Acqua: nuovi standard contrattuali dettati dell'Autorità. Lecco 45esima per 'bolletta'
Anche la “Carta del servizio idrico integrato” della provincia di Lecco - approvata dalla conferenza dell’Ato nel 2010 e integrata nelle parte mancanti da Idrolario nel 2011 - fruibile sul sito internet di Idroservice dovrà presumibilmente essere adeguata, nella parte relativa agli standard di qualità, alle recenti disposizioni dell’Autorità per l’energia, il gas e l’acqua. Il primo gennaio, infatti oltrae al Metodo Tariffario Idrico 2016/2019, il nuovo quadro di regole dettate per garantire tariffe sempre più capaci di incentivare i necessari investimenti nel settore, garantendo allo stesso tempo la sostenibilità dei corrispettivi applicati all'utenza, favorendo il miglioramento della qualità dei servizi, la razionalizzazione delle gestioni e riconoscendo in modo efficiente i costi per le sole opere effettivamente realizzate, è entrata in vigore anche la nuova regolazione della qualità contrattuale nel settore idrico.
L'Autorità, partendo dalla ricognizione delle principali criticità riscontrate, ha introdotto regole su diversi aspetti, univoche e valide per l'intero Paese, superando le difformità tra livelli qualitativi attualmente previsti nelle Carte dei servizi adottate dai diversi gestori. In particolare, con la delibera 655/2015/R/idr, ha proposto regole per rafforzare la tutela degli utenti finali con l'introduzione di standard di qualità contrattuali minimi omogenei sul territorio nazionale, con i relativi indennizzi automatici pari a 30 euro che il gestore dovrà corrispondere all'utente in caso di mancato rispetto degli standard stessi.
Tra le principali novità introdotte si segnalano gli obblighi minimi di fatturazione che prevedono, a tutela dei clienti, che l’erogatore emetta una bolletta semestrale per consumi medi annui fino a 100 mc, quadrimestrale per quelli tra 101 e 1.000 metri cubi, trimestrale per quelli tra 1.001 mc e 3.000, bimestrale oltre i 3.000 mc; le bollette superiori al 100% del consumo medio annuale potranno essere rateizzate e la relativa richiesta potrà essere effettuata anche nei 10 giorni successivi alla scadenza.
Sono inoltre previsti: tempi massimi per eseguire le prestazioni relative all'attivazione del contratto (ad esempio 10 giorni per un allaccio, 5 giorni per attivare la fornitura o per una voltura…); standard in materia di gestione dei reclami, risposte alle informazioni e servizi telefonici per gli utenti. Quanto stabilito dall'Autorità dovrà essere garantito a partire dal 1° luglio 2016, entrando a pieno regime dal 1° gennaio 2017.
Ed intanto il Centro ricerche di Federconsumatori, con tabella riportata anche quest’oggi sul Sole 24 ore, ha attestato un aumento medio del 22 per cento in quattro anni sulla bolletta pagata da una famiglia tipo composta da 3 persone con un consumo medio di 150 metri cubi di acqua l’anno: si è così passati da 217 euro l’anno a 276. Nella graduatoria, aperta da Pisa con 441,89 euro di spesa e chiusa da Milano con soli 106,24 Lecco si pone, come sempre, nella prima metà con un esborso di 282,26 euro, la cifra più alta fra tutte le province lombarde. Un dato che non sorprende: negli ultimi 5 anni le bollette dell'acqua nella nostra provincia hanno subito un continuo aumento. Oggi alle utenze domestiche un metro cubo di acqua costa 1,652 euro. Ancora più alta è la tariffa reale media (che indica cioè il costo medio generale, non declinato a seconda delle tipologie di utenze) approvata lo scorso maggio dall'Assemblea dei comuni, che può essere facilmente confrontata a quelle degli anni precedenti.
Nel 2011 un metro cubo di acqua costava infatti mediamente 1,38€, oggi il prezzo è salito a 1,86€: con un rincaro pari al 34,7%. E anche nei prossimi anni la situazione dovrebbe rimanere la stessa: secondo il Piano Economico Finanziario di Lario Reti Holding - il nuovo gestore del servizio idrico - le tariffe potranno subire ancora ulteriori aumenti.
