Civate: con gli Amici, festa a San Pietro al Monte. Presentato il volume sulla Basilica

"... Ricordo ancora con quanto entusiasmo accettò la mia proposta di realizzare alcuni plastici di S. Pietro, e l'amicizia e l'appoggio che mi ha saputo dare durante la loro realizzazione. Ogni volta, a lavori ultimati, per me la soddisfazione più grande è sempre stata vedere lo sguardo di Don Vincenzo: probabilmente rivedeva in piccolo tutto quel grande progetto che aveva saputo costruire per tutti noi". Questo l'incipit del libro presentato quest'oggi presso la Basilica di San Pietro al Monte, a Civate.

La Basilica

"San Pietro al Monte, incontro d'immagini ed emozioni" è il titolo della recentissima pubblicazione, protagonista nella mattinata odierna; a illustrarla, i due autori, Lucio Sala e Carlo Castagna che, in collaborazione con l'Associazione Amici di San Pietro, hanno deciso di  rendere omaggio alla Basilica raccontando l'esperienza di tre geometri (Lucio, Paolo e Tino) che hanno contribuito, negli anni e volontariamente, alla ristrutturazione del complesso abbaziale.  

Seguti da sinistra, Lucio Sala e Carlo Castagna.
In piedi Serafino Castagna, presidente dell'Associazione Amici di San Pietro

L'associazione nasce nel 1975 dall'intraprendenza di Don Vincenzo Gatti, membro della comunità religiosa della famiglia Beato Angelico, il quale decise di radunare un gruppo di volontari che collaborano alla conservazione del complesso monumentale della chiesa, dell'Oratorio di San Benedetto e che si occupano dell'accoglienza dei visitatori.  
All'epoca della fondazione del sodalizio, come spiegatoci dal presidente attuale della stessa, Serafino Castagna, la basilica non era sottoposta ad una ristrutturazione da almeno 200 anni; per questo motivo, Don Vincenzo e suoi collaboratori, si misero in gioco, rimettendo a nuovo l'edificio. Durante questo periodo di profondo rimaneggiamento un geometra milanese venne a fare una passeggiata fino alla basilica e da quel giorno non l'abbandonò più: Lucio Sala, infatti, fu travolto dalla forza coinvolgente di Don Vincenzo e si occupò di riorganizzare la struttura architettonica della Basilica così come possiamo ammirarla oggi.  

Don Gianni durante la messa

L'attività dell'associazione, però, non si esaurisce qui: per quanto riguarda l'anno in corso, gli "Amici di San Pietro" si sono messi in campo per restaurare la Cappella degli Angeli; inoltre, è in corso un tentativo di inserire la Basilica nella lista dei patrimoni dell'umanità individuati in Italia.  
"E' è costituita da pietre, ovvero da tutti coloro che hanno contribuito ad ergerla; grazie a queste San Pietro è viva e perché viva è necessario che queste pietre non siano forti e robuste di per sé, ma riconoscano la propria fragilità e quindi la propria umanità per accogliere Dio"; queste le parole dell'omelia di Don Gianni De Micheli che ha officiato la messa a cui ha presenziato un gruppo corposo di fedeli.  

Ad accompagnare lo svolgimento della funzione l' "Associazione Corale San Pietro al Monte", che quest'anno festeggia il cinquantesimo anniversario della fondazione della formazione mista. Ed è proprio quest'ultima, diretta da Cornelia Dell'Oro, che ha deliziato i fedeli presenti alla funzione, alternando canti a cappella a canti accompagnati dalla tastiera suonata dal maestro Maurizio Fasoli.  

Giunta l'ora di pranzo, i presenti hanno potuto godere di un menù fatto apposta per l'occasione: in accordo con la tradizione di San Pietro sono stati serviti pani e pesci (alborelle); in aggiunta, è stato possibile degustare affettati e patatine.  
Quello durante la messa non è stato però l'unico intervento della Corale: dopo il pranzo infatti è stato possibile assistere, attorno alle 14.30, all'esecuzione della sezione giovanile dell'Associazione. Il repertorio proposto è stato strutturato collegando le varie fasi della giornata (dal sole pieno all'imbrunire fino a notte fonda) a generi, e quindi brani, differenti, spaziando dal gospel alla musica africana a quella ebraica fino a quella sacra, intonando brani come "What a wonderful world", "Shure on this shining night", "Sing alleluia clap you hands" e "Ademus".  

Sottolineando la bellezza della Basilica, il presidente dell'Associazione Amici di San Pietro si è così espresso: "Io non sono un architetto, però è impossibile non notare l'eleganza e la finezza con cui queste pietre sono state poste; inoltre, la suggestione provocata dai cambi di luce che si riflettono tra le mura della basilica è davvero sconvolgente".  
A conclusione della giornata la speranza è che l'Associazione continui nella propria attività, salvaguardando la Basilica e tutelando quindi lo stupore del visitatore posto di fronte a questo gioiello medievale.  
Anna Airoldi
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