Sagra de Pescarenech: sabato alle 18 la ''regata dei batei''
Batte l’ora della gara più attesa della “Sagra de Pescarenech” valida per il Palio delle Contrade: è la regata dei batei, che si disputerà alle ore 18 di sabato 15 luglio, partendo dal tratto di lago antistante la sponda di Malgrate, prima del Ponte Nuovo sull’Adda. E’ la regata con le tradizionali barche “fondo piatto” dei pescatori del lago; scenderanno dal lago per imboccare l’Adda che diventa fiume, nel tratto dove si affaccia il quartiere manzoniano di Pescarenico. E’ una prova che impegna tutti i partecipanti, con equipaggi di due rematori per imbarcazione. Nella regata dei batei c’è la storia, la tradizione, la fatica che ha accompagnato nei secoli la gente del villaggio che ha ispirato ad Alessandro Manzoni pagine tra le migliori dei Promessi Sposi.
Lo stendardo del Palio ed alcuni vessilli delle contrade
L’attesa della regata accompagnerà tutto il pomeriggio di sabato 15 luglio in piazza Era, la piazza sul fiume dove si conclude la regata. Vi sarà un atelier creativo con “Pescarenico in barca”, vi saranno momenti di festa e di animazione per tutti. Dopo la regata, alle 18.30 in piazza Era avrà luogo la premiazione. La festa continuerà poi presso l’oratorio di corso Carlo Alberto, alle 19.30, con la cena e poi con una serata dedicata alle montagne, a cura di Daniele Bernasconi, con proiezioni dall’Himalaya alla Patagonia.Una coppia vittoriosa di una regata dei batei alza il trofeo
Domenica 16 luglio la Sagra di Pescarenico festeggerà don Giuseppe Brivio per i 50 anni della sua ordinazione sacerdotale. La Messa solenne sarà celebrata alle 11.15, in parrocchiale; seguirà il pranzo in oratorio ed un pomeriggio di festa in onore di don Giuseppe, dove non mancheranno giochi tradizionali, come il tiro alla fune. Verrà premiata la miglior torta della Sagra, con punteggio valevole per il Palio delle Contrade. Alle 17, il taglio della torta precederà l’assegnazione del Palio 2017 per la contrada vincitrice.Contradaioli del Piscen
L’albo d’oro del Palio, che parte dal 1978, vede in testa il Piscen, con 9 vittorie, contrada che si allunga nel tratto di via Ghislanzoni che arriva sino alla piazza Frà Cristoforo. Purtroppo non c’è più, da tempo, il ritrovo del Piscen, ovvero la trattoria sull’angolo di via Ghislanzoni con via Ugo Bassi. Ha visto per oltre trent’anni l’attività della numerosa famiglia Montanelli, guidata da Luigi e da Gerolama. Apriva all’alba, alle 5, con il papà Luigi, per i lavoratori del primo turno dell’Arlenico; pio a mezzogiorno i lavoratori della Comi Stufe, della Metalgraf e ancora dell’Arlenico. C’era la cucina di mamma Gerolama con la trippa (busecca), la verzata (cazzuola), le grosse bistecche, che non finivano mai. C’era “la Compagnia della tazza”, fondata da Fausto Montanelli e da Battista ed Andrea Monti, c’erano i giochi delle bocce, con le stagioni fiorenti della “Severino Briani”, bocciofila che ricordava un caduto della lotta di Liberazione. C’erano i “viali” di gioco nel tratto su via Ugo Bassi, con le lunghissime serate estive delle interminabili partite sotto le stelle, quelle che brillano per nove volte, con altrettante vittorie per il Piscen nell’albo d’oro del Palio di Pescarenico.Ragazze della Bocciofila “Severino Briani” al Piscen di Pescarenico (anno 1970)
Forza Piscen! Forza Pescarenico, che ha ritrovato dall’ottobre 2015 il suo convento con il chiostro, il pozzo, la sala dell’ex refettorio dei Cappuccini, dove tante persone, come testimonia il registro firme, vengono a visitare una memoria della storia, importante per Pescarenico e per tutto il territorio lecchese.
Aloisio Bonfanti