Garlate: don Matteo Gignoli, 43 anni, è il nuovo parroco dell'unità pastorale con Pescate
Il nuovo parroco di Garlate, che si insedierà il prossimo 14 febbraio in occasione della prima domenica di Quaresima, risponde al nome di don Matteo Gignoli. Originario di Renate e prete da diciotto anni, il sacerdote quarantatreenne lascia la comunità pastorale di S. Margherita e S. Alessandro a Caronno Pertusella in provincia di Varese, dove ha rivestito il ruolo di vicario parrocchiale, per prendere il posto di don Mario Colombini, parroco di Garlate da trent'anni.
A dare notizia della nomina è stato nel tardo pomeriggio di oggi, sabato 16 gennaio, il vicario episcopale Monsignor Maurizio Rolla.
Le sentite parole del parroco hanno strappato un applauso ai presenti, che hanno così voluto rendere omaggio a un pilastro della comunità.
A dare notizia della nomina è stato nel tardo pomeriggio di oggi, sabato 16 gennaio, il vicario episcopale Monsignor Maurizio Rolla.
Mons. Rolla
Don Mario
"Al nuovo parroco offriamo tutto l'aiuto necessario per sostenere l'impegnativa responsabilità di guida della comunità. Camminando insieme, auguro a tutti voi di educarsi al pensiero di Cristo che si manifesta anche attraverso questo nuovo momento di vita ecclesiale nella parrocchia di Garlate" ha concluso Monsignor Rolla, auspicando che "la preghiera per chi parte e per chi arriva sia fin d'ora espressione di fraternità e vicinanza, perché la vita della comunità continui nella fede e sia aperta".Con il sindaco di Pescate Dante De Capitani e quello di Garlate Giuseppe Conti
"Non conosco personalmente il nuovo parroco ma da quanto mi ha detto Monsignor Rolla mi sembra sia adatto per Garlate e spero che continui quanto è stato iniziato, perché adagio adagio si è fatto veramente molto per creare una comunità aperta a tutti: penso che don Matteo troverà qualcosa di positivo che lo renda felice" ha commentato don Mario, rivolgendosi alla chiesa gremita. "Per quanto mi riguarda sono sereno e tranquillo, attendo di ritornare nella mia terra d'origine dove ci sono tre sacerdoti che mi accolgono volentieri. Cercherò di dare una mano nei limiti della mia disponibilità e secondo le mie capacità. L'impegno e l'amore che ho portato qui a Garlate nella comunità che è diventata la mia dall'11 febbraio 1986 continueranno ancora ad essere presenti nella mia vita. Ringrazio il monsignore che si è dato da fare per trovare un sostituto, il cardinale Scola che ha accettato le mie dimissioni, tutti voi che mi siete stati vicini e il Padre Eterno, che mi chiede di fare la sua volontà".Le sentite parole del parroco hanno strappato un applauso ai presenti, che hanno così voluto rendere omaggio a un pilastro della comunità.
E.T.