23 gruppi di auto mutuo aiuto in provincia di Lecco, 'mappati' con da 'ChiAMA'

Sono 23 i gruppi di Auto Mutuo Aiuto (AMA) rilevati in provincia di Lecco grazie alla mappatura realizzata da So.Le.Vol (centro di servizio per il volontariato) e presentata nella serata di ieri a Palazzo Falck alla presenza di istituzioni, enti partner e associazioni.
Il progetto, che aggiorna la mappatura precedentemente realizzata nel 2008 alla luce della profonda trasformazione del welfare locale, è stato portato avanti in collaborazione con la dott.ssa Arianna Lanfranchi, tirocinante nell'ambito del Progetto "Impariamo a lavorare" promosso da Fondazione Carsana e Provincia di Lecco.

L'esito del lavoro ha dato vita ad un volume informativo che fotografa fedelmente la realtà dei gruppi AMA e fornisce tutte le informazioni necessarie per conoscerli e contattarli con mappa, numero di telefono e contatto email. L'agile libretto, intitolato "ChiAMA", ha come sottotitolo l'hashtag #iotueglinoivoiessi, scelto per rappresentare al meglio l'intenzione di inclusione e collaborazione, "perché da soli non si va lontano".
Un gruppo di Auto Mutuo Aiuto è un insieme di persone che hanno scelto volontariamente e in autonomia di trovarsi alla pari per affrontare insieme ad altre persone un tema o problema comune, scoprendosi risorsa per sé e per i compagni, insegnando alle persone portatrici di fragilità a "mettere a frutto" una propria debolezza in modo che possa divenire risorsa e messaggio per l'intera comunità.

Dall'elaborazione del lutto ai disturbi alimentari, dalle malattie oncologiche o croniche alle dipendenze, dalla violenza sulle donne a disabilità e salute mentale, sono moltissimi i temi trattati in questi gruppi, che offrono sostegno in diverse aree problematiche istituendo un raccordo tra istituzioni e cittadinanza.
"I gruppi AMA sono un chiaro e tangibile esempio di come l'impegno quotidiano di cittadini e volontari e il valore della cura di sé e degli altri siano la chiave di volta per rispondere in modo efficiente ai bisogni della comunità. "ChiAMA" non è solo strumento informativo ma esprime l'esigenza di realizzare una rete di relazioni solida al fine di rendere la comunità locale luogo di inclusione. I gruppi inseriti per ora sono 23, ma non ci si ferma qui: la lista è allargabile e So.Le.Vol aprirà una relazione costante con queste e tutte le altre che si presenteranno per fare e capire i bisogni, perché riconoscerli è proprio la prerogativa di chi sta sul campo" ha esordito il presidente di SO.Le.Vol Angelo Vertemati accogliendo gli intervenuti.

"Parità, mutualità, gratuità insieme rappresentano i saldi requisiti che consentono di sviluppare nuove relazioni interpersonali, che rappresentano veri e propri beni sociali - ha aggiunto il presidente del consiglio di rappresentanza dei sindaci dell'Asl di Lecco Felice Baio - l'AMA ben interpreta queste caratteristiche, permettendo l'espressione dei bisogni che le persone segnate da esperienze difficili sentono profondamente: essere ascoltati e accolti senza giudizi, vedere riconosciuta la propria esperienza come risorsa, uscire dall'isolamento e dalla vergogna per riprendere in mano la propria condizione, superando una posizione passiva e assistenziale. Questa pubblicazione è perfetto esempio di questo intendimento e potrà essere utile sostegno ai soggetti, alle famiglie, alle istituzioni che ogni giorno incontrano l'esperienza della sofferenza".
In rappresentanza del comune di Lecco era presente l'assessore alle politiche sociali Riccardo Mariani, che ha riconosciuto l'importanza del volumetto, "questo semplice ma straordinario e ricchissimo strumento che racconta la capacità del nostro territorio di prendersi cura delle solitudini. La mappatura mi ha ricordato il termine latino "mappam", che indicava il tovagliolo che ciascuno portava con sé per raccogliere a fine pasto ciò che restava del cibo condiviso. CON-dividere è la parola chiave di questa mappa per il territorio, perché ci ricordi tutti i significati positivi che iniziano per "con-" diversi dalla deriva del "con-sumare".
Ringraziamenti sono giunti anche dalla dott.ssa Rossana Amadesi che è intervenuta per conto dell'Asl di Lecco, in luogo del direttore dott. Massimo Giupponi: "essendo stata nell'ambito degli assistenti sociali, sono lieta di essere qui perché mi trovo a contatto con il mio trascorso lavorativo. La mappatura evidenzia i valori fondamentali di aiutarsi reciprocamente credendo nelle proprie capacità e superando le resistenze al cambiamento per trovare soluzioni insieme. Sicuramente risponde a un bisogno delle famiglie in termini di informazione e sostegno, ma è anche un aiuto prezioso per gli operatori sociali che incontrano queste famiglie e le devono indirizzare. In questi gruppi infatti la persona può trovare anche soddisfazione al bisogno di stare con gli altri e questo è un aspetto che gli operatori sociali non possono offrire: l'aspetto relazionale è il grande valore aggiunto".
Ultimo tra le istituzioni a prendere la parola è stato Amadio Totis, direttore di AMALO Milano, associazione che riunisce i gruppi AMA a livello regionale. "I gruppi raggiunti dalla nostra mappatura regionale e segnalati sono ad oggi oltre 900. Il 54% offre sostegno per problemi di dipendenza, il 16% per il disagio psicologico e il 6% per disabilità; il resto va da disturbi dell'alimentazione a problematiche lavorative e violenza. La mappatura dei gruppi AMA in provincia di Lecco implementerà il nostro lavoro a livello lombardo e consentirà di conoscere le realtà vicine alle famiglie del territorio. La parola chiave è "sharing", condividere: abbiamo capito che mettere insieme delle risorse funziona ed è molto più produttivo" ha concluso il direttore di AMALO, delineando le caratteristiche dei gruppi di Auto Mutuo Aiuto: "per rendere efficace e sostenere questa metodologia bisogna distinguere tra ciò che è un gruppo AMA certificato e ciò che non lo è: devono esserci due competenze, quella del "facilitatore", che conosce gli obiettivi, e quella del "promotore", che fa si che i gruppi nascano e si insedino."
Al termine degli interventi istituzionali è stato lasciato spazio alle associazioni per presentarsi. L'occasione è stata colta dal gruppo GLAS degli amministratori di sostegno, dal gruppo Al-Anon per famigliari e amici di bevitori problematici, dal gruppo Aiuto Mesotelioma e in ultimo dall'associazione Fabio Sassi, il cui rappresentante ha richiamato le istituzioni ad aumentare l'ascolto e le facilitazioni per i gruppi AMA.
E.T.
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