Hub di Via Balicco: voler aver ragione a dispetto della realtà è il peggior modo di amministrare una città

Lo studio del Politecnico sull’hub multimodale di Lecco arriva tardi e non scioglie i nodi principali. Al contrario, conferma molti dei dubbi che da tempo vengono sollevati sulla scelta di via Balicco come sede del nuovo terminal bus.

É un atto che serve al Sindaco per racimolare giustificazioni postume ai propri errori, anziché ammettere lo sbaglio: è una forma di presa in giro verso i lecchesi.

Il rapporto, redatto in appena dieci giorni, riconosce un principio fondamentale: un hub non si valuta solo con distanze teoriche, ma con la qualità reale dell’interscambio, la semplicità dei percorsi, l’accessibilità per tutti e la capacità di creare una vera centralità urbana. Peccato che questi criteri, nella valutazione finale, vengano applicati in modo parziale e incoerente.

La soluzione di via Balicco è fragile fin dalle sue basi. Dipende da opere accessorie non realizzate, da espropri che lasciano intravedere enormi contenziosi amministrativi all’orizzonte e da collegamenti pedonali complessi, con dislivelli e pendenze che rendono l’interscambio scomodo e poco sicuro, soprattutto per anziani, persone con disabilità e famiglie. Il collegamento con la stazione ferroviaria non è diretto né immediato: un limite grave per un nodo che dovrebbe essere il cuore della mobilità cittadina.

Dal punto di vista viabilistico, la situazione è ancora più preoccupante. Via Balicco è già oggi un asse congestionato, ad alta velocità e con forti interferenze tra traffico privato, trasporto pubblico e pedoni. Inserire qui un terminal bus significa aumentare le criticità, non risolverle. Altro che hub urbano: il rischio è creare un semplice punto di smistamento, insicuro e privo di qualità. Soprattutto per il fatto che lo studio del Politecnico basa la propria scelta su rilievi di volume del traffico che sono stati effettuati in una giornata infrasettimanale di fine settembre 2021, nella fascia oraria compresa tra le 7.00 e le 9.00. In un contesto che è sicuramente mutato.

Lo studio ignora inoltre aspetti decisivi, che qualsiasi amministrazione responsabile dovrebbe considerare:

 • il rischio di contenziosi legati agli espropri;

 • l’assenza di un piano di emergenza del traffico;

 • la gestione della viabilità in occasione di partite ed eventi;

 • la presenza dell’uscita della superstrada a ridosso dell’area;

 • l’impatto della nuova quarta torre alla Meridiana;

 • lo sviluppo dell’area ex Leuci, che porterà nuove abitazioni e attività commerciali su un nodo già oggi saturo.

Nonostante tutto questo, la graduatoria finale assegna a via Balicco 36 punti contro i 34 di Piazza Sassi. Un risultato difficile da spiegare e ancora più difficile da condividere. Se fossero stati inseriti parametri fondamentali come il rischio amministrativo legato ai contenziosi, la resilienza del sistema viabilistico e la sicurezza complessiva, l’esito sarebbe stato sicuramente diverso. Ma è noto che il Comune ha pagato per farsi dare ragione, e quindi non ci si può stupire di uno scarto che finisce per sostenere l’idea portata avanti dalla giunta Gattinoni.

Piazza Sassi sarebbe stata la scelta più logica, più equilibrata e più utile per la città. È direttamente collegata alla stazione ferroviaria e a piazza Stazione, offre percorsi pedonali brevi e pianeggianti, maggiore sicurezza, migliore integrazione con bici e mezzi pubblici. È un’area già prevista dagli strumenti di pianificazione, già infrastrutturata e realizzabile in tempi più rapidi e con costi più contenuti.

Qui non è in discussione un dettaglio tecnico, ma una scelta politica. La mobilità di Lecco non può essere decisa con studi frettolosi e valutazioni incomplete. Sarebbero servite scelte chiare, coerenti e orientate all’interesse pubblico. Purtroppo, oggi il finanziamento è perso a causa della sottovalutazione dei problemi da parte della giunta Gattinoni.

Un vero hub multimodale deve semplificare la vita delle persone, migliorare la sicurezza e valorizzare la città. Via Balicco non lo fa. Piazza Sassi lo avrebbe fatto. A perderci sono stati i lecchesi, che a causa di scelte evidentemente fallimentari e di un atteggiamento arrogante nei confronti dei cittadini, non vedranno mai realizzato un hub che avrebbe potuto fare di Lecco uno snodo importante del sistema dei trasporti regionali.
Carlo Piazza - Candidato Sindaco di Lecco
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