Valmadrera: ''Un bosco per la città'', con i ragazzi di prima media piantati 30 noccioli

Trenta pianticelle di nocciolo (cui si aggiungono 7 tigli acquistati dall’amministrazione comunale per l’area verde nei pressi del Monumento ai caduti) sono stati messi a dimora nella mattinata di oggi, martedì 11 aprile, grazie al coinvolgimento delle quattro classi prime della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo “L.B. Vassena” di Valmadrera.
La piccola zona verde lungo Via Manzoni e un’area del parco di Via Casnedi  si sono arricchite con le pianticelle, che potranno crescere e moltiplicarsi, grazi al progetto “Un bosco per la città”, che ha preso il via su iniziative della scuola coinvolgendo l’associazione UPM (Un Punto Macrobiotico) di Lecco e il Comune.


L’iniziativa, nata nelle Marche da un’idea del professor Mario Pianesi, ha permesso di piantumare in tutta Italia oltre 150.000 alberi, coinvolgendo più di 20.000 bambini e ragazzi in 90 paesi. È patrocinato da ONU, UNESCO, UNCDD, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il Corpo Forestale dello Stato, l’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia e altre realtà.
“In Provincia di Lecco siamo stati a Ballabio e ora qui. Attraverso la collaborazione tra diversi enti è possibile attuare un’educazione ambientale specifica rivolta ai ragazzi, che apprendono importanti nozioni in classe e possono poi mettere in pratica – insieme a genitori e nonni – buone pratiche come questa” ha spiegato il referente del progetto Tommaso Pansera.
L’intera iniziativa è a costo zero, compresi i noccioli (di circa un anno di età) forniti da Ersaf (Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste).

Tommaso Pansera

Sulla destra l'assessore Giampietro Tentori

I ragazzi si sono suddivisi in due gruppi, contribuendo a rendere ancora più verdi le due zone scavando – con l’aiuto di alcuni volontari e di Sebastiano Venuta, referente di UPM – le buche dove gli alberelli hanno trovato la loro nuova casa.
Ad assisterli le professoresse Angela Catalano (referente), Elisabetta Papini, Teresina Bonaiti, Elena Pini, Fernanda Accili in sostituzione di Franca Romano, che hanno contribuito a vario titolo allo svolgimento del progetto.


“Ognuna di noi ha sviluppato diversi aspetti legati all’ambiente con i ragazzi. Alcuni di loro hanno rappresentato la nascita e lo sviluppo di un bosco analizzandone le caratteristiche in quanto ecosistema, altri hanno progettato il recupero dell’area di Piazza Fontana in paese” hanno spiegato le insegnanti. “Abbiamo inoltre visitato il giardino botanico realizzando l’erbario. Tutti questi lavori saranno poi oggetto di un’esposizione a scuola”.

Una volta messi a dimora i giovani noccioli, gli studenti si sono premurati di innaffiarli con cura prelevando l’acqua dalle fontanelle pubbliche a disposizione. Un’azione che – questo l’invito rivolto loro dai promotori del progetto – potranno ripetere insieme ei loro famigliari promuovendo una “partecipazione attiva” alla cura dell’ambiente a vantaggio dell’intera cittadina e di chi ci vive.
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