Calolziocorte: via libera ai matrimoni e alle ''unioni civili'' nel Monastero del Lavello
Anche il Monastero del Lavello a Calolzio potrà essere utilizzato come location per i matrimoni e le unioni civili.
Visto anche l'incredibile successo che sta riscuotendo il Castello di Rossino, l'Amministrazione calolziese ha deciso infatti di mettere a disposizione una sala del complesso come "separato ufficio di Stato Civile".
Si tratta di un locale utilizzato dalla Fondazione del Lavello e un'apposita convenzione ne permetterà l'utilizzo da parte degli sposini.
Le coppie avranno così la possibilità di coronare la loro storia d'amore tra le antiche medievali del bellissimo monastero che si affaccia proprio sull'Adda, una location raffinata ed elegante. La sala che sarà utilizzabile per i matrimoni si trova al primo piano del chiostro maggiore. Le colonne del Monastero saranno dunque una "scenografia" d'eccezione per gli i sposini e i loro parenti.
Sino ad oggi - ovviamente - era stato possibile sposarsi con rito religioso nella chiesa del Santuario (che fa parte della parrocchia di Foppenico).
Già a febbraio i fiori d'arancio "sbocceranno" nel chiostro: nel prossimo mese ci sarà infatti la prima copia che si unirà nella nuova sede. E c'è da scommettere che anche altre seguiranno il loro esempio, approfittando di questa nuova opportunità.
A Calolzio dunque salgono a 4 le possibili location per venire uniti in matrimonio dal Sindaco: la sala consigliare all'ultimo piano del Municipio; il salone di Villa De Ponti (già sede della Comunità Montana) immerso nello splendido giardino botanico, il Castello di Rossino (che sta conoscendo un vero e proprio boom di richieste, amatissimo dai milanesi e anche dagli stranieri) e ora anche il Lavello.
Quattro luoghi simbolo della storia della città che sono messi ulteriormente a disposizione dei cittadini. I calolziesi godono inoltre di "sconti" per l'utilizzo degli spazi rispetto ai non residenti.
Le tariffe per la sala del Lavello saranno di 100 euro per i calolziesi e di 350 per i non residenti, po' meno costosa del Castello di Rossino (150 euro per i calolziesi, 400 per i non residenti.
La sala di Villa de Ponti costa invece 50 euro per i calolziesi e 350 per i non residenti. Sposarsi in municipio è invece gratuito per i cittadini del Comune mentre la tariffa per chi viene da fuori è di 350 euro.
E' già stato predisposto anche un preciso regolamento per l'utilizzo dei locali al Lavello. Tra i divieti, quello di spargere riso, coriandoli e fiori (o qualsiasi altro materiale) all'interno della Sala e del Monastero.
Le celebrazioni potranno avvenire dal lunedì a venerdì dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17 oppure il sabato dalle 10 alle 12. Per ora non si prevedono dunque ne nozze nei giorni festivi ne cerimonie "serali".
Visto anche l'incredibile successo che sta riscuotendo il Castello di Rossino, l'Amministrazione calolziese ha deciso infatti di mettere a disposizione una sala del complesso come "separato ufficio di Stato Civile".
Si tratta di un locale utilizzato dalla Fondazione del Lavello e un'apposita convenzione ne permetterà l'utilizzo da parte degli sposini.
Il Monastero del Lavello a Calolziocorte
Le coppie avranno così la possibilità di coronare la loro storia d'amore tra le antiche medievali del bellissimo monastero che si affaccia proprio sull'Adda, una location raffinata ed elegante. La sala che sarà utilizzabile per i matrimoni si trova al primo piano del chiostro maggiore. Le colonne del Monastero saranno dunque una "scenografia" d'eccezione per gli i sposini e i loro parenti.
Sino ad oggi - ovviamente - era stato possibile sposarsi con rito religioso nella chiesa del Santuario (che fa parte della parrocchia di Foppenico).
Già a febbraio i fiori d'arancio "sbocceranno" nel chiostro: nel prossimo mese ci sarà infatti la prima copia che si unirà nella nuova sede. E c'è da scommettere che anche altre seguiranno il loro esempio, approfittando di questa nuova opportunità.
A Calolzio dunque salgono a 4 le possibili location per venire uniti in matrimonio dal Sindaco: la sala consigliare all'ultimo piano del Municipio; il salone di Villa De Ponti (già sede della Comunità Montana) immerso nello splendido giardino botanico, il Castello di Rossino (che sta conoscendo un vero e proprio boom di richieste, amatissimo dai milanesi e anche dagli stranieri) e ora anche il Lavello.
Quattro luoghi simbolo della storia della città che sono messi ulteriormente a disposizione dei cittadini. I calolziesi godono inoltre di "sconti" per l'utilizzo degli spazi rispetto ai non residenti.
Le tariffe per la sala del Lavello saranno di 100 euro per i calolziesi e di 350 per i non residenti, po' meno costosa del Castello di Rossino (150 euro per i calolziesi, 400 per i non residenti.
La sala di Villa de Ponti costa invece 50 euro per i calolziesi e 350 per i non residenti. Sposarsi in municipio è invece gratuito per i cittadini del Comune mentre la tariffa per chi viene da fuori è di 350 euro.
E' già stato predisposto anche un preciso regolamento per l'utilizzo dei locali al Lavello. Tra i divieti, quello di spargere riso, coriandoli e fiori (o qualsiasi altro materiale) all'interno della Sala e del Monastero.
Le celebrazioni potranno avvenire dal lunedì a venerdì dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17 oppure il sabato dalle 10 alle 12. Per ora non si prevedono dunque ne nozze nei giorni festivi ne cerimonie "serali".
P.V.