A 60 anni dalla partenza da Carenno, Maria Teresa, figlia della maestra Emma di Sopracornola, cerca i suoi 'amici d'infanzia'

“Correva l’anno 1951…” potrebbe iniziare cosi il racconto di questa bella storia fatta di semplici e indelebili amicizie che hanno superato la prova del tempo.
Era infatti proprio il 1951 quando a Sopracornola, piccola frazione di Calolzicorte a due passi da Carenno, arrivò la nuova maestra elementare: Emma Capelli in Perasso, che oggi ha 94 anni.

A sinistra i figli Maria Teresa e Franco Perasso e, a destra, la mamma Emma negli anni ’50

Anche in un rione cosi piccolo, poche case in collina strette intorno alla chiesa parrocchiale, un tempo era presente infatti la scuola, dove la maestra Emma insegnava insieme alla collega Tina Macchini, originaria di Cesena e “finita” tra i monti della Val San Martino per chissà quale gioco del destino.
Con la nuova insegnante a Sopracornola si trasferirono anche i suoi figli: prima Franco, di 5 anni e, dall’anno successivo (siamo arrivati al 1952/53) anche la piccola Maria Teresa, classe 1945. E’ quest’ultima che ci ha fatto scoprire questa bellissima storia.

Maria Teresa a Carenno

Le mura della casetta di Sopracornola diventano cosi strette per Emma, i suoi bambini e per il marito che, ispettore delle imposte, torna dalla famiglia solo nei fine settimana: i 4 si trasferirono dunque a Carenno, prima a villa Vanda e poi nella più spaziosa villa Celai.
“Negli anni 52/53 e 53/54 mio fratello ed io abbiamo frequentato la scuola a Carenno - ha raccontato la figlia di Emma - Ricordo ancora i nomi di alcune insegnanti: Fausta Rosa di Carenno (che so purtroppo deceduta in un incidente ancora giovane), Maria Teresa Pagano milanese (che si è sposata lì, come Tina Macchini) e Franca Rossetti di Carenno”.
Ma la maestra continua a lavorare a Sopracornola e ogni giorno, per circa 3 anni (fino al 1954, quando la famiglia si è trasferita a Torino), percorre a piedi le stradine che la portano dai suoi alunni.

Con il parroco di Sopracornola Don Marco

Ed è proprio in questi tre anni che la figlia Maria Teresa conosce, gioca, si diverte, cresce con i coetanei carennesi: ricordi di momenti felici, di spensieratezza, dei colori delle montagne che circondano il paesino, che sono rimasti indelebili nella sua memoria e nel suo cuore fino ad oggi, esattamente 60 anni dopo.
Proprio per questa Maria Teresa è voluta ritornare in quegli angoli nascosti dove ha vissuto felicemente la sua infanzia per rivedere quei panorami, respirare gli stessi profumi che ancora riempiono i suoi pensieri. “Giocavo coi bambini di Sopracornola e Carenno e parlavo il loro dialetto - ha continuato ancora Maria Teresa - Ho ricordi bellissimi di quegli anni”.
Per questo oggi Maria Teresa è impegnata nel tentare di capire “che fine hanno fatto” quei bambini con cui si è tanto divertita e di cui non ha dimenticato - 60 anni dopo - nomi e volti: “Ricordo in particolare una ragazza di Sopracornola, Ines: abitava nella casa sull'angolo alla base della scalinata che sale dalla piazza della chiesa alla scuola. Aveva meno di vent'anni e quindi oggi la “ragazza” dovrebbe averne circa 80. A Carenno ricordo Pinuccia Valsecchi, forse mia coetanea, classe 1945, la cui famiglia aveva un bel panificio nel cuore del paese. Altro nome che ricordo: Maria Varisco. Ho in  testa tanti altri volti, ma non li collego più con alcun nome”.

Davanti alla parrocchiale di Carenno

Chiunque ricordi Maria Teresa, Franco o la maestra Emma può scrivere a mterrip@hotmail.it : “Se qualcuno mi darà notizie, sarò felicissima! Un caro saluto a tutti gli abitanti di quei posti così belli!”

Le foto della visita che Maria Teresa ha fatto a Carenno e Sopracornola sono tratte dal piccolo reportage scritto con il marito Riccardo su trentoblog.it. Per visualizzarlo, clicca qui.

La storia di Maria Teresa è raccontata anche sul blog "BobToc's WebLog: Diari di SOPRACORNOLA (Sucórnula) e della Val San Martino". Per visualizzarla, clicca qui.

P.V.
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