Vercurago: 215° compleanno per la Beata Caterina Cittadini, concerto in casa madre
Il 28 settembre 1801 nasceva a Bergamo la beata Caterina Cittadini: 215 anni dopo le Suore Orsoline di San Girolamo in Somasca hanno voluto festeggiare con un concerto nella chiesa della “Casa madre” il compleanno della loro fondatrice.
Ma non è l’unico anniversario ricordato in questo 2016: 190 anni fa, il 12 ottobre 1826, Caterina con la sorella Giuditta acquistarono una casa nel vecchio nucleo di Somasca per creare una scuola privata rivolta a tutte quelle bimbe che per tanti motivi non potevano frequentare quella statale.
Ora anche la struttura di Somasca si è ampliata e ospita la casa madre: ma ancora esistono i locali dove Caterina e Giuditta hanno accolto le prime ragazze e che sono stati trasformati nella “Casa museale le sorgenti”. In questi mesi si sta concludendo un intervento per la sistemazione della collezione di oggetti appartenuti alla Beata che ne raccontano la vita quotidiana e la religiosità: “Abbiamo riordinato il percorso museale e migliorato la conservazione dei beni che vi sono custodi: si tratta di oggetti dal valore storico ma ancor di più spirituale” ha spiegato suor Maria Saccomandi, madre generale della Congregazione.
Raccontano “una storia tutta al femminile - come ci ha spiegato ancor suor Maria - di cui siamo molto contente ed orgogliose: hanno saputo tracciare una strada di bene ed educazione”.
Caterina e Giuditta erano infatti due orfane cresciute al Coventino in Bergamo. Dopo aver conseguito il diploma di maestra elementare minore, si trasferirono a Calolzio presso i cugini sacerdoti Don Giovanni e don Antonio: nel 1824 Caterina inizia a insegnare alla scuola elementare comunale che si trovava a Somasca e lì vicino comprarono due anni dopo – come dicevamo – gli ambienti per una scuola privata che era affidata a Giuditta.
In particolare il concerto, andato in scena sabato pomeriggio, è stato aperto con due brani davvero particolari: l’Inno dedicato alla Beata Caterina Cittadini (scritto da Mario Valsecchi) e l’inno delle Orsoline “In Somasca”, composto da un anonimo e trascritto da Gianni Colombo.
C’è un antico filo conduttore che lega la banda calolziese con la congregazione: il Corpo Musicale è nato infatti proprio nel 1823 (quando Caterina e Giuditta erano appena arrivate a Calolzio) e i primi documenti furono preparati da don Antonio Cittadini.
Ma non è l’unico anniversario ricordato in questo 2016: 190 anni fa, il 12 ottobre 1826, Caterina con la sorella Giuditta acquistarono una casa nel vecchio nucleo di Somasca per creare una scuola privata rivolta a tutte quelle bimbe che per tanti motivi non potevano frequentare quella statale.
Caterina e Giuditta Cittadini
Fu l’inizio di un lungo cammino che ha portato alla fondazione della Congregazione delle Orsoline che oggi operano in Italia – come non citare l’istituto scolastico di Calolzio – ma anche in varie nazioni del mondo: Bolivia, Brasile, India, Filippine e Indonesia, impegnate nella scuola, nell'evangelizzazione e nella promozione umana delle popolazioni.Ora anche la struttura di Somasca si è ampliata e ospita la casa madre: ma ancora esistono i locali dove Caterina e Giuditta hanno accolto le prime ragazze e che sono stati trasformati nella “Casa museale le sorgenti”. In questi mesi si sta concludendo un intervento per la sistemazione della collezione di oggetti appartenuti alla Beata che ne raccontano la vita quotidiana e la religiosità: “Abbiamo riordinato il percorso museale e migliorato la conservazione dei beni che vi sono custodi: si tratta di oggetti dal valore storico ma ancor di più spirituale” ha spiegato suor Maria Saccomandi, madre generale della Congregazione.
L’ingresso della Casa Museale “Le sorgenti” (a sx) e la Casa Madre di Somasca (a dx)
Alcuni degli ambienti della casa museo
A Somasca sono conservati fogli scritti da Caterina Cittadini, arredi sacri, gli ambienti della scuola.Raccontano “una storia tutta al femminile - come ci ha spiegato ancor suor Maria - di cui siamo molto contente ed orgogliose: hanno saputo tracciare una strada di bene ed educazione”.
Caterina e Giuditta erano infatti due orfane cresciute al Coventino in Bergamo. Dopo aver conseguito il diploma di maestra elementare minore, si trasferirono a Calolzio presso i cugini sacerdoti Don Giovanni e don Antonio: nel 1824 Caterina inizia a insegnare alla scuola elementare comunale che si trovava a Somasca e lì vicino comprarono due anni dopo – come dicevamo – gli ambienti per una scuola privata che era affidata a Giuditta.
Il corpo musicale Gaetano Donizetti di Calolzio
In prima fila il sindaco di Vercurago Carlo Greppi e di Calolzio Cesare Valsecchi
In particolare il concerto, andato in scena sabato pomeriggio, è stato aperto con due brani davvero particolari: l’Inno dedicato alla Beata Caterina Cittadini (scritto da Mario Valsecchi) e l’inno delle Orsoline “In Somasca”, composto da un anonimo e trascritto da Gianni Colombo.
C’è un antico filo conduttore che lega la banda calolziese con la congregazione: il Corpo Musicale è nato infatti proprio nel 1823 (quando Caterina e Giuditta erano appena arrivate a Calolzio) e i primi documenti furono preparati da don Antonio Cittadini.
P.V.