Valmadrera: carosello di mezzi agricoli per la consueta ''Giornata del Ringraziamento''

Le vie del centro di Valmadrera sono state invase, questa mattina, dalla tradizionale sfilata dei mezzi agricoli che, come ogni anno, si inserisce all'interno della 'Giornata del Ringraziamento' per rendere omaggio a tutte le realtà agresti locali.
A fare gli onori di casa, in apertura di celebrazioni, è stato il sindaco Donatella Crippa, che ha manifestato tutta la propria stima nei confronti degli agricoltori della zona: "Mi sento particolarmente vicina a tutti loro: praticano un'attività molto dura, della quale emerge quasi sempre solo la parte più 'bucolica', ma c'è molto di più, ed è doveroso supportarli perché sono loro i veri tenutari di una tradizione che noi vogliamo  assolutamente mantenere" ha detto il primo cittadino.

Riccardo Villa, don Adelio e Massimo Cariboni

Valerio Micheli e Marco Rusconi

Cinque, in totale, le aziende del settore agricolo e zootecnico che attualmente operano nel comune di Valmadrera. A raccontarci di una realtà di cui si parla poco, sono stati gli esponenti di due generazioni diverse ma unite da un'unica missione: tramandare la passione per la terra.  Il primo è Valerio Micheli, contadino 'storico' di Valmadrera, mezzadro sino al '62 e poi divenuto affittuario quando la mezzadria venne abolita: "a Valmadrera di agricoltori veri e propri ne son rimasti pochi, l'attività si svolge più a livello 'hobbistico'", ha spiegato lasciando trasparire un po' di amarezza.

Fortunatamente, però, nuove possibilità per la realtà agricola della zona si stanno delineando all'orizzonte: "adesso sta nascendo la nuova Cascina Don Guanella Cooperativa Sociale, che rappresenta in un certo senso il proseguo del mio lavoro. Oggi ho 76 anni e non posso più portare avanti questa attività: lo faranno i ragazzi del Don Guanella, e questa è una grande soddisfazione perché mi sarebbe davvero dispiaciuto vedere crescere del cemento laddove c'era stata tanta natura"

L'omaggio ai caduti

Da una generazione che lascia a una che comincia, è stato lo stesso Micheli ad elogiare  il coraggio  che ha contraddistinto la scelta di Marco Rusconi, il giovane 33enne che da dieci anni ha avviato la propria azienda in questo non facile settore. Come accade nella maggior parte dei casi, la sua è un'attività che si tramanda da padri a figli: "Mio nonno, Pietro Rusconi, era agricoltore, e con la mia famiglia abbiamo portato avanti la tradizione con  un terreno e qualche animale, ma a livello hobbistico. Poi io ho iniziato a lavorare, trascorrendo cinque anni in fabbrica, ma appena potevo scappavo e tornavo alla realtà agricola, così ho deciso di impegnarmi in questa attività: oggi abbiamo la stalla, le capre da latte e facciamo il formaggio. Non coltiviamo, ma più che altro perché non ci sono più nemmeno i terreni", ha spiegato il giovane valmadrerese.

Come da ricorrenza, la giornata è proseguita quindi con il momento della benedizione, impartita da don Adelio Brambilla e rivolta ai mezzi agricoli e agli stessi agricoltori: "l'uomo valendosi delle risorse della natura  e degli strumenti della scienza e della tecnica coopera al grande disegno della creazione e della redenzione. Signore, proteggi questi lavoratori e i loro strumenti, fa che possano manifestare le meraviglie della creazione e promuovere il progresso dell'intera società a lode della tua gloria".

Il corteo dei mezzi agricoli ha quindi iniziato a sfilare per le strade del paese sino a giungere al Monumento dei Caduti, dove è stato celebrato un momento di commemorazione per tutte le vittime della guerra: anche in questa occasione, il sindaco è tornato ad elogiare gli agricoltori, rivolgendosi a loro nei termini di 'depositari di un enorme patrimonio culturale e custodi dell'ambiente': "il vostro è un lavoro fatto di fatica, silenzi, attese, saggezza popolare, tradizione e tecnica moderna. Siete voi che potete far sì che lo slogan di Expo, 'nutrire il pianeta' non rimanga solo un cumulo di parole, ma possa invece tradursi in qualcosa di concreto".
G.A.
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