Lecco: Parini e Bertacchi, il ricordo delle vittime di mafia

Una giornata speciale in cui genitori, insegnanti e studenti hanno “fatto squadra” per ricordare le vittime innocenti di mafia, e attraverso performance e installazioni hanno promosso una riflessione ricca di emozioni su quello che è stato, affinchè non accada più.

Il flash mob

Nei giorni scorsi l’Istituto Parini e il Bertacchi di Lecco, in occasione della XXI Giornata in ricordo della vittime delle mafie, hanno aperto le porte a rappresentanti delle istituzioni, genitori e cittadini e promosso un “flash mob”, in una iniziativa che resterà a lungo nei cuori di chi l’ha vissuta.
Uno dei momenti più emozionanti è stato il collegamento via Skype con Rita Borsellino, che ha dialogato con i ragazzi del Parini. “E’ stata una vera emozione vedere che si è commossa quando ha ricordato il fratello rispondendo ad uno studente” ha spiegato Carmen Greco, professoressa che ha seguito l’intero progetto.

Il flash mob

Diversi momenti con le autorità

Diverse le istituzioni che hanno partecipato all’evento: il sindaco Virginio Brivio, il vice prefetto Stefano Simeone, il presidente provinciale Flavio Polano, il presidente della commissione antimafia della Regione Lombardia dottor Gian Antonio Girelli, il comandante del CEDOC di Como Colonnello Marco Schinzari, il maggiore dei Carabinieri Gaetano La Rocca. Non sono stati solo spettatori, ma direttamente coinvolti negli allestimenti creati grazie all’impegno di tanti.
Al soffitto del piano terra del Parini sono state appese 36 lanterne di carta, ognuna recante il nome di una vittima innocente di mafia. “Il primo piano è stato dedicato a Falcone, a partire dalla sua passione per la bicicletta. Per questo abbiamo creato una sorta di “pista ciclabile”, con strisce pedonali recanti alcune sue frasi” ha spiegato a professoressa Greco. “Il secondo piano ha ricordato invece la figura di Falcone, che amava il calcio tra le tante altre passioni. Per questo, in un campo verde creato appositamente, alcuni cerchi contenevano informazioni su alcune delle tappe fondamentali della sua vita”. Altre informazioni sul maxiprocesso di Palermo sono state riportate dai ragazzi su magliette di carta appese alle finestre, e le immagini – con relative condanne – dei mafiosi coinvolti hanno accolto i visitatori. Non sono mancate riflessioni in musica, con e canzoni “Pensa” di Fabrizio Moro e “Cuore” scritta da Jovanotti in occasione dei funerali di falcone.

Alcune delle installazioni create con i ragazzi

“Al piano terra, grazie ad un papà, è stato ricreato “l’albero di Falcone” in legno, che resterà a ricordo di questa giornata” ha spiegato la professoressa del Parini. Durante la mattinata gli studenti, unitamente a quelli del Parini, hanno promosso un flash mob in piazza. Indossando magliette bianche con i nomi delle vittime di mafia, lasciate a terra in un “cimitero” simbolico e significativo.
Fondamentale per la realizzazione della giornata è stata la collaborazione di Libera, con cui da anni collaboriamo. La criminalità organizzata c’è anche nel nostro territorio, anche se molti ancora non se ne rendono conto” è stato il commento della professoressa, che ha ringraziato tutti coloro che per intere settimane si sono dati da fare con pezzi di carta e colla, nella ricerca di informazioni e negli approfondimenti necessari per comprendere e far capire. “L’educazione alla legalità è un diritto ma anche un dovere, nei confronti di chi non c’è più”. Già si pensa alle iniziative del prossimo anno, in occasione della Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie in programma il 21 marzo.
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