Pertus,richiesta di risarcimento milionario: in corso sopralluoghi e verifiche dei periti

Un'immagine d'epoca di Carenno e del Pertus
Sono entrati nel vivo, con approfondimenti della documentazione e un sopralluogo "in loco", i lavori dei periti in merito alla richiesta di risarcimento multimilionario avanzata dall'Immobiliare del Pertus al Comune di Carenno.
Una vicenda che affonda nel suo origini a quasi 50 anni fa ma che ora dovrebbe essere alle battute finali, tanto che la sentenza dovrebbe arrivare già nel 2017.
Tutto ha avuto origine nel 1969 con un accordo tra l'Amministrazione e l'Immobiliare del Pertus (con sede a Milano) che prevedeva la realizzazione di immobili per ospitare circa 5000 persone in cambio di consistenti opere di urbanizzazione.
Sarebbe stata una vera e propria colata di cemento nella zona tra il laghetto e Boccia nel nome della modernità: in tempi in cui edilizia era sinonimo di futuro si voleva costruire un vero e proprio villaggio ex novo, con persino piscina e campi da tennis.
Sarebbe stato uno stravolgimento di Carenno e della conca tra il monte Ocone e il Tesoro: basti pensare che il paese di abitanti ne ha soli 1500. L'idea era dunque quella di costruire una nuova cittadella al posto di pascoli e boschi.
Di fronte alle prime concessioni edilizie boccate dalla Comunità Montana per il mancato rispetto dei vincoli idrogeologici sono iniziate le prime schermaglie giudiziarie.
Nel 1985 si sono azzerati tutti i contenziosi grazie a un nuovo atto che prevedeva la riduzione dell'intervento a 3300 abitanti.
In seguito Regione Lombardia ha stralciato l'area dall'edificazione e innescando nuovi contenziosi con l'Immobiliare del Pertus. Dopo sentenze che alternativamente hanno dato ragione al Comune e ai costruttori, si è passati a una causa civile con una richiesta di risarcimento avanzata dall'Immobiliare al Comune per un valore di 20 milioni di euro: sia per i danni ricevuti per la mancata edificazione sia per la realizzazione di una serie di opere accessorie prevista dalla convenzione - come l'acquedotto e la strada che arriva al Pertus - che non sarebbero stati poi più ammortizzati dalla costruzione e quindi dalla vendita, delle case inizialmente previste.
Nel 2011 con sentenza di primo grado è stato respinto il ricorso ma l'Immobiliare è ricorsa in appello.
Ed è per questo che ora il Tribunale di Milano ha chiesto maggiori approfondimenti, che sono in corso proprio in queste settimane. E' stato nominato un Ctu - il prof. Alberto Pirani dell'Università di Milano, che dovrà predisporre una relazione da consegnare ai giudici che poi di dovranno esprimere accogliendo (tutta o in parte) o respingendo la richiesta di risarcimento.
In questi giorni Pirani, accompagnato dai tecnici comunali e dai periti di parte, ha voluto anche fare un sopralluogo in loco nella zona di Forcella Alta per verificare le opere realizzate.
In particolare sarebbe stato fatto un approfondimento lungo la strada che collega la zona del laghetto, realizzata proprio dall'Immobiliare. Anche se ovviamente la carrozzabile attuale - avendo subito rimaneggiamenti e sistemazione - non è esattamente quella originaria.
Inoltre è stato chiesto agli uffici carennesi di preparare tutta la documentazione necessaria per poter approfondire il caso.
Il ctu avrà tempo (salvo proroghe) fino ad ottobre per preparare la sua relazione nella quale indicherà, a suo giudizio, l'entità delle opere realizzate dall'Immobiliare e se meritino una compensazione economica.
Dopo di che il giudice, preso atto dei rilievi dei tecnici, deciderà.
Certamente per il Comune la prospettiva più fosca è quella di dover sborsare milioni di euro per l'Immobilare, un debito assolutamente insostenibile per le casse del Municipio.
"Credo che la sentenza arriverà a breve, probabilmente già durante il 2017: conoscere se e in che misura il Comune dovrà risarcire l'Immobiliare del Pertus" ha sottolineato il sindaco Luca Pigazzini. "Per ora c'è in corso il procedimento giudiziario e non possiamo dire molto, se non attendere il pronunciamento finale. Ma rispetto al quadro che era emerso inizialmente mi sento moderatamente ottimista...".
P.V.
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