La testimonianza: Cristina Spreafico, un anno coi poveri in Perù
“La cosa più difficile è stata tenere sempre aperta la porta per accogliere chi aveva bisogno di noi. Ho imparato a fare lo stesso con quella del cuore”. Cristina Spreafico è tornata a dicembre da una esperienza di un anno e mezzo in Perù, nella zona di San Martìn, e ha raccontato le sue emozioni in occasione della serata di consegna del “Premio Beppe Silveri e le Missioni”.
A destra Cristina Spreafico
Con poche parole ma ricche si significato, mostrando alcune delle immagini scattate durante la sua lunga permanenza nel Paese sudamericano, ha raccontato alcune delle emozioni provate nel contatto con tante famiglie povere. “Ho fatto questa esperienza con il Mato Grosso, ho capito in quel Paese che cosa significa davvero la povertà” ha spiegato.La classe dei bambini che ha seguito a scuola
“In quella zona la popolazione vive lavorando nei campi, e fin da piccoli i bambini imparano a dare una mano e ad occuparsi dei fratelli più piccoli. Ho seguito la gestione di un asilo, dove davamo la possibilità ai piccoli di imparare. E abbiamo imparato tanto anche noi. Ero partita con l’idea che avessero bisogno della carità, e invece sono stati loro a insegnarmi come si fa al prossimo”.Immagine tratta dalla quotidianità
Una lezione preziosa, cha Cristina ha portato con sé tornando a Valmadrera e che è pronta a condividere.