Servizi comunali di Sarnico punta su una maggiore differenziazione
"Se Calolzio affidasse la raccolta dei rifiuti alla 'Servizi Comunali spa' la raccolta differenziata potrebbe senza problemi arrivare all'80%, contro il 59% attuale". E' questo l'asso nella manica giocato dal direttore generale dell'azienda di Sarnico Enrico De Tavonatti, durante la commissione comunale nella quale ha illustrato l'offerta che l'azienda bergamasca ha fatto all'amministrazione comunale per la gestione della raccolta dei rifiuti a Calolziocorte.
Un'offerta che la giunta guidata dal sindaco Cesare Valsecchi - che ha preferito iniziare la procedura di affidamento a Silea - ha già momentaneamente accantonato, tanto che alla commissione i membri della maggioranza non hanno voluto prendere parte, non garantendo cosi il numero legale.
"E' gravissimo che questa amministrazione non abbia nemmeno voluto ascoltare una posizione diversa dalla propria. La partecipazione e il confronto dovrebbero essere la base della democrazia": la commissione è iniziata con queste parole infuocate del capogruppo Dario Gandolfi, che ben fanno capire il tono polemico della serata.
La parola è passata poi al dottor De Tavonatti, che per più di due ore ha risposto alle domande dei consiglieri presenti e del pubblico: giornalisti, semplici cittadini, militanti del centrodestra calolziese e i rappresentanti del Movimento 5 Stelle.
"Rispetto a Silea, che si è sempre occupata dello smaltimento e non della raccolta, noi siamo infinitamente più bravi, se non altro perché lo facciamo da 20 anni - ha illustrato ("senza tema di smentita") il direttore sella Servizi comunali - Offriamo un servizio moderno, che incrementi la raccolta differenziata e la sua qualità. Con un costo inferiore del 10% rispetto a quello che Calolzio paga attualmente con Ausm".
Una trattamento dei rifiuti che si vada sostituire al "classico" termovalorizzatore "che ormai secondo me rappresenta il modello del passato: il futuro guarda ad una sempre maggiore raccolta differenziata, e ovviamente questo renderà sempre meno conveniente incenerire i rifiuti. Noi offriamo un'altra strada: quella che riduce i rifiuti, non li incenerisce semplicemente".
Questa l'offerta messa sul piatto dalla Servizi Comunali. Un'offerta che non si discosta di molto da Silea per quanto riguarda il costo (circa 1,1 milione per entrambi), quanto piuttosto per le modalità stesse del trattamento dei rifiuti.
Un'offerta che la giunta guidata dal sindaco Cesare Valsecchi - che ha preferito iniziare la procedura di affidamento a Silea - ha già momentaneamente accantonato, tanto che alla commissione i membri della maggioranza non hanno voluto prendere parte, non garantendo cosi il numero legale.
Il direttore generale della Servizi Comunali Errico De Tavonatti e il consigliere Paolo Cola
Unico rappresentante dei democratici in aula il consigliere Paolo Cola, seduto ad ascoltare tra il pubblico."E' gravissimo che questa amministrazione non abbia nemmeno voluto ascoltare una posizione diversa dalla propria. La partecipazione e il confronto dovrebbero essere la base della democrazia": la commissione è iniziata con queste parole infuocate del capogruppo Dario Gandolfi, che ben fanno capire il tono polemico della serata.
La parola è passata poi al dottor De Tavonatti, che per più di due ore ha risposto alle domande dei consiglieri presenti e del pubblico: giornalisti, semplici cittadini, militanti del centrodestra calolziese e i rappresentanti del Movimento 5 Stelle.
"Rispetto a Silea, che si è sempre occupata dello smaltimento e non della raccolta, noi siamo infinitamente più bravi, se non altro perché lo facciamo da 20 anni - ha illustrato ("senza tema di smentita") il direttore sella Servizi comunali - Offriamo un servizio moderno, che incrementi la raccolta differenziata e la sua qualità. Con un costo inferiore del 10% rispetto a quello che Calolzio paga attualmente con Ausm".
La commissione
Diversi i cambiamenti proposti che secondo lo stesso De Tavonatti potrebbero portare all'80% di raccolta differenziata: "non più un sacco multilaterale (come è l'attuale sacco viola) che riduce la quantità e la qualità dei rifiuti" e soprattutto la prossima creazione di un impianto di trattamento bio-meccanico a freddo dei rifiuti.Una trattamento dei rifiuti che si vada sostituire al "classico" termovalorizzatore "che ormai secondo me rappresenta il modello del passato: il futuro guarda ad una sempre maggiore raccolta differenziata, e ovviamente questo renderà sempre meno conveniente incenerire i rifiuti. Noi offriamo un'altra strada: quella che riduce i rifiuti, non li incenerisce semplicemente".
Questa l'offerta messa sul piatto dalla Servizi Comunali. Un'offerta che non si discosta di molto da Silea per quanto riguarda il costo (circa 1,1 milione per entrambi), quanto piuttosto per le modalità stesse del trattamento dei rifiuti.
P.V.