Garlate: parrocchia in festa per il patrono con don Pietro Riamondi, prete da 15 anni
Ricordi e ringraziamenti si sono susseguiti nella S. Messa di oggi, sabato 26 dicembre, a Garlate, in cui sono state celebrate le ricorrenze del patrono S. Stefano e il 15° anniversario di ordinazione sacerdotale di don Pietro Riamondi.
“La mia missione” ha specificato don Pietro Riamondi “è attualmente diretta all’educazione dei ragazzi: dopo alcuni anni in parrocchia e nelle carceri, infatti, ora mi dedico all’insegnamento professionale presso le Scuole dei Salesiani. I giovani di cui mi occupo sono circa 500 e non posso negare che la fatica sia tanta: spesso rimpiango Garlate, in maniera positiva, e così non riesco a fare a meno di tornare qui, a “riprendere fiato” lungo il nostro bellissimo lago e a constatare i “piccoli miracoli” che ognuno di voi riesce a compiere ogni giorno, nella vita quotidiana”.
La festa per Santo Stefano è poi continuata fuori dalla chiesa parrocchiale, dove i volontari della Protezione Civile hanno distribuito a tutti i numerosi presenti delle mele rosse. Nei secoli scorsi, infatti, i “pòmm” venivano regalati dai giovani alla propria fidanzata, in modo da palesare l’unione. Prima della messa solenne con l’accensione del pallone, inoltre, venivano benedetti gli animali e i mezzi da lavoro e si svolgeva un’importante fiera-mercato dove si vendevano attrezzi agricoli, dolci e mele, per concludere la giornata con uno spettacolo teatrale all’oratorio.
Quella di oggi è stata per la comunità di Garlate una mattinata all’insegna della tradizione, dei ricordi e dei ringraziamenti, in un’atmosfera di grande festa.
Don Pietro Riamondi
Alla S. Messa non ha voluto mancare il sindaco di Garlate, Giuseppe Conti. “Le profonde radici cristiane della nostra comunità” ha detto “portano con sé i valori forti di inclusione, solidarietà, quei fili invisibili che legano tra di loro tutte le persone del nostro paese. Don Mario è stata una presenza molto importante per Garlate, un solido pilastro, e, anche se probabilmente questa è stata la sua ultima celebrazione, ci auguriamo che anche il prossimo anno possa essere qui con noi in questa sentita ricorrenza. Vorrei esprimere, inoltre, la mia ammirazione per l’operato di don Pietro, che si impegna con grande dedizione e diligenza alla sua missione: anche lui è una testimonianza concreta della cura e dell’amore per il prossimo, di “eroismo quotidiano”, di un incontro con la parte più vera e autentica della società”.“La mia missione” ha specificato don Pietro Riamondi “è attualmente diretta all’educazione dei ragazzi: dopo alcuni anni in parrocchia e nelle carceri, infatti, ora mi dedico all’insegnamento professionale presso le Scuole dei Salesiani. I giovani di cui mi occupo sono circa 500 e non posso negare che la fatica sia tanta: spesso rimpiango Garlate, in maniera positiva, e così non riesco a fare a meno di tornare qui, a “riprendere fiato” lungo il nostro bellissimo lago e a constatare i “piccoli miracoli” che ognuno di voi riesce a compiere ogni giorno, nella vita quotidiana”.
Giuseppe Conti e don Mario Colombini
Prima della fine della celebrazione, alcuni ragazzi hanno voluto rendere omaggio a don Pietro con un piccolo dono, in ricordo dei bei tempi trascorsi insieme a Garlate.La festa per Santo Stefano è poi continuata fuori dalla chiesa parrocchiale, dove i volontari della Protezione Civile hanno distribuito a tutti i numerosi presenti delle mele rosse. Nei secoli scorsi, infatti, i “pòmm” venivano regalati dai giovani alla propria fidanzata, in modo da palesare l’unione. Prima della messa solenne con l’accensione del pallone, inoltre, venivano benedetti gli animali e i mezzi da lavoro e si svolgeva un’importante fiera-mercato dove si vendevano attrezzi agricoli, dolci e mele, per concludere la giornata con uno spettacolo teatrale all’oratorio.
Quella di oggi è stata per la comunità di Garlate una mattinata all’insegna della tradizione, dei ricordi e dei ringraziamenti, in un’atmosfera di grande festa.
B.P.