Amarcord di Nino Castelnuovo: dai Promessi Sposi alla battaglia di Novara
E’ proprio tempo di amarcord per l’attore lecchese Nino Castelnuovo, da tempo residente a Roma. Dopo i Promessi Sposi, di Sandro Bolchi, sulla RAI TV, dove interpretò la parte di Renzo, divenendo ulteriormente famoso, è ora la volta di un filmato minore rispetto al precedente, ma di sicura valenza storica. Si tratta del film del regista Vanni Vallino di Novara, dal titolo “La vittoria dei vinti – La battaglia di Novara del marzo 1849”.
Castelnuovo interpretava il ruolo di don Giuseppe Antonio Montalenti, all’epoca parroco di Torrion Quartara, frazione agricola di Novara, autore del diario “La vittoria dei vinti”. Dal diario del parroco don Giuseppe il regista Vanni Vallino di Novara ha tratto il film evocativo della battaglia della primavera 1849: un film realizzato 150 anni dopo lo storico evento. Il film venne presentato a Novara il 2 aprile 1999, al Teatro Coccia. Il regista Vanni Vallino dichiarò “Cerchiamo di raccontare la battaglia non tanto dalla parte dei combattenti piemontesi sardi di Carlo Alberto, ma vista e vissuta dai civili, dalla gente che stava dietro le barricate e tra i movimenti di truppa che interessavano Novara ed i paesi dei dintorni, fra vasti prati e sperduti insediamenti agricoli”.
Perché il revival di una battaglia risorgimentale lontana? Perché a Novara è uscita la pubblicazione “Ombre sul porfido: itinerari nella Novara nascosta” di Eliana Frontini. La pubblicazione ricorda come fonte non trascurabile di una ricerca storica il diario di don Giuseppe Antonio Montalenti, parroco di Sant’Eustacchio, la parrocchia di Torrion Quartara, dove si combatté aspramente durante la battaglia. Il parroco fece murare una palla di cannone che si era conficcata in una parete della canonica, con la targhetta “Ad perpetuam rei memoria”.
La battaglia fu apra e sanguinosa, oltre il simpatico episodio della cannonata rimasta in parete. I morti furono migliaia da ambo le parti, con altrettanti feriti, razzie ed incendi.
Nella carriera di Nino Castelnuovo il ruolo di parroco a Torrion Quartara è stato interpretato nello stesso periodo, grosso modo, quando l’attore ha avuto modo di tornare nella nativa Lecco per essere insignito della benemerenza civica di San Nicolò, con l’allora sindaco Lorenzo Bodega.
Eliana Frontini, nata a Novara, è giornalista pubblicista e si occupa di critica d’arte. Insegna disegno e storia dell’arte nelle scuole medie superiori. Nella prefazione del libro della “Novara nascosta” Attilio Barlassina, già direttore della rivista di cultura e turismo edita dalla Camera di Commercio, evidenzia che Eliana, con il suo libro, consente ai lettori di conoscere in maniera precisa fatti e luoghi che appartengono alla nostra storia. Per questo, non posso dire che “Grazie Eliana!” Ed ora si aggiunge un grazie anche da Lecco.
Nino Castelnuovo nella parte di parroco
Soldati austriaci
Nino Castelnuovo, in tale film, ha indossato la tonaca del prete per raccontare la storica battaglia del marzo 1849 alla Bicocca di Novara, tra austriaci e piemontesi. Le truppe di Carlo Alberto furono sconfitte. Carlo Alberto abdicò, raggiungendo l’esilio del Portogallo e gli successe il figlio Vittorio Emanuele II, che firmò l’armistizio di Vignale.Castelnuovo interpretava il ruolo di don Giuseppe Antonio Montalenti, all’epoca parroco di Torrion Quartara, frazione agricola di Novara, autore del diario “La vittoria dei vinti”. Dal diario del parroco don Giuseppe il regista Vanni Vallino di Novara ha tratto il film evocativo della battaglia della primavera 1849: un film realizzato 150 anni dopo lo storico evento. Il film venne presentato a Novara il 2 aprile 1999, al Teatro Coccia. Il regista Vanni Vallino dichiarò “Cerchiamo di raccontare la battaglia non tanto dalla parte dei combattenti piemontesi sardi di Carlo Alberto, ma vista e vissuta dai civili, dalla gente che stava dietro le barricate e tra i movimenti di truppa che interessavano Novara ed i paesi dei dintorni, fra vasti prati e sperduti insediamenti agricoli”.
Soldati piemontesi
Comparse militari e civili
Il film venne presentato, in apposita serata, anche a Lecco, nel salone dell’Unione Industriali di via Caprera, dove, prima della proiezione, Aloisio Bonfanti intervistò il regista Vanni Vallino, presente con attori minori e comparse del film. La serata era organizzata dal coordinamento Interforze, con Filippo Di Lelio.Perché il revival di una battaglia risorgimentale lontana? Perché a Novara è uscita la pubblicazione “Ombre sul porfido: itinerari nella Novara nascosta” di Eliana Frontini. La pubblicazione ricorda come fonte non trascurabile di una ricerca storica il diario di don Giuseppe Antonio Montalenti, parroco di Sant’Eustacchio, la parrocchia di Torrion Quartara, dove si combatté aspramente durante la battaglia. Il parroco fece murare una palla di cannone che si era conficcata in una parete della canonica, con la targhetta “Ad perpetuam rei memoria”.
La battaglia fu apra e sanguinosa, oltre il simpatico episodio della cannonata rimasta in parete. I morti furono migliaia da ambo le parti, con altrettanti feriti, razzie ed incendi.
Il regista Vanni Vallino, a destra, viene intervistato da Aloisio Bonfanti
Le cannonate contro Torrion Quartara
Eliana Frontini scrive: “La parrocchia non aveva una grande storia; essa era, infatti, stata fondata appena tre anni prima, ed il suo territorio era costituito da una ventina di cascinali, abitati in tutto da circa 700 persone … E’ difficile pensare ad una campagna di allora, dove non circolavano né vetture, né trattori, ma buoi, dove il corso dell’Arbogna aveva ancora le effettive sembianze di un torrente e non di un piccolo canale”.Nella carriera di Nino Castelnuovo il ruolo di parroco a Torrion Quartara è stato interpretato nello stesso periodo, grosso modo, quando l’attore ha avuto modo di tornare nella nativa Lecco per essere insignito della benemerenza civica di San Nicolò, con l’allora sindaco Lorenzo Bodega.
Eliana Frontini, nata a Novara, è giornalista pubblicista e si occupa di critica d’arte. Insegna disegno e storia dell’arte nelle scuole medie superiori. Nella prefazione del libro della “Novara nascosta” Attilio Barlassina, già direttore della rivista di cultura e turismo edita dalla Camera di Commercio, evidenzia che Eliana, con il suo libro, consente ai lettori di conoscere in maniera precisa fatti e luoghi che appartengono alla nostra storia. Per questo, non posso dire che “Grazie Eliana!” Ed ora si aggiunge un grazie anche da Lecco.
