Civate: con gli Amici, festa a San Pietro al Monte. Presentato il volume sulla Basilica
"... Ricordo ancora con quanto entusiasmo accettò la mia proposta di realizzare alcuni plastici di S. Pietro, e l'amicizia e l'appoggio che mi ha saputo dare durante la loro realizzazione. Ogni volta, a lavori ultimati, per me la soddisfazione più grande è sempre stata vedere lo sguardo di Don Vincenzo: probabilmente rivedeva in piccolo tutto quel grande progetto che aveva saputo costruire per tutti noi". Questo l'incipit del libro presentato quest'oggi presso la Basilica di San Pietro al Monte, a Civate.
All'epoca della fondazione del sodalizio, come spiegatoci dal presidente attuale della stessa, Serafino Castagna, la basilica non era sottoposta ad una ristrutturazione da almeno 200 anni; per questo motivo, Don Vincenzo e suoi collaboratori, si misero in gioco, rimettendo a nuovo l'edificio. Durante questo periodo di profondo rimaneggiamento un geometra milanese venne a fare una passeggiata fino alla basilica e da quel giorno non l'abbandonò più: Lucio Sala, infatti, fu travolto dalla forza coinvolgente di Don Vincenzo e si occupò di riorganizzare la struttura architettonica della Basilica così come possiamo ammirarla oggi.
"E' è costituita da pietre, ovvero da tutti coloro che hanno contribuito ad ergerla; grazie a queste San Pietro è viva e perché viva è necessario che queste pietre non siano forti e robuste di per sé, ma riconoscano la propria fragilità e quindi la propria umanità per accogliere Dio"; queste le parole dell'omelia di Don Gianni De Micheli che ha officiato la messa a cui ha presenziato un gruppo corposo di fedeli.
Quello durante la messa non è stato però l'unico intervento della Corale: dopo il pranzo infatti è stato possibile assistere, attorno alle 14.30, all'esecuzione della sezione giovanile dell'Associazione. Il repertorio proposto è stato strutturato collegando le varie fasi della giornata (dal sole pieno all'imbrunire fino a notte fonda) a generi, e quindi brani, differenti, spaziando dal gospel alla musica africana a quella ebraica fino a quella sacra, intonando brani come "What a wonderful world", "Shure on this shining night", "Sing alleluia clap you hands" e "Ademus".
A conclusione della giornata la speranza è che l'Associazione continui nella propria attività, salvaguardando la Basilica e tutelando quindi lo stupore del visitatore posto di fronte a questo gioiello medievale.
La Basilica
Seguti da sinistra, Lucio Sala e Carlo Castagna.
In piedi Serafino Castagna, presidente dell'Associazione Amici di San Pietro
All'epoca della fondazione del sodalizio, come spiegatoci dal presidente attuale della stessa, Serafino Castagna, la basilica non era sottoposta ad una ristrutturazione da almeno 200 anni; per questo motivo, Don Vincenzo e suoi collaboratori, si misero in gioco, rimettendo a nuovo l'edificio. Durante questo periodo di profondo rimaneggiamento un geometra milanese venne a fare una passeggiata fino alla basilica e da quel giorno non l'abbandonò più: Lucio Sala, infatti, fu travolto dalla forza coinvolgente di Don Vincenzo e si occupò di riorganizzare la struttura architettonica della Basilica così come possiamo ammirarla oggi.
Don Gianni durante la messa
"E' è costituita da pietre, ovvero da tutti coloro che hanno contribuito ad ergerla; grazie a queste San Pietro è viva e perché viva è necessario che queste pietre non siano forti e robuste di per sé, ma riconoscano la propria fragilità e quindi la propria umanità per accogliere Dio"; queste le parole dell'omelia di Don Gianni De Micheli che ha officiato la messa a cui ha presenziato un gruppo corposo di fedeli.
Quello durante la messa non è stato però l'unico intervento della Corale: dopo il pranzo infatti è stato possibile assistere, attorno alle 14.30, all'esecuzione della sezione giovanile dell'Associazione. Il repertorio proposto è stato strutturato collegando le varie fasi della giornata (dal sole pieno all'imbrunire fino a notte fonda) a generi, e quindi brani, differenti, spaziando dal gospel alla musica africana a quella ebraica fino a quella sacra, intonando brani come "What a wonderful world", "Shure on this shining night", "Sing alleluia clap you hands" e "Ademus".
A conclusione della giornata la speranza è che l'Associazione continui nella propria attività, salvaguardando la Basilica e tutelando quindi lo stupore del visitatore posto di fronte a questo gioiello medievale.
Anna Airoldi