Il crollo di Filca segna la fine dell'impero mediatico di Fumeo. Chiusa la 'Gazzetta di Lecco' resta incerto il futuro del gruppo

Giacomo Fumeo
Filca Cooperative non è solo case, la società cooperativa infatti è sempre stata molto attiva nel settore dei "media". Questo ben prima che l'attuale uomo al comando, il dottor Giacomo Fumeo, rivestisse cariche apicali. La storia del movimento cooperativistico lecchese segna un punto di svolta nella metà degli anni settanta grazie a un imprenditore nativo di Cernusco Lombardone, ex sindacalista della Cisl, Luigi Bonanomi, pochi studi ma molto talento e inventiva. Bonanomi avvia il consorzio di cooperative favorendone la costituzione e mettendo loro a disposizione una serie di servizi dalla progettazione al legale. L'uomo è intelligente, guarda avanti, capisce che per gestire un'operazione in grande stile ci vogliono buoni rapporti politici. I sindaci sono quasi tutti democristiani e sono loro i veri interlocutori. Occorrono i piani di edilizia convenzionata, ex L.167, servono imponenti cambi di destinazione d'uso delle aree agricole. Insomma per crescere sono necessari rapporti stretti con la politica. Bonanomi intuisce tutto ciò e nel 1977 dà alle stampe "Leccodomani" un settimanale confezionato con grande cura, affidato a un giornalista di lungo corso, Umberto Filacchione. Il settimanale fa concorrenza al Giornale di Lecco sul quale hanno messo gli occhi addosso i "capi" di Dc e Psi. La storia successiva resta ancora molto oscura. Bonanomi uscirà dalla società e darà poi vita ad altre iniziative molto sfortunate. Il Consorzio Lecchese, invece, decolla guidato da Giacomo Fumeo, di nascita brianzola, stabilitosi a Perledo, paese del quale divenne in seguito sindaco. La crescita è tumultuosa, l'editoria sembra dimenticata, Leccodomani ha chiuso, a Merate parte il nuovo settimanale locale. Ma il pallino dei media non sparisce dai programmi di Fumeo. Difatti il 12 settembre 1994 nasce la Gazzetta di Lecco, forte di gran parte dei giornalisti prima attivi nel Giornale di Lecco o nella Provincia di Lecco. Lo dirige Marco Calvetti, storico giornalista lecchese, già direttore del settimanale di via Aspromonte. Il bisettimanale si innesta sulla collaudata Tele Unica Lombardia con sedi a Monza, Como, Bergamo, Sondrio, Lecco e a Milano proprio in casa Filca. Stagioni fortunate sia per gli introiti pubblicitari sia per gli aiuti statali.
In quel contesto Giacomo Fumeo marcia di concerto con imprenditori e professionisti locali: su tutti il notaio Pierluigi Donegana, per lustri vicepresidente, sino al disimpegno culminato con l'uscita dello stesso dalla presidenza del Golf Club Annone.
Sono i giorni del trionfo con gli Oscar di bilancio (una vittoria e due podi). Fumeo assorbe in Filca le diverse attività, giornale, tv, Iniziative Editoriali. La partecipazione avviene attraverso Monitor Tv che controlla il 94% di Iniziative Editoriali, oggi in liquidazione, editore della Gazzetta di Lecco e l'80% di Tele Unica, presidente lo stesso Fumeo, vice presidente il notaio Pierluigi Donegana. Monitor Tv è a sua volta controllata da Filca Cooperative che detiene il 100% del capitale sociale di 3,6 milioni di euro.
Non sono lontani i tempi nei quali a Milano fior fiore di banchieri, politici e amministratori banchettavano con primizie e allestimenti sontuosi. Non mancò un'anteprima alla Scala costata un occhio, ma allora non si badava a spese e nel talk show moderato da Katia Sala (sposata da Giacomo Fumeo nel 2014) trovò spazio un collegamento “salato” con Massimo Gaggi da New York.
Ma la crisi dell'edilizia ha rotto "il giocattolo" e Filca ha avuto sempre più difficoltà a "sostenere" attraverso sponsorizzazioni le attività editoriali. Nel corso degli anni  Marco Calvetti lasciava la direzione della Gazzetta di Lecco. Al suo posto si succedevano  Sandro Malossini, Pietro Baracchetti, Katia Sala, Roberto Perego e, per finire in gloria, Laura Achler. Oggi sembra che la società abbia ancora aperto un contenzioso con alcuni ex dipendenti per TFR e mensilità non pagate.
Vale la pena di ricordare, come si diceva prima, che Tele Unica, Iniziative Editoriali e la stessa Gazzetta stavano in piedi per un manifesto "sostegno" dell'Editore, sotto forma di pubblicità e di committenze che, dicono ora fonti interne, pare lasciassero a bocca aperta alcuni consiglieri della cooperativa, i quali sottolineavano la contraddizione tra l'enorme carico pubblicitario di Tele Unica Lecco e Sondrio sull'attività di Filca con l'annotazione frequente e costante di Fumeo che ricordava come nelle due aree il fatturato Filca non toccasse il 3 per cento.
Ora la grande struttura, la più efficiente e organizzata di Lombardia nel settore dell’edilizia cooperativa, ha chiesto il concordato. Si vedranno gli sviluppi ma è chiaro che un’epoca è finita: quella del mattone al servizio dell’editoria. E viceversa. Per la verità i segni della decadenza erano già stati percepiti a metà degli anni ’90 quando i grandi costruttori lecchesi Colombo e Valassi avevano ceduto la maggioranza del Giornale di Lecco ai rampanti meratesi che negli anni successivi diedero vita al gruppo di settimanali locali D.Media. Ma questa è un’altra storia. Anch’essa molto complicata.
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