I tifosi del Toro guardano al 'Fila', nel ricordo di Rigamonti

Se i tifosi bianconeri della Juventus esultano per la coppa Italia e lo scudetto, pensando ad un fantastico tris con la coppa dei Campioni, anche i granata lecchesi del Toro non nascondono la soddisfazione per l’inaugurazione del rinnovato Filadelfia, in Torino, lo storico terreno di gioco dove lo squadrone scomparso tragicamente nella sciagura aerea di Superga ha segnato le vicende del calcio italiano, negli anni dopoguerra ’45.

Il Calcio Lecco con Mario Rigamonti, primo a destra inginocchiato

Il grande Torino con Mario Rigamonti, terzo da sinistra in piedi

    Lecco ha uno degli stadi italiani dedicati ai Caduti di Superga del grande Torino: è il vecchio Cantarelli, che già negli anni ’50 venne intitolato alla memoria di Mario Rigamonti, giocatore del Torino che negli anni di guerra aveva giocato in città. L’altro stadio a lui dedicato è quello della nativa Brescia.
    Lecco ha anche un gruppo di super tifosi granata, che ha costituito un Toro Club che ha avuto sede per anni presso il Circolo Risorgimento, in quartiere Pescarenico, e ha festeggiato i 100 anni della società sportiva torinese nel 2006. Il gruppo dei fedelissimi era guidato da Antonio Valnegri, con Pasquale Micheletti, Remo Spreafico, Ettore Butti, Pietro Corbetta, Luigi Riva, ed altri. Pasquale Micheletti, lecchese di Pescarenico, era il titolare del bar di corso Martiri, oggi chiamato “La Caffetteria”. Era un bar singolare, molto frequentato da sportivi, ma diviso in due parti: granata e bluceleste, in particolare negli anni in serie A col Torino ed anche quelli in serie B.

Il portiere Pippo Rigamonti, con Ciccio Longoni, i giocatori lecchesi più famosi in serie A, dopo una partita Torino-Atalanta

Nel gruppo dei tifosi granata c’era il compianto portiere Pippo Rigamonti, lecchese, classe 1930, che ha disputato nel Torino in serie A ben 110 partite, dal 1955 al 1959. Pippo ha fatto parte dell’ultima squadra che ha giocato le partite casalinghe al mitico Filadelfia, reso famoso dai risultati sportivi di Bacigalupo, Mazzola, Gabetto, Loi e tutti gli altri. Nei ricordi più vivi di Pippo Rigamonti c’erano i sette derby disputati con la Juventus al Filadelfia, ed in particolare quello del campionato 1955/1956 quando, dopo il pareggio dell’andata, il Torino superò i bianconeri per 2 reti a 0. Era la prima vittoria granata dalla scomparsa del grande Torino degli scudetti a catena. Pippo Rigamonti ricordava anche un derby perso nel campionato 1957/1958 contro una Juve fortissima, avviata allo scudetto, quando parò un rigore tirato dal mitico Giampiero Boniperti.

Una cena granata del Toro Club Lecco

Le ultime partite nel campionato di serie A fra Lecco e Torino risalgono, purtroppo, ad anni lontani, al 1966/1967, quando ebbero entrambe un risultato di parità, sia all’andata che nel ritorno: 0 a 0 al Rigamonti; 1 ad 1 a Torino. Al Filadelfia è legata anche la vittoria più larga del grande Torino in serie A e storicamente rilevante per tutti i tempi: il 10 a 0 del 2 maggio 1948 contro l’Alessandria, un anno prima della sciagura di Superga.

Pasquale Micheletti, aveva un bar a Pescarenico metà granata e metà bluceleste

Il nuovo Filadelfia recupera il vecchio spazio dell’impianto sportivo completamente ristrutturato e rinnovato e diventerà “terreno” di nuove memorie, riprendendo il sogno interrotto tanti anni or sono, quando il “Fila” venne dismesso. La rinascita del glorioso stadio avrà il suo momento più importante giovedì 25 maggio, quando il sindaco di Torino, Chiara Appendino, taglierà il nastro tricolore, affiancata dal presidente del Torino Urbano, Cairo. Il “Fila” sarà poi aperto alle visite di tanti tifosi granata e delle vecchie glorie del Torino, con Pulici, Sala, Zaccarelli, ed altri, che hanno conquistato l’ultimo scudetto nel campionato1975/1976, settimo della serie, l’unico finora dopo l’indimenticabile squadrone di Superga.
A.B.
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