Garlate: il paese allagato da un fiume di acqua e fango. Strade come torrenti, Cavellino esondato, diverse abitazioni coinvolte

Non smettono di causare danni gli acquazzoni che si stanno abbattendo in questi giorni sul circondario lecchese. La zona più colpita dal nubifragio scoppiato nel tardo pomeriggio di oggi, martedì 12 agosto, è stata quella di Garlate.

Al temporale sono bastati 15 minuti per trasformare tutto il paese in un fiume in piena di acqua e fango che ha allagato cantine e garage, inondato strade e parcheggi e mandato in tilt la viabilità.

Il terreno, già ricolmo d’acqua per le copiose piogge dei giorni scorsi, non è riuscito a trattenere anche quella di questo pomeriggio. Immediatamente le strade si sono trasformate in torrenti con i tombini che sono stati otturati da rami, sassi, foglie e terra trasportati dalla corrente. L’acqua, scendendo da Galbiate, ha invaso le strade garlatesi ed è giunta alla strada Provinciale che si è presto allagata. A peggiorare la situazione sono stati poi i torrenti del paese, soprattutto il Molina – in parte uscito dall’alveo - e il Cavellino.

Quest’ultimo, che passa in paese scendendo da Galbiate, è esondato causando gravi conseguenze soprattutto in Via Stoppani. Nel punto in cui si interra si è creato infatti un tappo di detriti che ha fatto fuoriuscire il torrente allagando case, cantine, seminterrati e garage.

“In 20 anni che abito qui non ha mai visto nulla del genere” ha raccontato uno dei tanti residenti che si sono messi subito all’opera per pulire i tombini e cercare di contenere i danni.

Residenti al lavoro

“In 15 minuti il mio garage si è immediatamente allagato - gli fa eco uno tra i garlatesi più colpiti dall’inondazione di oggi - I torrenti vanno tenuti puliti altrimenti e tutto inutile: ogni anno sono io che mi occupo per quanto posso di sgomberare il greto dai sassi e dai rami che il torrente trasporta ad ogni temporale, ma serviva un intervento più importante. Senza pulizia il risultato è questo”.

Sul posto sono accorsi anche i Vigili del fuoco, alle prese con diversi interventi su tutto il territorio comunale. È stata soprattutto la strada che conduce in paese da Galbiate ad aver causato i danni maggiori: la discesa si è infatti trasformata in un fiume in piena, con l’acqua alta più di 20 centimetri, che ha allagato numerose abitazioni che si trovano a ridosso della carreggiata.

Ai garlatesi non è rimasto altro da fare che tentare di limitare i danni, costruendo piccoli muretti con i sacchi di sabbia e cercando di pulire con rastrelli e badili i tombini.

Il fiume d'acqua che scende da Galbiate

Da segnalare anche il crollo di un muretto in via Manzoni e l’esondazione in alcuni punti del torrente Molina, tenuto costantemente sotto osservazione dagli uomini della Protezione civile e dagli amministratori che stanno cercando di far fronte in queste ore a tutte le emergenze.

Via Stoppani

Straripamenti e allagamenti hanno investito anche il territorio di Olginate. Colpite soprattutto al frazione di Santa Maria e via Spluga dove si sono recati anche i Vigili del Fuoco, appena sono riusciti a mettere in sicurezza le diverse situazioni di pericolo a Garlate che hanno tenuto occupato per diverso tempo i pompieri.

Via Statale

Disagi anche a Calolziocorte dove i sottopassi si sono ancora una volta allagati. Una situazione che si verifica immancabilmente in caso di forte temporale, cui i cittadini sono ormai abituati.

Via Statale all'incrocio con Via Cios

Fortunatamente al momento non si segnalano feriti. Domani, ancora una volta, sarà necessario fare la conta dei danni.
P.V.
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