Galbiate: l’atleta dell’anno è Andrea Rota, a soli 16 anni è campione italiano di corsa

Con l’augurio di vincere tutte le nuove sfide che si ritroverà ad affrontare d’ora in avanti, nello sport e nella vita, portando sempre nel cuore il “suo” Monte Barro, nella serata di ieri, venerdì 1° settembre, l’Amministrazione Comunale di Galbiate ha conferito un simbolico riconoscimento al 16enne Andrea Rota, giovanissimo atleta residente in paese già campione italiano di corsa in montagna, nonché vincitore dell’ultima edizione della Monte Barro Running: in quest’ultima occasione si era nettamente contraddistinto sugli altri partecipanti alla gara per aver completato la scalata e la ridiscesa alla montagna lecchese in poco più di un’ora e sedici minuti, dando una grande prova di forza tra i suoi sentieri e rivelandosi una vera promessa nella specialità.

Da sinistra: l’assessore allo sport Elisa Foti, il sindaco Benedetto Negri, Andrea Rota, Fabrizio Panzeri

Andrea Rota con Fabrizio Panzeri

Visibilmente emozionato e con un grande sorriso stampato sul volto, il podista ha ricevuto l’applauso delle centinaia di persone riunitesi presso il Cine-Teatro Cardinal Ferrari per una serata tutta all’insegna dello sport, grazie anche alla presenza in sala del noto giornalista Nando Sanvito, che ha proposto la visione di un filmato dal titolo “L’oro che non brilla”.
È stato Andrea, comunque, il vero protagonista dell’evento, inserito all’interno del programma di iniziative della “Festa sotto il Campanile” in scena proprio in questi giorni all’Oratorio di Galbiate. A complimentarsi con lui, oltre al sindaco Benedetto Negri e all’assessore allo sport Elisa Foti, sono stati anche Fabrizio Panzeri, presidente del Gruppo Podistico Libertà, che ha visto l’atleta muovere i suoi primi passi “di corsa”, nonché il parroco don Erasmo Rebecchi e il suo predecessore don Enrico Panzeri, tornato in paese per l’occasione.

A sinistra don Erasmo Rebecchi

A sinistra don Enrico Panzeri

“Vorrei esortarti, Andrea, a guardare sempre in alto, a puntare sempre al meglio, con la consapevolezza che tutti i nostri più grandi successi hanno il loro punto di partenza in ciò in cui crediamo, che custodiamo dentro di noi come un tesoro” ha affermato don Erasmo.
“Di passi, questo ragazzo, ne ha già fatti tanti” ha aggiunto don Enrico. “Mi ricordo bene di quella volta in cui, mentre io camminavo sul Monte Barro con la mia andatura “da trattore”, l’ho visto sfrecciare di fianco a me a una velocità incredibile, mentre in realtà era semplicemente impegnato in uno dei suoi allenamenti. Rinnovo, quindi, a lui i miei più cari auguri per un futuro altrettanto pieno di successi e soddisfazioni”.

Il giornalista Nando Sanvito, ospite della serata

La “Festa sotto il Campanile” proseguirà fino a lunedì, con altri tre giorni all’insegna dell’incontro, dell’aggregazione e della buona cucina; protagonista della serata di oggi, invece, sarà la musica, con un concerto promosso dalle sezioni di Galbiate di AIDO e AVIS e presentato da Giustino Comi.
B.P.
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