Amarcord: quando il Bione ha ospitato l'Artiglieria a cavallo

C'è anche un carosello storico con l'artiglieria ippotrainata nei 50 anni di attività del centro sportivo del Bione, inaugurato nel marzo 1966 dall'Amministrazione Comunale di Lecco, con sindaco Alessandro Rusconi ed assessore allo sport Renato Corbetta.

Un vero tuffo nella storia è stato il carosello della sezione a cavallo del Reggimento di Artiglieria di stanza a Milano, che ha avuto luogo sabato 6 maggio 2011, sul campo delle partite di rugby. La manifestazione rientrava nel calendario lecchese per il 150esimo anniversario dell'Unità Nazionale. Il carosello ha visto il conferimento da parte del Comune di Lecco della cittadinanza onoraria al Reggimento Artiglieria a cavallo, costituito a Milano nel novembre 1887. Venne reso omaggio allo stendardo del reggimento decorato da medaglia d'oro, cinque d'argento, una di bronzo al valor militare ed una medaglia d'oro al merito della sanità pubblica.

La sezione storica a cavallo era composta da 24 puledri e da 18 militari (uomini e donne), con pezzi ippotrainati di artiglieria calibro 75/27, modello 1906. Gli artiglieri a cavallo indossavano uniformi di foggia risorgimentale ed in uso dal 1887; la giubba è di panno blu con i bottoni dorati disposti in unica fila centrale. Sono le storiche "voloire", che significa volanti: furono così chiamate dai piemontesi già nel 1831, a Venaria Reale, dove venne costituito il reparto che transitava in esercitazione veloci come un baleno. Erano batterie a cavallo: si differenziavano dall'artiglieria da campagna sia per la velocità sia per la posizione assegnata agli artiglieri durante il movimento, cioè tutti a cavallo anziché seduti sugli avantreni o sugli assali dei pezzi. Era un'artiglieria rapida che doveva appoggiare al galoppo le cariche della cavalleria.

Nel corso della manifestazione del 2011 al Bione hanno parlato il sindaco di Lecco, Virginio Brivio, ed il prefetto, Marco Valentini. Vennero resi onori al gonfalone della città di Lecco decorato di medaglia d'argento al valor militare per la Lotta di Liberazione. Erano allineate le rappresentanze della Croce Rossa militare, dell'UNUCI e di paracadutisti ed artiglieri in congedo. Avvenne un lancio di paracadutisti con candelotti e fumogeni tricolori.

La manifestazione era accompagnata dalle note del Corpo musicale Santa Cecilia di Valbrona, che eseguì l'Inno nazionale di Goffredo Mameli, marce patriottiche e risorgimentali. Il comandante del Reggimento di Artiglieria a cavallo, col. Valentino de Simone, ricevette dal sindaco Brivio la pergamena della cittadinanza onoraria. La preghiera dell'artigliere venne letta dalla medaglia d'argento cav. Giuseppe Faccinetto, decorato sul fronte nord africano nella seconda guerra mondiale. E' stata particolarmente suggestiva la cerimonia di omaggio ai Caduti, quando un cavallo senza cavaliere galoppò al centro dell'arena simboleggiando tutti i militari che al seguito della bandiera tricolore hanno donato la vita per la Patria.

La regia organizzativa, per quanto riguarda l'ospitalità di Lecco, venne coordinata dal generale Giuseppe Campa, presidente della sezione lecchese degli artiglieri in congedo, con la collaborazione del vice presidente Gabriele Esposito. Vi è stata la collaborazione dell'Assoarma; erano presenti le delegazioni di tutte le associazioni combattentistiche e d'arma, con labari e bandiere.

Il comando del reggimento Artiglieria a cavallo, che ha tenuto a Lecco il carosello storico del 2011, ha sede, dal settembre 2016 presso la caserma Aldo Maria Scalise, di Vercelli.
A.B.
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