Vercurago: Sara Fontanella ha immaginato un museo scavato all'interno della Rocca
C’è persino un museo ipogeo scavato al di sotto della Rocca dell’Innominato a Vercurago nel progetto immaginato dalla giovane architetto Sara Fontanella che ha dedicato la sua tesi di laurea proprio allo storico castello di Somasca, immaginando un suggestivo e futuristico progetto per la sua riqualificazione.
Un luogo visitato da moltissimi turisti, soprattutto turisti: nei giorni scorsi, tra i tanti, è stato avvistato anche il cantautore Vasco Brondi, conosciutissimo nella scena alternativa italiana e vincitore anche del Premio Tenco.
Fontanella, nel suo progetto, ha immaginato un nuovo spazio proprio al di sotto della rocca, scavato nello sperone di roccia su cui il maniero è stato costruito.
Il museo ipogeo è stato pensato come articolato in tre sale: un “museo sensoriale-letterario” per far vivere al visitatore le emozioni che scandiscono gli avvenimenti dei Promessi Sposi, dal terrore di Lucia alla conversione del cavaliere. Nel progetto non mancano nemmeno terrazze panoramiche per osservare l’intero circondario che sa offrire una vista spettacolare dalle Alpi al Lario fino alla Brianza.
Predisposti poi anche alcuni percorsi tematici basati sull’opera manzoniana, sulla religione e sull’ambiente naturale.
L’idea è stata lanciata: una provocazione affascinante che ha acceso i riflettori su un monumento simbolico dell’intero territorio.
“E’ nostro compito – ha sottolineato l’assessore alla cultura Simona Piazza – dare spazio e valorizzare i lavori dei nostri giovani. Un impegno che vogliamo continuare a portare avanti con convinzione”.
Venerdì si è tenuta l’inaugurazione della mostra in Torre viscontea: ha dato ufficialmente il via alla kermesse “Lecco città dei Promessi Sposi” e rimarrà allestita fino al 6 novembre, con un’appendice aggiuntiva al Santuario di S. Girolamo a Vercurago che sarà inaugurata il 13 novembre alle 16 e rimarrà visitabile fino all'11 dicembre.
Le sale espositive della Torre sono aperte il martedì e il mercoledì dalle 9.30 alle 14, il giovedì, il venerdì, il sabato e la domenica dalle 15 alle 18.
La mostra è uno sguardo a 360° sul castello, un luogo che racconta un incrociarsi di storie e di personaggi.
Diverse le tipologie dei materiali esposti: quadri, reperti archeologici, cartoline d’epoca, documenti, mappe, fotografie, modelli in scala.
Mauro Rossetto, Simona Piazza, Sara Fontanella, Carlo Greppi, padre Livio
Il frutto del suo lavoro è esposto ora in una mostra allestita nella Torre viscontea a Lecco – un altro luogo manzoniano – nella quale è racchiusa la secolare storia della rocca. Una storia che parte dall’età del Bronzo e arriva fino ai giorni nostri, passando per San Gerolamo (che a Somasca avviò la sua congregazione) e ovviamente per Alessandro Manzoni che con ogni probabilità vi collocò il terribile palazzaccio, luogo della prigionia della povera Lucia ma anche della conversione dell’Innominato.Alcune immagini del progetto
Un luogo visitato da moltissimi turisti, soprattutto turisti: nei giorni scorsi, tra i tanti, è stato avvistato anche il cantautore Vasco Brondi, conosciutissimo nella scena alternativa italiana e vincitore anche del Premio Tenco.
Fontanella, nel suo progetto, ha immaginato un nuovo spazio proprio al di sotto della rocca, scavato nello sperone di roccia su cui il maniero è stato costruito.
Il museo ipogeo è stato pensato come articolato in tre sale: un “museo sensoriale-letterario” per far vivere al visitatore le emozioni che scandiscono gli avvenimenti dei Promessi Sposi, dal terrore di Lucia alla conversione del cavaliere. Nel progetto non mancano nemmeno terrazze panoramiche per osservare l’intero circondario che sa offrire una vista spettacolare dalle Alpi al Lario fino alla Brianza.
Predisposti poi anche alcuni percorsi tematici basati sull’opera manzoniana, sulla religione e sull’ambiente naturale.
L’idea è stata lanciata: una provocazione affascinante che ha acceso i riflettori su un monumento simbolico dell’intero territorio.
Un plastico: si noti la terrazza panoramica, le aperture nella roccia e la struttura della torre
“Sono contenta che il mio lavoro sia esposto in questa mostra: l’obiettivo è anzitutto quello di aumentare la conoscenza di questo luogo davvero unico, accrescendo anche il numero di visitatori” ha spiegato Sara Fontanella.“E’ nostro compito – ha sottolineato l’assessore alla cultura Simona Piazza – dare spazio e valorizzare i lavori dei nostri giovani. Un impegno che vogliamo continuare a portare avanti con convinzione”.
Venerdì si è tenuta l’inaugurazione della mostra in Torre viscontea: ha dato ufficialmente il via alla kermesse “Lecco città dei Promessi Sposi” e rimarrà allestita fino al 6 novembre, con un’appendice aggiuntiva al Santuario di S. Girolamo a Vercurago che sarà inaugurata il 13 novembre alle 16 e rimarrà visitabile fino all'11 dicembre.
Le sale espositive della Torre sono aperte il martedì e il mercoledì dalle 9.30 alle 14, il giovedì, il venerdì, il sabato e la domenica dalle 15 alle 18.
La mostra è uno sguardo a 360° sul castello, un luogo che racconta un incrociarsi di storie e di personaggi.
Diverse le tipologie dei materiali esposti: quadri, reperti archeologici, cartoline d’epoca, documenti, mappe, fotografie, modelli in scala.
P.V.