Mauro Piazza: i dati sugli interventi al femore sono superati. Gino Sala: la fonte è Mantovani, e a Merate serve il primario

Mauro Piazza
Sala dev'essere in possesso di dati non aggiornati. Infatti, se già a partire dalla seconda metà del 2014 i due presidi ospedalieri erano prossimi (con percentuali tra il 55 e il 58,5%) ai livelli richiesti dello standard minimo del 60% previsto dal Regolamento del Ministero della Salute per l'intervento sulle fratture al femore entro le 48 ore (tempistica decisiva per limitare e ridurre rischi e complicanze), il dato del 2015 presenta un quadro ancor più incoraggiante e ben oltre i livelli base.
Attualmente infatti le percentuali si attestano al Manzoni al 75% e al Mandic all'81,3%, risultati che confermano la bontà del lavoro in team svolto dai medici coordinati dal dottor Piero Poli. Questi numeri sono pubblici e disponibili da tempo (tra l'altro sul portale di Regione Lombardia).
Mi pare quindi di poter affermare che in un momento delicato per la riforma sanitaria allo studio di Regione Lombardia, un provvedimento in cui si sta ridisegnando tutto a livello di sanità regionale, sarebbe più opportuno cercare di costruire anziché denigrare e demolire, come avviene invece da parte di qualche commentatore.
Un atteggiamento distruttivo non serve a nessuno e, di certo, non serve alla sanità lombarda in generale e lecchese in particolare.
Mauro Piazza
Consigliere regionale
Regione Lombardia

Ambrogio Sala
Afferma che i dati non sono aggiornati. Ebbene consiglio il sig. Piazza di parlare con l'Assessore alla Sanità, Mario Mantovani, che, in data 20/5/2015, rispondeva così, usando i dati "vecchi", ad una interrogazione del Gruppo del PD. Allego il testo della risposta di Mantovani (CLICCA QUI).
Vedrà che non mento, anche se dovrebbe saperlo già visto che vive in Regione. Allora il moralismo è fuori luogo.
Quando confeziona una risposta dovrebbe sempre leggere cosa scrive la persona a cui risponde perché avrebbe appreso che, per il 2014, l'Assessore Mantovani citava per Lecco 55,7% e per Merate 55,8. Sul 2015 i dati si riferiscono ai primi 5 mesi dell'anno. Sono certo che, dopo questa polemica, la Commissaria premerà perché le nuove percentuali siano mantenute.
Tuttavia mi sorge un dubbio: non è che questa reazione, suggerita, immagino, da ambienti interni al Manzoni ed alla Sua Direzione Generale, non sia per nascondere che non si è chiesta la deroga per assumere il primario dell'ortopedia di Merate?
Mi aspetto che il Consigliere Piazza intervenga perché la Commissaria chieda tutti i primari mancanti al Mandic. Così dimostrerebbe di sostenere un territorio come il Distretto di Merate.
Proprio in vista della Riforma sanitaria da Lei citata, le consiglio di leggere la proposta di sperimentazione proposta dal Distretto di Merate e nata su iniziativa dei Comuni di Casatenovo e Merate.
Inoltre dovrebbe informarsi sul documento del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci dove i meratesi hanno votato, tra le altre richieste, il riconoscimento al Manzoni di ospedale di secondo livello. Da Lei, questo non lo avevo mai sentito. Può darsi che ero distratto.
Stia sereno Consigliere, pensi a come non fare classificare il Manzoni come Ospedale di primo livello.
Ambrogio Sala
