Calolzio: ha chiuso per fallimento l'hotel al convento del Lavello, passivo di 700.000 €
E’ terminata – con la cessazione di entrambe le attività – la gestione dell’Hotel Monastero del Lavello e dell’annesso bar gelateria siti proprio all’interno dell’omonimo complesso calolziese, da parte della società Aria Fresca, aggiudicataria della struttura dal 12 gennaio 2009.
Esattamente 7 anni dopo quella data – proprio il 12 gennaio 2016 - il Tribunale di Lecco ha accolto la richiesta di fallimento presentata lo scorso 23 dicembre dal legale rappresentante della stessa srl, con sede in via Martiri di Nassirya a Lecco.
Si chiude dunque con un fallimento la storia dell’hotel che avrebbe dovuto essere uno dei simboli del rilancio turistico del complesso del Lavello e in generale della Val San Martino. Un albergo a tre stelle davvero unico nel suo genere, che regalava agli ospiti la possibilità di immergersi nell’epoca medievale: le 8 camere (di cui quattro doppie, due triple, due mini suite) sono state ricavate in quelle che erano le antiche celle dei frati, affacciate direttamente sul fiume Adda.
Al piano terra si trovava invece il locale bar aperto al pubblico, che comprendeva anche il chiostro minore. Nonostante lo charme e la bellezza del sito l’avventura imprenditoriale della Aria Fresca al Lavello si è conclusa e l’attività ha chiuso i battenti.
La Aria Fresca s.r.l. in passato ha avuto anche in gestione il centro sportivo di Erve: un affidamento giunto al termine già da 3 anni e ora in mano ad un'altra società.
Esattamente 7 anni dopo quella data – proprio il 12 gennaio 2016 - il Tribunale di Lecco ha accolto la richiesta di fallimento presentata lo scorso 23 dicembre dal legale rappresentante della stessa srl, con sede in via Martiri di Nassirya a Lecco.
L'albergo
Alla base della decisione, secondo quanto si può apprendere leggendo sentenza firmata dal giudice relatore dr. Dario Colasanti, ci sarebbero costanti perdite negli ultimi 3 anni, con un passivo accumulato pari a 722.000 euro e la dichiarata impossibilità di pagare i fornitori.Si chiude dunque con un fallimento la storia dell’hotel che avrebbe dovuto essere uno dei simboli del rilancio turistico del complesso del Lavello e in generale della Val San Martino. Un albergo a tre stelle davvero unico nel suo genere, che regalava agli ospiti la possibilità di immergersi nell’epoca medievale: le 8 camere (di cui quattro doppie, due triple, due mini suite) sono state ricavate in quelle che erano le antiche celle dei frati, affacciate direttamente sul fiume Adda.
Al piano terra si trovava invece il locale bar aperto al pubblico, che comprendeva anche il chiostro minore. Nonostante lo charme e la bellezza del sito l’avventura imprenditoriale della Aria Fresca al Lavello si è conclusa e l’attività ha chiuso i battenti.
Il chiostro
Difficile al momento prevedere quale sarà il futuro dell’attività: toccherà al curatore fallimentare Raffaella Paveri gestire questa fase di transizione cercando di liquidare i creditori e disporre lo sgombero dei locali. Solo successivamente la Fondazione del Lavello potrà decidere di aprire un eventuale bando per individuare un possibile nuovo gestore.La Aria Fresca s.r.l. in passato ha avuto anche in gestione il centro sportivo di Erve: un affidamento giunto al termine già da 3 anni e ora in mano ad un'altra società.
P.V.