Lecco: Fondazione Badoni e Confindustria 'rinsaldano i legami' tra istruzione-impresa
"Credo che un'associazione come la nostra abbia un obbligo morale di investire nel settore della formazione al fine di favorire un'interconnessione sempre più forte tra il mondo della scuola superiore, il mondo dell'università e quello delle imprese: si tratta di realtà che devono viaggiare 'a braccetto'. Il futuro delle nostre imprese si basa sulle risorse umane, e queste devono essere a loro volta preparate a dovere". Con queste parole Giovanni Maggi , Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, ha introdotto l'incontro che si è tenuto questa mattina presso la sede di via Caprera, durante il quale è stato illustrato l'impegno profuso dall'ente e dalla Fondazione Badoni nell'ambito dei rapporti tra imprese ed istruzione e, in particolare, dell'alternanza scuola-lavoro, vero e proprio punto focale della riforma scolastica.
A delineare un quadro generale delle attività promosse dalle realtà cooperanti all'interno di questo ambito, sono intervenuti quindi Marco Campanari, Presidente della Fondazione per la salvaguardia della cultura industriale A. Badoni, Lorenzo Riva, Responsabile Gruppo Scuola Confindustria Lecco e Sondrio, e Stefania Palma, Responsabile Area Scuola e Formazione Confindustria Lecco e Sondrio.
Sono tre, in particolare, le 'linee guida' seguite dalla Fondazione Badoni nel corso degli anni sulle quali il Presidente Campanari ha voluto porre l'attenzione, primo tra tutti il progetto della 'didattica laboratoriale', l'innovativa formula di collaborazione tra scuole e imprese volta alla salvaguardia della cultura industriale, che introduce da quest'anno alcune novità: "prima erano le aziende a proporsi alle scuole, mentre ora è sorto il meccanismo inverso, e sono quindi le scuole ad avanzare progetti i cui temi afferiscono alla metalmeccanica, all'informatica e alla meccatronica, elettronica e elettrotecnica applicate alle imprese". Dieci, in totale, i progetti proposti da alcuni degli istituti coinvolti e quindi l'IIS P.A. Fiocchi di Lecco, l'IIS Marco Polo di Colico e l'IIS Viganò di Merate. Di questi ne sono stati selezionati cinque per la loro realizzazione.
Infine, terzo nucleo dell'impegno profuso dalla Fondazione, quello nell'ambito dell'alternanza scuola-lavoro: "è un tema che prima non era molto considerato mentre ora è divenuto estremamente attuale. Ci riteniamo fortemente impegnati nell'ottica di avvicinare i due mondi". A tale proposito, Campanari ha ricordato l'incontro promosso dalla Fondazione assieme a Confindustria Lecco e Sondrio e fissato per martedì 1 dicembre, alle ore 14.30, presso la sede di via Caprera, durante il quale verrà approfondita proprio la questione della Riforma della 'Buona Scuola' e del suo impatto sul sistema delle imprese.
Il percorso didattico , destinato agli studenti iscritti al terzo anno delle scuole di secondo grado ad indirizzo liceale e tecnico, si strutturerà in quattro moduli: "il primo è dedicato alla conoscenza del sistema economico industriale del territorio, il secondo è volto ad approfondire i principali modelli organizzativi aziendali, il terzo prevede l'intervento di un esperto aziendale su un tema di interesse per la scuola da scegliere in comune accordo, e infine vi sarà la vera e propria visita aziendale".
A delineare un quadro generale delle attività promosse dalle realtà cooperanti all'interno di questo ambito, sono intervenuti quindi Marco Campanari, Presidente della Fondazione per la salvaguardia della cultura industriale A. Badoni, Lorenzo Riva, Responsabile Gruppo Scuola Confindustria Lecco e Sondrio, e Stefania Palma, Responsabile Area Scuola e Formazione Confindustria Lecco e Sondrio.
Stefania Palma - Responsabile Area Scuola e Formazione Confindustria Lecco e Sondrio
"Il mondo della scuola e quello del lavoro sono ancora troppo separati, non riescono a colloquiare in maniera adeguata" ha esordito Campanari. "Uno degli scopi primari della Fondazione Badoni, in questo senso, è stato allora proprio quello di calarsi in questo tipo di dinamiche e di incentivare il processo di osmosi che deve necessariamente esserci tra queste realtà".Sono tre, in particolare, le 'linee guida' seguite dalla Fondazione Badoni nel corso degli anni sulle quali il Presidente Campanari ha voluto porre l'attenzione, primo tra tutti il progetto della 'didattica laboratoriale', l'innovativa formula di collaborazione tra scuole e imprese volta alla salvaguardia della cultura industriale, che introduce da quest'anno alcune novità: "prima erano le aziende a proporsi alle scuole, mentre ora è sorto il meccanismo inverso, e sono quindi le scuole ad avanzare progetti i cui temi afferiscono alla metalmeccanica, all'informatica e alla meccatronica, elettronica e elettrotecnica applicate alle imprese". Dieci, in totale, i progetti proposti da alcuni degli istituti coinvolti e quindi l'IIS P.A. Fiocchi di Lecco, l'IIS Marco Polo di Colico e l'IIS Viganò di Merate. Di questi ne sono stati selezionati cinque per la loro realizzazione.
Giovanni Maggi - Presidente Confindustria Lecco e Sondrio
La seconda direttiva seguita dalla Fondazione Badoni è quella inerente il cosiddetto 'stage docenti', il progetto che mira ad avvicinare gli insegnanti stessi alle imprese: "oggigiorno non è facile trovare docenti che abbiano avuto la possibilità di vivere dall'interno un'esperienza con un azienda di oggi, la cui realtà è inevitabilmente differente da quella di anni fa. Noi puntiamo molto su di questo, rivolgendolo l'iniziativa non solo a insegnanti di materie tecniche, di per loro più abituati all'ambiente, ma anche a docenti di materie umanistiche, perché proprio questi hanno la possibilità di avere un colloquio più profondo e più costante con gli alunni", ha puntualizzato Campanari.Infine, terzo nucleo dell'impegno profuso dalla Fondazione, quello nell'ambito dell'alternanza scuola-lavoro: "è un tema che prima non era molto considerato mentre ora è divenuto estremamente attuale. Ci riteniamo fortemente impegnati nell'ottica di avvicinare i due mondi". A tale proposito, Campanari ha ricordato l'incontro promosso dalla Fondazione assieme a Confindustria Lecco e Sondrio e fissato per martedì 1 dicembre, alle ore 14.30, presso la sede di via Caprera, durante il quale verrà approfondita proprio la questione della Riforma della 'Buona Scuola' e del suo impatto sul sistema delle imprese.
Marco Campanari - Presidente Fondazione per la salvaguardia della cultura industriale – A. Badoni
Va in questa direzione anche il progetto promosso dal Gruppo Scuola Confindustria Lecco e Sondrio e intitolato "Alternanza scuola lavoro: scuola e impresa si incontrano", ennesimo indicatore della particolare attenzione rivolta dall'associazione allo sviluppo delle risorse umane: "Per tanto tempo abbiamo parlato lingue diverse: è ora di imparare un linguaggio comune, che porti ad un punto d'arrivo fondamentale per i giovani e per le imprese", ha ribadito ancora una volta Lorenzo Riva, Responsabile del Gruppo Scuola.Il percorso didattico , destinato agli studenti iscritti al terzo anno delle scuole di secondo grado ad indirizzo liceale e tecnico, si strutturerà in quattro moduli: "il primo è dedicato alla conoscenza del sistema economico industriale del territorio, il secondo è volto ad approfondire i principali modelli organizzativi aziendali, il terzo prevede l'intervento di un esperto aziendale su un tema di interesse per la scuola da scegliere in comune accordo, e infine vi sarà la vera e propria visita aziendale".
Lorenzo Riva - Responsabile Gruppo Scuola Confindustria Lecco e Sondrio
In aggiunta a tutto ciò, infine, anche il lancio di un'idea nuova e di grande utilità sociale avanzata proprio da Confindustria Lecco Sondrio: "Le istituzioni scolastiche sono chiamate a rispettare le normative in tema di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, formando dei docenti che rivestano ruoli specifici. I corsi di questa formazione son sempre stati in carico alla scuola, ma da quest'anno Confindustria Lecco Sondrio ha deciso di aprire a titolo gratuito ai docenti delle scuole superiori delle due provincie, con numeri contingentati, tutti i corsi di questo tipo da sempre erano destinati unicamente ai dipendenti delle aziende associate", ha spiegato Stefania Palma, Responsabile Area Scuola e Formazione Confindustria Lecco e Sondrio. Indicativamente, per ora si parla di tre insegnanti per singolo corso ma i numeri andranno valutati di volta in volta. Il Protocollo d'Intesa, da sottoscrivere assieme all'Ufficio Scolastico di Lecco e Sondrio, formalizzerà poi in maniera definitiva l'opportunità, la quale sarà attiva dal 1 gennaio 2016.
Giulia Achler