Carenno: la nuova carta di tutti i sentieri è una vera ''mappa dei tesori'' del territorio

E' ultimata - e sarà distribuita già dai prossimi giorni - la nuova cartina dei sentieri della zona di Carenno, Torre de' Busi e Costa Imagna che riporta tutti i percorsi sulla dorsale del Monte Albenza tra l'Ocone, il Tesoro e il Linzone.
 Un'opera che racconta la geografia, la storia, la cultura e la bellezza del territorio e che vuole essere un'occasione per rilanciare e valorizzare le altue della Val San Martino.
Ieri sera circa un centinaio di cittadini - ed è già questa una notizia - hanno voluto partecipare alla presentazione della nuova mappa alla scuola di Carenno, a indicare come sia alta l'attenzione e l'interesse dei residenti per il patrimonio verde dei "loro" monti.

Il pubblico

In piedi a sinistra il sindaco Pigazzini

Impossibile per chi vi abita non innamorarsi delle tante passeggiate, degli angoli naturali, delle antiche cascine e di tutti i piccoli tesori nascosti tra i boschi dell'Albenza. E l'inedita cartina vuole essere sia un modo per ri-scoprire queste ricchezze ma anche per farle conoscere sempre più anche oltre i confini della Valle San Martino.
"I nostri sentieri ci raccontano storie che oggi si stanno perdendo e che con il  nostro lavoro abbiamo cercato di tenere in vita" ha spiegato Demetrio Perucchini che insieme ad altri volontari ha "battuto" in lungo e in largo i percorsi armato con un Gps per segnare con assoluta precisione i tracciati che poi sono stati disegnati sulla cartina. "Ad esempio quello che è oggi nominato sentiero Giovanni XXIII tra Celana e San Gregorio era percorso proprio da Papa Roncalli per andare a celebrare Messa. In Valcava invece ha fatto alcune passeggiate la Regina Margherita. E ancora sul Linzone si trova la "Grotta del formaggio": usata dai pastori, vi venne anche nascosto un pilota americano di colore che era stato abbattuto dai tedeschi. E potremmo continuare con tanti luoghi che hanno lasciato una traccia nella storia delle popolazioni: il passo degli spagnoli, l'abisso della Lanca, il Convento al Pertus e moltissimi altri ancora".

Demetrio Perucchini

La mappa è stata realizzata dalla Cartografia Ingenia in collaborazione con le amministrazioni e le Pro Loco di Torre, Carenno e Costa. Si tratta della versione "aggiornata" di una che era già stata pubblicata alcuni anni fa ma che non comprendeva l'area carennese. Rientra in particolare in un maxi-progetto con diverse cartine per disegnare di tutti i sentieri che si snodano intorno all'Albenza, dalla Roncola al Resegone.
Punto di forza è sicuramente l'aver mappato con il gps tutti i camminamenti: la carta è dunque molto precisa e accurata. Per farlo il gruppo di lavoro ha visto la collaborazione di alcuni "camminatori" che passo dopo passo hanno percorso tutti i passaggi.
"Nella mappa abbiamo voluto inserire anche i sentieri che si stanno perdendo e che oggi sono difficilmente praticabili: vogliamo recuperarli affinché tornino ad essere utilizzati" è intervenuto il sindaco Luca Pigazzini. "Ma la cartina non basta: i percorsi vanno difesi ma anche valorizzati, con la manutenzione e il posizionamento di cartelli e indicazioni in loco per gli escursionisti".
Oggi i tracciati hanno perso il loro valore di vie per l'utilizzo quotidiano: sono però importanti luoghi per svago, sport e tempo libero. In altre parole per il turismo.
La nuova pubblicazione, oltre alla parte cartografica, contiene anche un approfondimento storico-culturale, con 18 schede per altrettanti percorsi turistici tra le bellezze e i tesori del territorio, curate dal carennese Luca Rota.

A sinistra Luca Rota

La carta dei sentieri

La Valle dei Muratori a Carenno, il borgo di Colle di Sogno ("un tesoro ai piedi del Monte Tesoro") le antiche chiese di Torre de' Busi, la vecchia Funivia, gli alberi secolari, i roccoli e le grotte di Costa Imagna sono solo alcune delle mete indicate sulla cartina. "Questa cartina non è solo uno strumento per trovare l'orientamento, ma ci aiuta anche a renderci conto dell'inestimabile valore del nostro territorio: un patrimonio che dobbiamo difendere" ha sottolineato Rota. "Camminare nell'ambiente e lasciare una traccia del proprio passaggio è stato il primo segno architettonica nella storia dell'umanità: i sentieri sono così il racconto lasciato sul territorio dalle popolazioni che lo hanno abitato".
Alcuni dei percorsi nella zona dell'Albenza, del Resegone e delle montagne del circondario lecchese, corredati dalla traccia gps, sono disponibili sul sito amatoriale: http://www.montilecchesi.altervista.org/, un prezioso database per chi volesse esplorare nuove passeggiate.
P.V.
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