Pescate: sagra della cassoeula, tutto esaurito al Parco Torrette
Il Parco Torrette di Pescate ha ospitato quest'oggi, a partire dalle ore 12, la seconda edizione della "Sagra della cassoeula". L'evento, promosso e organizzato dal gruppo degli "attivisti", ossia i volontari che dedicano il proprio tempo libero alla preparazione di pietanze enogastronomiche, è stato accolto con successo da tutti gli amanti del tradizionale piatto lombardo, tanto che nel giro di poco più di un'ora tutte le pentole sono state svuotate e tutte le scorte esaurite.
Testimone di quello che è stato un vero e proprio 'assalto alla cassoeula' è stato lo stesso sindaco del territorio, Dante De Capitani: ''siamo qui da mezzogiorno, abbiamo servito circa 200 porzioni e alle 12.45 è già tutto esaurito'' ha detto soddisfatto il primo cittadino pescatese.
Il piatto protagonista della giornata deve il suo particolare nome alla casseruola dentro la quale viene preparato (ossia la 'cazza', il tegame), e viene declinato, in base alle varianti dialettali, nei termini di casoeula, cassouela, casoela, cassuola o cazzuola. Le differenze riguardanti la pietanza, tuttavia, non riguardano solo il nome ma anche la sua stessa preparazione: gli ingredienti di base, infatti, sono le verze e le parti povere del maiale, ma come ogni ricetta tradizionale che si rispetti, ogni zona della Lombardia ha la sua variante di cazzuola: in provincia di Como, ad esempio, non si mettono i 'piedini' del maiale ma si usa la testa, nel pavese si usano solo le costine, e altri sono i 'segreti' che la cassoeula brianzola inconfondibile in quanto tale.
La cassoeula tutta nostrana, quindi, come è stato evidente, è stata apprezzata quest'oggi senza riserve, facendo felice i palati di tutti i presenti. La cucina della sagra, inoltre, ha pensato anche ai gusti dei più piccini, mettendo in tavola anche polenta e risotto allo zafferano, oltre all'intramontabile tris formato da salsicce, salamelle e patatine.
Testimone di quello che è stato un vero e proprio 'assalto alla cassoeula' è stato lo stesso sindaco del territorio, Dante De Capitani: ''siamo qui da mezzogiorno, abbiamo servito circa 200 porzioni e alle 12.45 è già tutto esaurito'' ha detto soddisfatto il primo cittadino pescatese.
Il piatto protagonista della giornata deve il suo particolare nome alla casseruola dentro la quale viene preparato (ossia la 'cazza', il tegame), e viene declinato, in base alle varianti dialettali, nei termini di casoeula, cassouela, casoela, cassuola o cazzuola. Le differenze riguardanti la pietanza, tuttavia, non riguardano solo il nome ma anche la sua stessa preparazione: gli ingredienti di base, infatti, sono le verze e le parti povere del maiale, ma come ogni ricetta tradizionale che si rispetti, ogni zona della Lombardia ha la sua variante di cazzuola: in provincia di Como, ad esempio, non si mettono i 'piedini' del maiale ma si usa la testa, nel pavese si usano solo le costine, e altri sono i 'segreti' che la cassoeula brianzola inconfondibile in quanto tale.
La cassoeula tutta nostrana, quindi, come è stato evidente, è stata apprezzata quest'oggi senza riserve, facendo felice i palati di tutti i presenti. La cucina della sagra, inoltre, ha pensato anche ai gusti dei più piccini, mettendo in tavola anche polenta e risotto allo zafferano, oltre all'intramontabile tris formato da salsicce, salamelle e patatine.
G.A.