Una guida per i turisti EXPO: Como, Lecco ed il Lario

"Como, Lecco ed il Lario: i luoghi più amati". E' la guida turistica, culturale e gastronomica di Tiziana Nava e Donata Vittani, uscita in occasione dell'EXPO. E' stata definita stringata, ma completa ed essenziale, nella sua articolazione da Como a Lecco, passando per i due rami del Lario e soffermandosi nel meraviglioso patrimonio di paesaggi, di ville, di caratteristici ristori, di piccoli approdi per i comballi, le gondole, le caratteristiche Lucie.
Le autrici della guida sono la comasca Donata Vittani e la lecchese Tiziana Nava. La prima ha già scritto sul territorio lariano alcune pubblicazioni per Enzo Pifferi Editore e per le guide De Agostini. Con IBIS, l'editrice dei luoghi più amati, ha pubblicato nel 2012 il suo primo romanzo, "Allegra". Tiziana Nava è lecchese, laureata in lettere moderne, è titolare dell'agenzia Scrivivendo, che ha già realizzato alcuni progetti editoriali. Da segnalare Tiziana Nava per IBIS ha curato i volumi "Lecco si racconta ... 30 storie della città", uscito nel 2012, e "Como si racconta .... 41 storie della città", uscito nel 2013.
Le immagini, veramente particolari, che accompagnano la pubblicazione, sono di Andrea Butti, fotografo che vive e lavora a Como. Hanno collaborato alla pubblicazione Eric Daniel Beltracchini, Beatrice Bolandrini, Aloisio Bonfanti, Laura Facchin, Genny Gallo, Gala Gennati, Sergio Lazzarini, Luigi Rosci. Hanno collaborato per la parte fotografica anche Laura Facchin ed Enrico Nava. L'editrice è IBIS di Como-Pavia.
Nelle prime pagine della guida, Paolo Veronesi porta a scoprire Como nei secoli e la sua città murata. Analogo viaggio è compiuto nel centro storico di Lecco, tra le mura dell'antico borgo, muovendo dall'attuale piazza XX Settembre, che è la vecchia piazza del Mercato. Luigi Rosci, già direttore della biblioteca civica "Pozzoli" di via Bovara, rievoca la storia di un castello sorto in riva al lago di Lecco, il famoso triangolo fortificato, con la Torre Viscontea, posta a guardia di un territorio su cui Venezia interessava espandere il proprio dominio. E proprio da piazza XX Settembre, nelle pagine della guida parte un'interessante dissertazione tra "dilettare ed istruire", ricordando la casa natale dell'abate geologo Antonio Stoppani ed il suo libro più famoso, "Il Bel Paese", che ha dato il nome ad un noto formaggio.
Intorno alla piazza del Mercato del vecchio borgo non mancano i richiami di altri personaggi illustri, come Mario Cermenati, geologo, e l'architetto Giuseppe Bovara. Dalla piazza si può facilmente raggiungere l'antica contrada di Porta Nuova (via Bovara) ed anche la Contrada Larga, che è l'attuale via Cavour. Alcune pagine sono dedicate ai sotterranei delle vecchie mura, nella parte alta di via Bovara, con i più evidenti i resti del fossato e delle fortificazioni del borgo murato.
Tante e diverse sono le descrizioni di contrade, monumenti, angoli caratteristici ed altro. La guida si spinge anche lungo la valle dell'Adda, sino al traghetto leonardesco di Imbersago, ed al più che centenario ponte di San Michele sull'Adda, gioiello di archeologia industriale, alto 85 metri sul fiume. La guida è proprio completa; c'è un'appendice interessante "Dove mangiare, dormire e fare tardi". Sono menzionati ristoranti, trattorie, pizzerie, alberghi, antiche taverne e caratteristiche locande, dove assaporare il piacere dell'ospitalità lariana, magari pensando a quando sostavano le diligenze.
A.B.
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