Abbadia: concerto di buon 2016 col Corpo musicale mandellese

Il teatro Pier Giorgio Frassati di Abbadia Lariana ha ospitato nella serata di ieri il Corpo Musicale Mandellese che, a suon di musica, ha così voluto lanciare il proprio sincero augurio di un buon 2016 a tutti gli abitanti del territorio.
Diretto dal maestro Alberto Giudici, che ne ha assunto l'incarico nel 2008, la giovane banda ha deliziato l'auditorio con un repertorio di otto pezzi.

Il corpo musicale mandellese sul palco del teatro Frassati

La serata si è quindi aperta con " A Christmas Festival", il brano composto da Leroy Anderson negli anni 50, e definito 'un magistrale arrangiamento, ben strutturato e di notevole effetto, di alcune delle più famose e tradizionali melodie popolari natalizie'.
A seguire, è stata la volta di 'Moment for Morricone', un arrangiamento per banda delle musiche che hanno accompagnato le scene di "lI bello, il brutto e il cattivo" e "C'era una volta il west", riproposto dopo il successo dell'anno passato. ''Era il 1964 quando il regista Sergio Leone riuscì nell'impresa di trasformare il western americano in un genere completamente stravolto, dove l'uomo è disposto a tutto per il dio denaro. Nasce così il western all'italiana, che deve il suo successo anche alle impareggiabili colonne sonore di Ennio Morricone", ha spiegato uno dei giovani talentuosi che compongono la banda.


La scaletta è proseguita poi con 'The star wars saga', che ha fatto rivivere la saga dell'intramontabile 'Guerre Stellari' attraverso la meravigliosa colonna sonora composta da John Williams, e in particolare alcuni momenti cruciali degli episodi cinematografici quali l'aggressiva marcia imperiale o l'espressivo tema d'amore.


Uno dietro l'altro, hanno trovato poi posto nel concerto di quest'anno anche 'Concerto d'amore' del compositore olandese Jacob de Haan, che ha legato assieme musica barocca, pop e jazz, 'The Phantom of the opera' del californiano Warren Barker, 'The Addams family musical' di Ted Ricketts, 'a Selection from Mary Poppins' di Ted Ricketts, e infine la celebrissima 'Radetzky march'.

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A porgere i più sinceri complimenti al Corpo Musicale Mandellese durante la serata è stato lo stesso parroco di Abbadia, don Vittorio. "Porgo i miei vivi complimenti a questo giovane gruppo per la sua arte musicale: ci sono sentimenti che i pezzi musicali suggeriscono, poiché l'arte ha dentro di sé una consegna. Io ho provato stasera il sentimento della grandezza che noi uomini possiamo sentire attraverso l'accoglienza di queste forme artistiche".

A unirsi alle lodi di don Vittorio anche il sindaco Cristina Bartesaghi. "Sentendo tutti questi pezzi ho pensato a come la musica sia un messaggio universale. Popoli e culture si scambiano da sempre strumenti musicali, li hanno copiati, rivisitati, reinventati, così come i ritmi e le sonorità. La musica non ha confini né passaporti: spero sia un segno di speranza per il nostro mondo: che sia la musica un vero messaggio di pace", ha così augurato il primo cittadino, che ha approfittato dell'occasione per invitare la banda al prossimo appuntamento, la festa di Santa Apollonia di domenica 7 febbraio.

"In quell'occasione, tempo ermettendo, inviteremo il corpo musicale mandellese a suonare al mattino presso il nostro lido, mentre nel pomeriggio sarà la volta del corpo musicale liernese, che si è ricostituito negli ultimi tempi. Assieme ci allieteranno la giornata!".
Su palco del teatro Pier Giorgio Frassati, ieri sera, è salito anche lo stesso presidente del Corpo Musicale Mandellese, Giuseppe Capparini, che durante l'intervallo ha presentato le new entries della banda: Miriam, Valeria, Lidia e Angelica, la più giovane del gruppo.

E' stato lo stesso Giuseppe Capparini a spendere poi qualche parola in merito al gruppo da lui presieduto. "Attualmente contiamo un organico di circa 25 persone, a volte rinforzato con componenti di altre bande. Siamo una banda 'vecchia' ma composta da giovanissimi: l'età media è inferiore ai trent'anni. Essendo il gruppo per l'appunto molto giovane, facciamo una musica che si avvicina più a quella tipica dell'orchestra o alla musica leggera. I programmi annuali che proponiamo sono spesso sono a tema: abbiamo fatto un anno con musica leggera degli anni Sessanta, un altro con colonne sonore di film, altri ci siamo concentrati sulle marce. Non trattiamo pezzi di classica o cose del genere sia perché non verrebbero apprezzati dai bandisti sia perché il pubblico richiede qualcosa di più conosciuto e movimentato".

Il parroco don Vittorio

La giovane e allo stesso tempo antica banda, le cui origini vengono fatte risalire al 1770, prosegue quindi la sua lunga tradizione con il vivo consenso del suo auditorio. Oggi le prospettive di sviluppo della stessa sono affidate alla Scuola Allievi, aperta a chiunque senza limiti di età, le cui lezioni si svolgono in sede, da ottobre a maggio, a cadenza settimanale.

G.A.
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