalizie della zampogna e delle ciaramelle suonate da Alessandro e Giordano lungo il tragitto.
Giunti a Margno, ad attendere i partecipanti c’erano tante altre persone. I volontari alpini hanno offerto un fumante bicchiere di vin brulé o cioccolata calda, accompagnati da dolci natalizi. Anche il parroco don Bruno ha preso parte a questo momento di condivisione.


I musicisti, nel frattempo, hanno messo da parte zampogne e ciaramelle per imbracciare sax e fisarmonica, coinvolgendo il pubblico con canti popolari e melodie paesane, che hanno riscaldato l’atmosfera dell’ultima sera del 2025.

Una cinquantina le torce partite dal monumento degli alpini a Crandola: lungo il percorso i partecipanti hanno illuminato la sera invernale, resa ancora più suggestiva dal freddo pungente del periodo. Numerose le persone che si sono affacciate alle finestre, attirate dalle melodie natalizie della zampogna e delle ciaramelle suonate da Alessandro e Giordano lungo il tragitto.
Giunti a Margno, ad attendere i partecipanti c’erano tante altre persone. I volontari alpini hanno offerto un fumante bicchiere di vin brulé o cioccolata calda, accompagnati da dolci natalizi. Anche il parroco don Bruno ha preso parte a questo momento di condivisione.


I musicisti, nel frattempo, hanno messo da parte zampogne e ciaramelle per imbracciare sax e fisarmonica, coinvolgendo il pubblico con canti popolari e melodie paesane, che hanno riscaldato l’atmosfera dell’ultima sera del 2025.
M.A.














