Oltre 200 'supereroi' per il primo Triathlon ItalyMan Leccocity da 113 e 226 km, tra nuoto, bici e corsa

Sono stati oltre duecento gli atleti che nella mattinata di oggi, domenica 21 agosto, hanno sfidato le acque del lago per prendere parte al primo Triathlon ItalyMan Leccocity targato Spartacus Events. Gli sportivi provenienti da tutta Italia e anche dall'estero si sono misurati su due tracciati assolutamente impegnativi, uno da 113 km e l'altro da 226 km, cimentandosi nelle tre discipline di nuoto, ciclismo e podismo. Come hanno spiegato gli organizzatori, per la città di Lecco si tratta di una prima edizione assoluta per un gara di questa difficoltà e su tali distanze.

"Finora Lecco ha ospitato con successo quindici edizioni di triathlon sprint. Complice la bellezza unica della cornice lariana quest'anno abbiamo deciso di provare a proporre anche un triathlon su distanza media e superlunga: in particolare quest'ultima è una gara tanto difficile quanto bella non solo per la lunghezza ma anche per il profilo altimetrico, che vede gli atleti affrontare un dislivello di 3.000 metri. Una manifestazione sportiva impegnativa anche dal punto di vista organizzativo per lo staff che deve presidiare l'intero tracciato, ma proprio per questo anche una grande soddisfazione nel vederla così ben accolta e partecipata" ha commentato il presidente di Spartacus Events Renzo Straniero.

La partenza della 113 km

Come anticipato, il primo triathlon ItalyMan Lecco si è articolato su due gare distinte, una da 226 km e una da 113 km: entrambe hanno preso il via questa mattina dal lungolario Isonzo a Lecco, la prima alle ore 6 e la seconda alle ore 7. Nello specchio d'acqua del golfo lecchese è stato allestito con le boe un percorso triangolare di 1,9 km che gli atleti della k226 hanno percorso a nuoto due volte, mentre quelli della k113 una volta sola. Riapprodati a terra alle pendici del monumento dei caduti, i partecipanti si sono disfati della muta per montare sulla propria bici da corsa e lanciarsi lungo il percorso di 180 km (per la k226) e 90 km (per la k113) che li ha portati fino a Bellagio e a Como affrontando rispettivamente un dislivello di 3.000 e 1.500 metri lungo le storiche ascese del ciclismo italiano come la salita a Camnago e Colle Brianza. Abbandonate le due ruote in via Giovanni XXIII a Pescate, i ciclisti si sono trasformati in podisti e hanno percorso correndo i 21 km del perimetro del lago di Garlate (distanza raddoppiata per i partecipanti alla k226), tornando a Lecco per tagliare il traguardo allestito in viale Brodolini.

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Una competizione davvero impegnativa, che ha richiamato oltre duecento atleti da tutta la Penisola ma anche da molte nazioni europee, la maggior parte dei quali ha pernottato in città accompagnata da famigliari e sostenitori che hanno unito lo sport a una bella occasione vacanziera. In particolare sono stati una trentina - di cui due donne - i partecipanti alla superlunga k226 e circa centocinquanta - di cui venti donne - a partecipare alla media k113.

Il primo atleta al cambio nuoto-bici

Sono stati molti anche gli enti e le associazioni che si sono messe in moto per garantire un corretto e sicuro svolgimento della gara: un ringraziamento va in particolare a Croce Bianca di Merate, Lario Rescue Project, Cinofili Cernobbio Moltrasio, Croce Rossa OPSA, Polizia Locale di Lecco, Foglia Verde di Castello, Alpini di Garbagnate Monastero, Polizia Locale di Como, Nucleo Radioamatori Lecco, Gruppo volontari di Molteno, e in generale a tutte le associazioni e i comuni attraversati dall'evento.

Il primo classificato della k226 Angelo Cavalleretti insieme al presidente di Spartacus Events Renzo Straniero


La classifiche della 226 km  (clicca sulla tabella per visualizzare il documento completo):

La classifiche della 113 km MASCHILE (clicca sulla tabella per visualizzare il documento completo):

La classifiche della 113 km FEMMINILE (clicca sulla tabella per visualizzare il documento completo):

E.T.
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