Lecco: si ferma alla semifinale l’avventura olimpica di Nicola Ripamonti, in gara nel K4
Dopo il sesto posto nella finale olimpica della canoa K2 1000 ottenuto ieri insieme al compagno Giulio Dressino, il lecchese classe 1990 Nicola Ripamonti questo pomeriggio è sceso di nuovo nelle acque di Rio per affrontare le batterie di qualificazione del K4 1000 metri.
La gara di qualificazione alle semifinali
La classifica della seconda batteria di qualificazione alle semifinali
Insieme a lui questa volta, oltre al gallaratese Giulio Dressino c'erano anche il giovane varesino Mauro Crenna e Alberto Ricchetti, il più “anziano” che ha fatto parte anche dell'equipaggio che a Pechino arrivò quarto. Senza alcun rischio di eliminazione - ad eslusione dei vincitori che accedevano direttamente alla finale, tutti gli altri equipaggi sarebbero infatti andati in semifinale - il quartetto azzurro ha deciso di risparmiare le energie per poi dare il massimo alla semifinale. Purtroppo però, dopo una batteria dominata dalla Repubblica Ceca e chiusa al settimo posto, la canoa italiana non è riuscita a imporre il proprio ritmo nemmeno in semifinale: dopo una buona partenza dai blocchi, già dopo i primi 250 metri gli italiani hanno dovuto rincorrere gli avversari, riuscendo a tenersi alle spalle solo il Brasile.L'equipaggio italiano con Nicola Ripamonti in testa
La partenza della semifinale
L'arrivo della semifinale, con la canoa azzurra che attraversa il traguardo al 5° posto
“A questo punto è lecito sognare” aveva commentato Ripamonti riferendosi alla finale di K2. Purtroppo non possiamo ripeterlo per la K4, ma sebbene la medaglia non sia arrivata l’emozione di vederlo partecipare a un’olimpiade dove ha combattuto portando il nome di Lecco fino all’altro capo del mondo è stata comunque grande.