Lecco: una marea arancione contro i vaccini obbligatori, in 500 alla fiaccolata al grido di ‘''Giù le mani dai nostri bimbi''

Oltre 500 cittadini - mamma e papà con bambini - domenica sera hanno manifestato a Lecco a sostegno della libertà di scelta e di vaccino per i propri figli.
La fiaccolata è stata organizzata da Veruska Scarpino e Sara Anzellotti in collaborazione con il gruppo Movimento Genitori. L'evento ha avuto l'appoggio di alcune associazioni come Auret, Comilva, Il sentiero di Nicola, Colors Radio oltre che del gruppo dei Genitori No Obbligo Lombardia. Tra le richieste: più informazioni, maggiore trasparenza dello Stato, esami pre-vaccinali e vaccini singoli e puliti.

Dalle ore 20.30 i cittadini si sono ritrovati nel piazzale de La Meridiana dove è partita una fiaccolata che ha raggiunto il centro. Una "protesta" pacifica accompagnata per tutto il tempo da slogan come: "Giù le mani dai bambini", "Li-ber-tà! Li-ber-tà!", "La libertà di cura non cede alla paura", "Immunità di gregge? L'ipotesi non regge!", "Lorenzin, ritira la tua legge: noi non siamo il tuo gregge"; "Tremate, tremate, le mamme si sono incazzate".

La fiaccolata lecchese fa seguito alla manifestazione Nazionale che si è svolta lo scorso sabato a Pesaro presso il parco Miralfiore per protestare contro il ddl del Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin, in esame in questi giorni alla Camera e al Senato, che vede l'introduzione di 10 vaccini obbligatori (dai 12 previsti), pena l'esclusione dagli asili nido, scuole materne e scuola dell'obbligo (salvo il pagamento di sanzioni).

Gli adulti presenti hanno indossato T-shirt arancioni mentre i bambini una maglietta bianca e l'effetto "scenografico" è stato davvero efficace: una marea colorata che marciava urlando gli slogan composta da centinaia e centinaia di manifestanti. A Lecco non sono molte le manifestazioni che negli ultimi tempi sono riusciti a catalizzare un così alto numero di partecipanti, provenienti dal circondario ma anche da fuori provincia.

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A guidare la protesta sono state le due mamme Sara e Veruska: "Noi non siamo qui a dire che i vaccini non servono: siamo qui a chiedere libertà di scelta, informazione e consapevolezza. Tra le nostre richieste c'è anche quella di effettuare esami pre-vaccinali per verificare se il bambino può o non può ricevere quel determinato vaccino. Mentre oggi la Legge vuole imporre l'obbligatorietà di vaccinazione ma non quella di esame. Chiediamo inoltre che la Lombardia segua il modello del Veneto, che prevede una vigilanza costante e precisa. Le vaccinazioni non devono essere imposte ma devono essere accompagnate da una precisa informazione". Presenti anche alcuni esponenti locali della Lega Nord, che si è schierata apertamente contro l'obbligo di vaccinazioni. Non mancavano il Segretario provinciale Flavio Nogara e il senatore Paolo Arrigoni che ha spiegato: "Ho partecipato a questa fiaccolata per sostenere la libertà di scelta, una battaglia di civiltà. La Lega non è contro i vaccini, ma contro questo sciagurato decreto che vuole imporre l'obbligatorietà per una profilassi di vaccini massiva, in assenza di un'emergenza sanitaria. La vaccinazione non si deve imporre ai bambini, ma proporre ai genitori con un'informazione ed un consenso informato e concreto. Continueremo a batterci anche in Senato per scardinare questo pessimo provvedimento della Lorenzin, assolutamente illiberale, pensato con folli misure coercitive come la rimozione della potestà genitoriale, le pesanti multe e il divieto di accesso al nido e alla scuola dell'infanzia". 

Dalla Meridiana il serpentone ha raggiunto il centro città e Piazza Cermenati dove è stata annunciata la nascita di "Auret Lombardia, declinazione locale dell'associazione fondata formalmente dal suo presidente Roberto Mastalia lo scorso novembre, ma che operava da anni a livello nazionale tramite il gruppo Facebook "autismo, danni da vaccinazione e malasanità". Organizzeremo eventi, congegni e manifestazioni al fine di portare informazione a 360° in ambito sanitario" hanno spiegato ancora Veruska Scarpino e Sara Anzellotti, che saranno le presidenti del neo-costituito gruppo.
P.V.
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