'Lecco nel Cuore': l'efficacia e l'efficienza della catena di rianimazione cardiorespiratoria potenziata da ACEL, donata una 'pompa' per il massaggio

E' un 'regalo' speciale, quello che ACEL Service ha donato quest'oggi ad AREU Lombardia:  permetterà infatti di salvare innumerevoli vite, portando al massimo delle sue potenzialità l'efficacia e l'efficienza della catena di rianimazione cardiorespiratoria. L'iniziativa solidale, inserita nel porgetto "Lecco nel Cuore", caldeggiato anche dall'amministrazione comunale, ha infatti destinato all'AREU del nostro territorio una pompa non invasiva di rianimazione "autopulse" , il cui impiego andrà a collocarsi nell'ambito degli interventi extra-ospedalieri. 

Fabrizio Mosca, Guido Francesco Villa, Flavia Simonetta Pirola, Giovanni Priore, Virginio Brivio e Ivano Donato
dinnanzi alla nuova apparecchiatura

"Questo presidio avanzato permetterà di realizzare un massaggio cardiaco molto più efficace di quello umano, che continua anche durante il trasporto in ambulanza o nella discesa delle scale, circostanze in cui solitamente il massaggio viene interrotto,  riducendo di molto le possibilità di sopravvivenza del paziente o la qualità della sopravvivenza stessa" ha spiegato il Dott. Ivano Donato, già Assessore ai Servizi alla Persona e promotore del progetto stesso. "Sul nostro territorio si verificano circa 300 arresti cardiaci all'anno: questo dispositivo è in questo senso molto importante, perché si aggiunge all'offerta che già potevamo dare e quindi il  massaggio cardiaco e la defibrillazione con il DAE, non sostituendoli ma potenziando la loro efficacia".

Gianpietro Milani

Ad inquadrare nei dettagli la questione, fornendo una panoramica più esaustiva della problematica dell'arresto cardiaco dentro e fuori i nostri confini regionali e nazionali, è stato poi il Responsabile del 'Progetto regionale defibrillazione precoce' dell'Azienda Regionale, il dott. Guido Francesco Villa: "le statistiche relative al nostro Paese parlano di 1 arresto cardiaco ogni 1000 abitanti all'anno, l'80% dei quali si verificano a domicilio e solo il 20% in ambito pubblico. La sopravvivenza riguarda solo il 5% dei casi: una percentuale troppo bassa" ha commentato. La situazione, in realtà, come indicato da Villa, migliora sensibilmente se guardiamo al nostro territorio, con l'11% dei casi di sopravvivenza, il doppio rispetto alla media italiana.
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Anche confrontando la situazione con i paesi esteri più all'avanguardia in questo settore, come Danimarca, Giappone o Usa, si rileva che la percentuale dei tassi di sopravvivenza della nostra zona è perfettamente sovrapponibile a queste: una grande sicurezza, per noi, e tuttavia un punto non di arrivo ma di partenza, che sprona a migliorarsi sempre di più in un settore di intervento dove "la tempestività è tutto", come ha sottolineato la dottoressa Flavia Simonetta Pirola,  Direttore sanitario ASST Lecco. In questa direzione, quindi, si inserisce l'impiego della pompa 'autopuls'. Grazie a questa, infatti, la catena della sopravvivenza che parte dal cittadino stesso, con la chiamata ai soccorsi o anche attraverso l'utilizzo del DAE, e prosegue con l'intervento avanzato dell'auto medica, potrà infine completarsi al meglio consentendo la massima efficacia nel trasporto a ponte per portare il paziente nella struttura più competente: "Il sistema è dotato di un'autonomia pari a circa 50 minuti e di due batterie di scorta sfruttabili per i tragitti più lunghi, il che permetterà di non interrompere il massaggio. Durante il massaggio, inoltre è possibile effettuare anche la defibrillazione, aumentando l'efficacia della rianimazione", è stato spiegato.

Un dispositivo di estrema utilità, insomma, già sperimentato con successo il Lombardia e che da oggi sarà disponile anche per le emergenze della nostra città. L'Avv. Giovanni Priore, Presidente di ACEL Service, che ha permesso che ciò fosse possibile, si è detto estremamente felice di poter contribuire alla sicurezza dei cittadini lecchesi: "Per noi è un piacere e allo stesso tempo un dovere fare del servizio per il nostro territorio. Abbiamo voluto appoggiare questa iniziativa promossa dal Comune, perché l'abbiamo ritenuta la più meritevole del nostro contributo. Si tratta di salvare delle persone: non potevamo essere in prima linea". Dello stesso parere il sindaco Virginio Brivio: "il nostro territorio contribuisce ad un sistema sanitario che ha sempre più bisogno di essere migliorato per rispondere ai bisogni della popolazione. Il dono che viene fatto oggi costituisce il compimento di un'idea che era stata propiziata: penso che l'alleanza tra territorio e sanità passi anche attraverso iniziative di questo tipo. Sembra un piccolo pezzettino ma nel puzzle più generale è un grande passo".
Giulia Achler
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