Galbiate: spostamento della Polizia locale, diverse critiche

Entro la fine del mese di febbraio gli uffici del Comando di Polizia Locale di Galbiate saranno trasferiti dall'attuale sede in centro paese alla frazione di Vignola, verso il confine con Pescate. A darne comunicazione e rispondere alle domande dei cittadini è stato il sindaco Benedetto Negri, durante la riunione aperta tenutasi ieri sera all'auditorium “Cesare Golfari”.“Non abbiamo eliminato la Polizia Locale, che continuerà ad essere presente sul territorio: ne abbiamo solo spostato gli uffici, che erano ormai sommersi da carte e documenti, in una sede più spaziosa” ha esordito il primo cittadino.La decisione ha preso le mosse dalla vicenda dello stabile di nuova costruzione in frazione Vignola, che comprende alcuni spazi di proprietà comunale dove inizialmente si sarebbe dovuto insediare un centro fisioterapico. Tuttavia questa possibilità è venuta meno a causa dell'insorgere di alcuni problemi con l'impresa costruttrice. A distanza di un anno dal blocco giudiziario, il comune di Galbiate è tornato in possesso della propria porzione di stabile e, dovendone decidere la destinazione, l'amministrazione ha optato per trasferirvi gli uffici della Polizia Locale. “Se avessimo affittato quegli spazi, avremmo dovuto pagare 80.000 euro di IVA; cambiandone la destinazione d'uso in ufficio pubblico, la tassa non si paga più. Quindi il Comando di Polizia Locale sarà trasferito in Vignola; negli spazi attualmente occupati dal servizio, accanto al Comune, saranno trasferiti il messo comunale e la parte dell'ufficio tecnico dedicato all'edilizia privata, che guadagnerà così un po' di respiro – ha proseguito il sindaco - Questa operazione ci è costata 24.500 euro in cui sono comprese anche le spese per il cablaggio e il ponte radio. Secondo la norma di legge, una sala apposita a Vignola sarà dedicata alle videoregistrazioni provenienti dalle 52 telecamere sparse sul territorio e in particolare ai varchi del paese, a cui nel breve termine saranno aggiunte anche le registrazioni dalle telecamere di Sala Al Barro, Villa Vergano e dei cimiteri. A conti fatti ci sembra di avere fatto un'ottima operazione senza spendere molto, perché anche solo rimodernare gli uffici sarebbe costato almeno 20.000 euro”.
La comunicazione ha suscitato diverse reazioni nei cittadini presenti, che hanno chiesto lumi su eventuali modifiche al piano di sicurezza. “Portare i vigili a Vignola è una pessima operazione perché diminuisce molto la percezione di sicurezza. La presenza della Polizia in centro paese era sicuramente un deterrente” è intervenuto duramente l'ex sindaco Livio Bonacina, prendendo posizione contro la scelta di spostare il Comando. “È grave che abbiate preso una decisione tanto importante presentandola poi ai cittadini come un dato di fatto. Questo modo di procedere porta a una cultura dell'indifferenza” ha commentato un altro cittadino.
“Il piano di sicurezza rimarrà invariato e comunque gli agenti non stanno mai in ufficio, ma passano la mattinata a vigilare sul territorio e il centro paese anche a piedi. La nuova sala telecamere inoltre va nella direzione di una sorveglianza più organizzata, con un accordo con le altre forze dell'ordine per l'individuazione di veicoli sospetti o rubati grazie alla lettura delle targhe che va a sopperire alla mancanza di agenti: quelli in servizio sono quattro e non possiamo assumerne di più” ha commentato il sindaco Negri.
“Tutti i cittadini di Galbiate sanno che i loro amministratori sono sempre a disposizione, la casa comunale è aperta a tutti, non c'è nessun muro ma solo disponibilità. Abbiamo cambiato passo e sempre ascoltato i cittadini, ma un'amministrazione deve anche prendersi la responsabilità di fare scelte che possono anche non essere condivise da tutti” ha tuonato il vicesindaco Gasperini, rimandando al mittente le accuse riguardo una decisione presa unilateralmente.
A buttare acqua sul fuoco è intervenuta la capogruppo della minoranza di “Galbiate Cambia” Giuseppina Cogliardi: “l'amministrazione entrante ha trovato la scelta già fatta sullo stabile di Vignola per quanto riguarda il mancato insediamento del centro fisioterapico. Sappiamo tutti che la situazione ha portato molte difficoltà e non è andata come previsto. Fermo restante questo, è vero che noi come minoranze ci siamo ritrovati di fronte all'atto compiuto; non avendo avuto la possibilità di porre questa domanda durante un confronto, colgo l'occasione per farla adesso senza alcun intento polemico. Dato che gli spazi di Vignola sono molto ampi e fuori mano, non potevano essere adibiti all'archivio che invece avete previsto di realizzare presso la scuola “Stoppani” per liberare gli uffici da tutti quei documenti?”
Una possibilità che, ha assicurato Gasperini, è stata presa in considerazione: tuttavia la struttura ha tre bagni, aria condizionata, riscaldamento a pannelli solari e a pavimento. “Ci sembrava sprecata per quella destinazione e oltretutto avremmo dovuto adeguarla alla normativa antincendio degli archivi. Abbiamo ottimizzato quello che avevamo nel modo secondo noi più idoneo per un servizio pubblico. Gli uffici sono più fruibili e ampi, con soddisfazione di cittadini e impiegati; il Comando ha una nuova sede più moderna e non ci sarà nemmeno una affluenza eccessiva di cittadini in Vignola, perché ci si reca lì ormai solo per questioni di occupazione di suolo pubblico. Se avessimo trasferito lì l'ufficio tecnico pensate a quanti utenti in più si sarebbero dovuti spostare: ci sembra proprio di aver preso tre piccioni con una fava”. Una decisione che però non ha convinto molti.

E.T.
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