Lecco: sabato alle 18 S.Messa di suffragio in basilica in memoria di mons.Enrico Assi
Sabato 16 settembre, alle ore 18.30, nella basilica prepositurale di San Nicolò, in Lecco, verrà celebrata una Messa in suffragio del vescovo mons. Enrico Assi, già prevosto di Lecco e vicario episcopale della zona, nel 25 anniversario della morte, avvenuta quando era vescovo di Cremona. Sono ormai pochi i lecchesi che possono ricordare l’alba ancora buia del 1° novembre 1958, festività di tutti i Santi, quando, entrando in basilica per la prima Messa festiva, che era allora alle 6, notarono con sorpresa un sacerdote ancora giovane, a loro sconosciuto, che saliva all’altare per la celebrazione eucaristica.
Assi, a destra, con il cardinale Giovanni Colombo
La maggior parte dei fedeli, non numerosi, erano in abbigliamento montanaro per raggiungere le tradizionali “castagnate” o “marronate” nelle località montane intorno a Lecco, da Campo de Boi alla Capanna Stoppani, ed anche il rifugio SEL ai Piani Resinelli. Il nuovo sacerdote era don Enrico Assi, 39 anni, da 15 prete, che l’arcivescovo Montini aveva nominato vicario parrocchiale di San Nicolò, considerando le delicate condizioni di salute del prevosto mons. Giovanni Borsieri, a Lecco dal 1930. Qualche anno dopo lo stesso mons. Assi ebbe modo di scrivere “Ricordo ancora la commozione con la quale vi ho rivolto il primo saluto il giorno dei Santi del 1958: trepidante per il compito non facile che mi attendeva, fiducioso che l’aiuto del Signore non lascia mancare all’obbedienza”.Assi in Comune a Lecco tra il sindaco Alessandro Rusconi ed il vice Antonietta Nava
Don Enrico Assi aveva conosciuto Lecco nella primavera 1952, quando, nominato assistente diocesano della Gioventù Femminile di Azione Cattolica, venne in città per un incontro di plaga o di zona, svoltosi presso le suore di Maria Bambina, in via Cairoli. Le centinaia di partecipanti si portarono nel tardo pomeriggio presso il santuario della Vittoria dove arrivò da Milano il cardinale Ildefonso Schuster, trionfalmente accolto dall’agitare dei veli bianchi delle ragazze. Mons. Assi divenne prevosto titolare di San Nicolò alla scomparsa di mons. Giovanni Borsieri, avvenuta nel 1963. La festa solenne di ingresso, fissata per il 2 giugno, venne poi sospesa per la scomparsa del Papa Giovanni XXIII.Brindisi per il novello missionario comboniano padre Claudio Longhi (1968)
La sua presenza a Lecco durò sino all’inizio dell’estate 1976, quando lasciò San Nicolò per raggiungere Milano, dove era stato nominato vescovo ausiliare. Il 7 gennaio 1976, nella basilica di San Nicolò era stato consacrato vescovo (primo prevosto nella storia di Lecco) dal cardinale arcivescovo Giovanni Colombo. Nel periodo della sua presenza a Lecco accompagnò all’altare della prima Messa diversi novelli sacerdoti. Nel 1961 vi è stato il diocesano don Gianfranco Pozzi. Nel 1968 vi fu la prima Messa del missionario comboniano padre Claudio Longhi. Nel 1970 i sacerdoti novelli furono due:il gesuita padre Pinuccio Amigoni ed il comboniano padre Kizito Sesana. Nel 1973 vi fu la prima Messa di don Fiorenzo Viviani, religioso somasco, originario di Lucca. Era venuto a Lecco per ragioni di lavoro, dopo aver vinto un concorso di impiegato amministrativo all’ospedale di via Ghislanzoni. Era stato impegnato nell’Azione Cattolica giovanile nella sua diocesi di Lucca. Entrò nel noviziato somasco di Vercurago ed a 41 anni celebrò la sua prima Messa. L’anno prima di padre Viviani, nel 1972, era avvenuta in basilica la cerimonia di consegna del Crocefisso al fratello del PIME Agostino Sacchi, in partenza per l’Amazzonia.Cerimonia di consegna del Crocefisso a fratel Agostino Sacchi, del PIME, nel 1972
Fratel Agostino, animatore all’oratorio San Luigi, in particolare dei campeggi estivi, dopo aver svolto il servizio militare di leva come alpino paracadutista della Taurinense, aveva deciso di diventare missionario, entrando nel noviziato del PIME di Busto Arsizio. Fratel Agostino, ricordato come il missionario pilota per aver guidato l’aereo del PIME nella sterminata Amazzonia, è ora presente come componente attiva, nella casa “Giovanni Mazzucconi, in quartiere Rancio, che ospita una trentina di padri anziani, reduci dai continenti di tutto il mondo. Nel febbraio 1976, durante l’ultimo periodo di permanenza a Lecco, mons. Assi ebbe modo di scrivere:” Ancora un triste episodio”, in riferimento ad una nuova frase ingiuriosa e minacciosa verso la Chiesa ed i preti, scritta nottetempo sotto il porticato di Santa Marta.Manifesto di saluto dell’oratorio di Lecco per la nomina a vescovo
Il vescovo Assi scrisse: “Forse sono proprio i cristiani che non si rendono perfettamente conto che le Chiese sono i luoghi dove gli uomini, sfiduciati e delusi dal marasma del mondo di oggi, dovranno ritornare per ascoltare le parole della verità, per rifornirsi di speranza, per sentire tutta la nostalgia dei valori essenziali che oggi sono minacciati”. Nei colloqui presso il suo studio alla canonica si riferiva sovente alla “tabella” dei nuovi sacerdoti ordinati nel 1943, in una Milano già segnata dai bombardamenti aerei che diventeranno terrificanti nell’agosto dello stesso anno. Indicava quanto detto dal Divino Maestro: “Nolite timere … : non abbiate timore, Io sarò con voi sino alla consumazione dei secoli”.
Aloisio Bonfanti