Lecco: rinosinusiti e riniti allergiche in età pediatrica, otorini del Manzoni in cattedra

Una è una infezione che causa accessi numerosi al Pronto soccorso, dell’ordine di una decina a settimana durante il periodo invernale, la seconda si manifesta invece tutto l’anno e colpisce il 6-7% dei bambini fino ai 7 anni, salendo fino al 20% nei ragazzi tra i 15 e i 17.

I dottori Sergio Valentini, Ida Fuoco e Eleonora Casati

La rinosinusite e la rinite allergica sono due delle patologie più diffuse delle alte vie respiratorie in età pediatrica, al centro di un convegno presso l’ospedale Manzoni di Lecco che ha visto come relatori la dottoressa Ida Fuoco, otorinolaringoiatra che opera al nosocomio lecchese, e i colleghi Eleonora Casati e Sergio Valentini.
Un incontro destinato ai medici di medicina generale e pediatri, per fornire un aggiornamento in merito alle linee guida sulla diagnosi e il trattamento delle due patologie.
“Siamo molto soddisfatti dell’ampia partecipazione da parte dei dottori, intervenuti numerosi con varie domande su questi argomenti” ha spiegato la dottoressa Fuoco. “Lo scopo del convegno era proprio quello di creare un “ponte” con loro, e fornire utili consigli per l’approccio a queste patologie”.
La rinosinusite è un’infezione dei seni paranasali che deriva da una complicazione di un processo virale iniziale. “Il banale raffreddore, che normalmente si può presentare in età pediatrica dalle 4 alle 8 volte all’anno, può portare – nel 13% circa dei casi – a questa complicazione, da non sottovalutare. Durante le settimane invernali arrivano in Pronto soccorso anche 10 casi pediatrici a settimana, per complicanze derivanti da raffreddori o influenza, e spesso viene chiesto un consulto a noi otorini che operiamo nell’ambito dell’area chirurgica testa – collo, con riferimento all’età pediatrica e adulta”. La rinosinusite, dove è presente, deve essere curata con antibiotici. “I sintomi sono ostruzione nasale, rinorrea, cefalea, dolore al viso e febbre. Può essere necessario un ricovero per somministrare l’antibiotico per via endovenosa, e in caso di complicanze gravi anche a livello cerebrale (rare), il ricorso ad un intervento chirurgico”. Nel corso dell’ultimo anno i ricoveri in pediatria per questo tipo di problematiche a Lecco si contano sulle dita di una mano, mentre gli accessi al Ps sono praticamente quotidiani. “Grazie alla fibroscopia nasale, che utilizza un endoscopio a fibre ottiche, è possibile individuare con certezza la presenza della rinosinusite e agire di conseguenza”.

I tre otorini al convegno promosso all'ospedale Manzoni

Molto diverso il discorso delle riniti allergiche, una reazione ad agenti presenti nell’atmosfera, che possono essere perenni o stagionali. In questo caso la cura è costituita principalmente da antistaminici, e non è necessario il ricovero ospedaliero. “La loro incidenza è in crescita e, nei ragazzi tra i 15 e i 17 anni, raggiunge anche il 20%” ha spiegato l’otorino del Manzoni.
“In generale, una corretta diagnosi effettuata dal medico “di base” o a livello ambulatoriale, può evitare complicanze e portare ad una cura più efficace. In alcuni casi le cause alla base di queste problematiche – se si presentano in maniera ricorrente – possono essere anatomiche, ed è quindi necessario intervenire chirurgicamente per risolvere la situazione”.
Rinosinusiti e riniti allergiche sono due delle patologie delle alte vie respiratorie più diffuse in età pediatrica, affrontate dal personale medico specialistico all’ospedale Manzoni di Lecco.
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