Lecco: il tema della cittadinanza al centro del discorso del sindaco per il 25 Aprile, festa di libertà e democrazia
A 40 anni dalla consegna della Medaglia d'argento al Valore Militare da parte dell'allora presidente della Camera dei Deputati Sandro Pertini alla città di Lecco, in tutt' Italia si è celebrato oggi il 71esimo anniversario della Liberazione, festa nazionale della Repubblica Italiana nella quale affondano le nostre radici democratiche.
Le commemorazioni a Lecco sono iniziate questa mattina alle ore 9 con la Santa Messa al santuario della Vittoria officiata da Monsignor Franco Cecchin. Da qui, verso le ore 10, un lungo corteo accompagnato dal Corpo Musicale "Alessandro Manzoni" di Lecco ha attraversato le vie del centro città, da Viale Costituzione a piazza Mazzini, piazza Garibaldi, via Cavour e via Volta, per poi raggiungere il Monumento ai caduti della lotta di liberazione in largo Montenero per la deposizione delle corone di alloro. Qui autorità politiche, civili, militari e religiose, associazioni partigiane e cittadini si sono riuniti in silenzio per un momento di commemorazione a cui è seguito come da tradizione l'esecuzione de "Il silenzio".
Prima di dare voce alle autorità per i loro interventi, la cerimonia ufficiale si è aperta con il tradizionale inno di Mameli, a cui è seguita la lettura del decreto di conferimento dell'onorificenza che l'allora Presidente della Camera dei Deputati Sandro Pertini, e successivamente Presidente della Repubblica, nel 14 marzo del 1976 consegnò alla città di Lecco.
Come spiegato dal sindaco, è nello scontro con il nemico o con l'oppressore che il sentimento di appartenenza a una comunità che lotta per la sua stessa affermazione emerge con maggiore forza. È giusto chiedersi dunque quale messaggio ci comunichi oggi quello stesso sentimento.
"La cittadinanza comporta diritti da esercitare e doveri da rispettare per rendere effettiva quell'appartenenza a una comunità e a uno Stato, per la quale uomini e donne come noi, prima di noi, hanno combattuto. Il cittadino che si spende per il bene della collettività non compie solo un gesto di estrema generosità, bensì realizza pienamente la funzione civica a lui attribuita, il ruolo conquistato con tanto spargimento di sangue. Il nostro essere cittadini diventa la quotidiana manifestazione del ruolo che attribuiamo a noi stessi all'interno della comunità alla quale abbiamo scelto di appartenere".
Dopo l'intervento del sindaco ha preso quindi la parola il Prefetto di Lecco Liliana Baccari, che ha sottolineato l'importanza di mantenere vivi i valori di democrazia e libertà: "Dobbiamo essere consapevoli che questi valori, questi diritti fondamentali dell'individuo, non sono qualche cosa di acquisito per sempre: essi vanno quotidianamente coltivati, difesi, e finanche posti in discussione se necessario, ma unicamente per migliorarli, per renderli sempre più attuali e consoni alle esigenze moderne. E ciò deve avvenire nell'ambito di uno spirito dialettico e costruttivo, perché il dialogo ed il confronto rappresentano, e devono rappresentare, i basilari cardini di ogni democrazia. Democrazia che per noi vuol dire anche battaglia per la legalità. Vuol dire lotta severa contro la corruzione, le mafie e tutte le organizzazioni criminali".
Infine, dopo il rappresentante della Provincia di Lecco è stato il turno del presidente dell' A.N.P.I. Enrico Avagnina, il quale, nell'esprimere tutto l'omaggio ai caduti nella Guerra di Liberazione, ha ricordato l'importanza di fare conoscere una Resistenza che vada contro ogni forma di negazionismo, di revisionismo o anche di semplice sottovalutazione. Il compito di ANPI infatti, come ha sottolineato Avagnina, è proprio quello di divulgare affinchè i principi informatori della guerra di Liberazione divengano elementi essenziali nella formazione delle giovani generazioni: "Non abbiamo ancora sviluppato gli anticorpi per impedire manifestazioni di stampo fascista. ANPI fa appello alle istituzioni perchè si impegnino a combatere contro i neo fascismi, a cui ancora oggi purtroppo assistiamo troppo spesso. In questa città però esistono forze sane e istituzioni forti che perseguono ogni giorno l'antifascismo, con cui la stessa ANPI collabora attraverso l'insegnamento di diritti e valori, tra cui quello fondamentale della partecipazione".
Infine, come chiusura della cerimonia il sindaco Virginio Brivio ha voluto omaggiare i due storici partigiani Riccardo Benedetti e Giancarla Pessina donando loro la nuova edizione a stampa dell'opuscolo pubblicato in occasione della visita del presidente Pertini "Lecco e il suo territorio nella Lotta di Liberazione".
Le commemorazioni a Lecco sono iniziate questa mattina alle ore 9 con la Santa Messa al santuario della Vittoria officiata da Monsignor Franco Cecchin. Da qui, verso le ore 10, un lungo corteo accompagnato dal Corpo Musicale "Alessandro Manzoni" di Lecco ha attraversato le vie del centro città, da Viale Costituzione a piazza Mazzini, piazza Garibaldi, via Cavour e via Volta, per poi raggiungere il Monumento ai caduti della lotta di liberazione in largo Montenero per la deposizione delle corone di alloro. Qui autorità politiche, civili, militari e religiose, associazioni partigiane e cittadini si sono riuniti in silenzio per un momento di commemorazione a cui è seguito come da tradizione l'esecuzione de "Il silenzio".
VIDEO
Il corteo si è quindi diretto al Palazzo Comunale per la celebrazione ufficiale dove sono intervenuti il sindaco di Lecco Virginio Brivio, il Prefetto Liliana Baccari, il consigliere provinciale Fabio Crimella e il Presidente dell'A.N.P.I. provinciale Enrico Avagnina.Prima di dare voce alle autorità per i loro interventi, la cerimonia ufficiale si è aperta con il tradizionale inno di Mameli, a cui è seguita la lettura del decreto di conferimento dell'onorificenza che l'allora Presidente della Camera dei Deputati Sandro Pertini, e successivamente Presidente della Repubblica, nel 14 marzo del 1976 consegnò alla città di Lecco.
Come spiegato dal sindaco, è nello scontro con il nemico o con l'oppressore che il sentimento di appartenenza a una comunità che lotta per la sua stessa affermazione emerge con maggiore forza. È giusto chiedersi dunque quale messaggio ci comunichi oggi quello stesso sentimento.
"La cittadinanza comporta diritti da esercitare e doveri da rispettare per rendere effettiva quell'appartenenza a una comunità e a uno Stato, per la quale uomini e donne come noi, prima di noi, hanno combattuto. Il cittadino che si spende per il bene della collettività non compie solo un gesto di estrema generosità, bensì realizza pienamente la funzione civica a lui attribuita, il ruolo conquistato con tanto spargimento di sangue. Il nostro essere cittadini diventa la quotidiana manifestazione del ruolo che attribuiamo a noi stessi all'interno della comunità alla quale abbiamo scelto di appartenere".
Il sindaco Virginio Brivio e il Prefetto Liliana Baccari
Sotto il consigliere provinciale Fabio Crimella e il presidente A.N.P.I. Provinciale Enrico Avagnina
Dopo l'intervento del sindaco ha preso quindi la parola il Prefetto di Lecco Liliana Baccari, che ha sottolineato l'importanza di mantenere vivi i valori di democrazia e libertà: "Dobbiamo essere consapevoli che questi valori, questi diritti fondamentali dell'individuo, non sono qualche cosa di acquisito per sempre: essi vanno quotidianamente coltivati, difesi, e finanche posti in discussione se necessario, ma unicamente per migliorarli, per renderli sempre più attuali e consoni alle esigenze moderne. E ciò deve avvenire nell'ambito di uno spirito dialettico e costruttivo, perché il dialogo ed il confronto rappresentano, e devono rappresentare, i basilari cardini di ogni democrazia. Democrazia che per noi vuol dire anche battaglia per la legalità. Vuol dire lotta severa contro la corruzione, le mafie e tutte le organizzazioni criminali".
Infine, dopo il rappresentante della Provincia di Lecco è stato il turno del presidente dell' A.N.P.I. Enrico Avagnina, il quale, nell'esprimere tutto l'omaggio ai caduti nella Guerra di Liberazione, ha ricordato l'importanza di fare conoscere una Resistenza che vada contro ogni forma di negazionismo, di revisionismo o anche di semplice sottovalutazione. Il compito di ANPI infatti, come ha sottolineato Avagnina, è proprio quello di divulgare affinchè i principi informatori della guerra di Liberazione divengano elementi essenziali nella formazione delle giovani generazioni: "Non abbiamo ancora sviluppato gli anticorpi per impedire manifestazioni di stampo fascista. ANPI fa appello alle istituzioni perchè si impegnino a combatere contro i neo fascismi, a cui ancora oggi purtroppo assistiamo troppo spesso. In questa città però esistono forze sane e istituzioni forti che perseguono ogni giorno l'antifascismo, con cui la stessa ANPI collabora attraverso l'insegnamento di diritti e valori, tra cui quello fondamentale della partecipazione".
Infine, come chiusura della cerimonia il sindaco Virginio Brivio ha voluto omaggiare i due storici partigiani Riccardo Benedetti e Giancarla Pessina donando loro la nuova edizione a stampa dell'opuscolo pubblicato in occasione della visita del presidente Pertini "Lecco e il suo territorio nella Lotta di Liberazione".
Pietro Magnani