Ballabio: con la Pro loco il 21 ''Gulash Concerto''

La Proloco di Ballabio promuove, sabato 21 novembre alle ore 20.00, "Gulash Concerto". Presso il "villaggio Mons. Piccioni" di Via Ponte dei Re 6, a Ballabio Superiore, sarà possibile assistere all'originare gulash ungherese "porkoit", con il violino e i racconti di Janos Hasur.
Ingresso 15 €, per info e prenotazioni segreteria@prolocoballabio.it, Enrico 348-8103699 o Davide 335-6108841

ANOS HASUR
Janos Hasur, violonista ungherese nato a Budapest, ha cominciato la sua carriera violinistica chiedendo un violino dai genitori per Natale: aveva 4 anni. Il violino agognato lo ricevette due anni dopo. Dopo le scuole primarie continua i suoi studi nel Conservatorio Bela Bartok di Budapest, poi all’Accademia della Musica “Liszt Ferenc” di Pécs. Qui si laurea nel 1971. Professore di violino a Kaposvàr, primo violino dell’Orchestra sinfonica di Kaposvàr, anche dell’Orchestra del Teatro CsikyGergely di Kaposvàr, quando un nastro con le musiche violinistiche popolari fa cambiare la sua carriera di musicista classico. Nel 1975 lo invitano nel più celebre gruppo Vizonto, che era tra i migliori del “folk revival”.
Dal 1988, parallelamente è Membro dell’Alto Gruppo d’avanguardia del folk ungherese Kolinda. Con loro fa concerti nei quattro angoli del mondo suonando nelle sale di concerto più importanti d’Europa e non solo, conquistando applausi e consensi per la musica popolare ungherese. Sempre sotto la sua direzione artistica, il gruppo Vizonto rimane tutt’ora un importante fattore della musica folk ungherese. Nel 2005 hanno tenuto un concerto indimenticabile al Mittelfets (Cividale del Friuli) con il celebrissimo cantante ungherese Marta Sebestyèn (la voce di BO di Inglese Paziente).
Un anno dopo nel 2006 un altro importante progetto di Janos: un concerto di VIZONTO-MUZSIKAS (quest’ultimo è l’altro gigante del folk ungherese rappresentante della linea tradizionale). Dal 1966 Janos è il primo violinista dello Stage Orchestra (ex Teater Orchestra) della compagnia del Teatro Ebreo di Moni Ovadia. La sua carriera come solista comincia nel 1999 a Brescia, in seguito nel 2000 viene pubblicato il suo CD “Violino Solo”; da allora tiene concerti con le musiche violinistiche popolari ungheresi, transilvane, rumene, bulgare e klezmer. Non solo in Italia ma anche in Belgio, Svizzera, Austria, Francia hanno applaudito i suoi concerti. La sua formula “Gulash - violino e racconti”, è un ‘occasione per far scoprire al pubblico il suo talento culinario e musicale, con un repertorio meticolosamente scelto dalla sua terra natale. Ma non solo folklore: lo stesso tiene concerti di musica classica, con una predilezione per i “suites per violoncello” di J.S.Bach, di cui esegue brillantemente la trascrizione per violino.
E quando il pubblico lo ispira, lui si avventura volentieri nel suonare qualche accordo pop preso dai Beatles, condito con “salsa tzigana”. Ha procurato tanti fan con la voce inimitabilmente dolce del suo violino, tra cui Moni Ovadia che ha affermato così: “Janos, il tuo colpo d’arco e’ unico! ”.
“GULASH CONCERTO”
Gulash concerto è un viaggio all’interno della cultura e delle tradizioni dell’Ungheria attraverso la musica, i racconti e il cibo. Serata gastro-musicale che presenta il connubio tra il celebre piatto ungherese il gulash e il suo contorno tradizionale i nokedli (gnocchetti di farina), secondo la classica ricetta. Janos, ottimo cuoco, lo prepara magistralmente utilizzando le spezie DOC. Dopo aver deliziato il pubblico con la degustazione inizia il concerto: lo spettacolo si compone di brani della tradizione ungherese, transilvana, rumena, bulgara e klezmer, un cammino violinistico nella tradizione dei popoli circondati dai Carpazi. Tra un brano e l’altro verranno raccontate storielle, aneddoti e barzellette in puro Ovadia-style, del quale Hasur è uno degli strumentisti inseparabili. Un viaggio fantastico senza farci mancare alcuni rifacimenti a celebri brani pop: dai Penguin Cafe Orchestra ai Beatles, naturalmente in “salsa tzigana”.
Un’occasione ghiotta, in tutti i sensi, per immergersi nella magica cultura di un popolo lontano che ha un forte legame con la propria terra e la propria musica; nonchè la riscoperta di un Paese, l’Ungheria, dalle grandi tradizioni musicali la cui musica popolare è stata fonte di ispirazione per tanti compositori.
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