Lecco: lo spettacolo 'L'Olocausto dimenticato', per la giornata della Memoria

Ugo Panzeri, l'addetto stampa della provincia Samuele Biffi e Simona Piazza
"La giornata della memoria è istituita nel ricordo delle Shoah durante la Seconda Guerra Mondiale: la più numerosa, quella ebraica, ma non solo. Tra le numerosissime vittime dei campi nazisti vi erano anche rifugiati politici, omosessuali, disabili, zingari" ha sottolineato Simona Piazza, assessore alla Cultura del Comune di Lecco, durante la conferenza stampa tenutasi questo pomeriggio sul tema. E proprio a proposito del genocidio degli appartenenti a quest'ultima categoria, i rom e i sinti, due etnie che compongono la popolazione degli zingari, parlerà la pièce di Petruzzelli in programma per mercoledì 27 gennaio alle ore 21 presso il Teatro della Società di Lecco: lo spettacolo porterà così sotto i riflettori il dramma di una storia dimenticata, mai scritta, quella degli oltre 500.000 rom uccisi dalla cieca furia nazista indotta e fomentata dal pregiudizio diffuso negli anni 30 a Berlino dal Dottor Robert Ritter, direttore del Centro per l'Igiene, che li definì "un miscuglio pericoloso di razze deteriorate" e dalla tesi di laurea della dottoressa Eva Justin, che "rivelò" al mondo accademico nazista la presenza nel sangue degli zingari di un pericoloso gene, quello del nomadismo.
Di questa tragedia sconosciuta e misconosciuta, dimenticata sia nella memoria sia nei risarcimenti che sarebbero stati loro dovuti, Pino Petruzzelli ha voluto parlare attraverso un viaggio che tocca le coscienze della gente, uno spettacolo definito dalla critica 'asciutto', 'rigoroso', 'coinvolgente', 'intensamente drammatico', 'un esempio alto di teatro civile'. Portarlo in scena al teatro sociale di Lecco, significa dunque voler fortemente sensibilizzare i cittadini nei confronti di una questione ancora evidentemente aperta: "Gli zingari ci sono ancora, la loro diversità ci fa ancora un po' paura e ci imbarazza. Non cadiamo nel pericolo di considerarli dei diversi, perché il passo verso il dramma è breve" ha ammonito Ugo Panzeri, Consigliere delegato alla Cultura della Provincia di Lecco.
Lo stesso avvertimento è stato ribadito anche da Simona Piazza: "Il sistema nazista ha costruito lo stereotipo del diverso identificandolo con il nemico. Si tratta di una questione ancora attuale, che deve far riflettere le nuove generazioni", ha detto l'assessore alla cultura prima di leggere le parole di Bertol Brecht che condannano l'odio teso a impaurire e invitano a fuggire l'apatia morale e politica: "Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare". E' questo il testo di una poesia che invita a profonde riflessioni.
Lo spettacolo di Petruzzelli, mercoledì 27 gennaio, sarà allora un'ottima occasione per interrogarsi, per conoscere, per approfondire la questione guardando da e verso altri punti di vista. Perché nel giorno della memoria, il ricordo non può essere parziale, relativo, limitato. La provincia di Lecco, proprio a tal fine, ha predisposto un ricco programma coordinato di iniziative sul tema promosse da enti e associazioni del territorio e disponibile sul sito www.provincia.lecco.it.
G.A.