
Prima a sinistra, in ginocchio, Lara Comi in campo a Lecco
Giovanni Bernardini resta in carcere. E' quanto ha stabilito nella tarda mattinata odierna il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Lecco Massimo Mercaldo chiamato a convalidare l'arresto del 47enne fermato venerdì scorso dagli uomini della locale Digos sugli spalti dello stadio della Rovinata, a Germanedo: in città era giunto, a bordo della sua Mercedes classe A da Jesolo - dove in passato si era anche candidato sindaco per la sinistra - per assistere alla partita in programma nel primo pomeriggio, non certo da spettatore disinteressato. Bernardini, imprenditore attivo nel settore delle energie rinnovabili, avrebbe infatti voluto dichiarare il proprio amore a Lara Comi, giovane europarlamentare pronta a indossare la maglia azzurra e le scarpe con i tacchetti per una match di sensibilizzazione sul tema della legalità nello sport. Quella di venerdì avrebbe dovuto essere la prima occasione per ricordare pubblicamente il coordinatore cittadino di Libera, Paolo Cereda, scomparso nei giorni scorsi. La manifestazione è balzata invece agli onori della cronaca nazionale proprio per l'arresto - a opera degli agenti della Polizia di Stato di Lecco appostati sulle tribune (quasi deserte), sotto l'occhio attento del commissario Domenico Nera, funzionario della Digos - di Bernardini: atti persecutori l'accusa mossa nei suoi confronti. Quell'anello con brillante che avrebbe infatti voluto consegnare alla 34enne era tutt'altro che desiderato ma - ha denunciato la politica stessa - l'ennesimo tentativo di avvicinamento dopo averla già tartassata con una valanga di sms e lettere e dopo averla pedinata ovunque tanto da spingere il Tribunale di Busto Arsizio ad emettere un provvedimento (non rispettato) per imporre l'uomo di mantenersi ad una distanza di almeno mezzo chilometro dall'esponente di Forza Italia divenuta suo oggetto del desiderio.
Tradotto dalla Polizia Penitenziaria dalla Casa Circondariale di Pescarenico, il veneto questa mattina è comparso al primo piano del Palazzo di Giustizia di Corso Promessi Sposi. Veloce l'udienza: il Gup ha dapprima convalidato il fermo del 47enne disponendo, dopo aver sentito anche il difensore di Bernardini, l'avvocato Francesca Giamporcaro, la misura cautelare del carcere.
A.M.